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.: Lunedì 25 novembre 2024
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M. Dei Cas - Staff CML |
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Dopo il picco termico dell'Epifania, le temperature si mantengono sempre miti sempre a causa della medesima area di alta pressione di stampo subtropicale che pian piano perde forza. Come possiamo immaginare il tempo rimane mite e stabile: soleggiato in montagna, ma grigio ed uggioso in pianura. Tornano le nebbie, ma con il termometro raramente sotto lo zero. Verso il fine settimana la situazione si normalizza, in vista di un periodo più prettamente invernale. Editoriale di matteo Dei Cas. Domenica 13 gennaio 2013 - ore 18:00 Le prime due immagini rappresentano il tempo grigio ed uggioso che ha caratterizzato buon aparte della settimana. Lunedì 7 Gennaio 2013 - La nebbia torna in Pianura Padana ed avvolge anche il centro di Milano come ai vecchi tempi. Qui vediamo ad esempio la nuovissima Unicredit Tower a Porta Nuova che emerge, in modo del tutto surreale, dalla coltre grigia. FONTE: www.skyscrapercity.com Martedì 8 Gennaio 2013 - Un esteso mare di nubi basse avvolge la Pianura Padana da diversi giorni e lascia emergere come degli scogli, solo i rilievi superiori ai 1000 metri di quota. Qui siamo in cima il Grignone (mt. 2410) ed osserviamo in primo piano la Grignetta, sulla sinistra il gruppo del Resegone, sulla destra il gruppo dei Corni di Canzo e sullo sfondo in lontananza l'Appennino. L'inversione termica è consolidata dalla presenza di aria mite ed asciutta in quota.FONTE: www.rifugiobrioschi.com, a cura di www.3bmeteo.com. Venerdì 11 Gennaio 2013 - L'immagine a destra è una veduta della conca di Bormio, ormai senza neve. Il Föhn dell'Epifania e le temperature miti di questa settimana hanno lasciato il manto nevoso intatto solo al di sopra dei 1800-2000 metri. FONTE: www.valtine.it | Buona serata a tutti e ben ritrovati per un nuovo rapido appuntamento con la Prima Pagina! L'inizio dell'anno è stato caratterizzato più da spunti primaverili che invernali, con temperature decisamente miti tra il 5 ed il 7 gennaio: abbiamo raggiunto un picco termico di rilievo, che non possiamo definire eccezionale se ci rapportiamo alle annate più recenti. Dopo la "puntata febbrile" dell'Epifania abbiamo vissuto un proseguo di giornate davvero miti soprattutto in montagna: nelle nostre stazioni alpine il manto nevoso è calato a vista d'occhio fino a scomparire quasi del tutto al di sotto dei 1800-2000 metri di quota; oltre tutto l'anomalia termica - permettetemi di definirla un'ondata di calore invernale - si è protratta per buona parte di questa settimana alle quote medie di Alpi e Prealpi: a titolo di esempio le nostre stazioni dell'Alta Valtellina (Bormio, Cepina, Oga e Sondalo) hanno registrato fino a giovedì una sequenza di temperature medie positive e valori raramente sotto lo zero nelle ore notturne. Scenario del tutto opposto in pianura, con temperature altrettanto miti ed un tipo di tempo grigio ed uggioso. Questo quadro, ancora tutt'altro che invernale, è l'eredità della stessa onda di alta pressione subtropicale che ha invaso la nostra regione nello scorso weekend. La struttura anticiclonica è andata incontro nel corso di questi giorni ad un graduale e fisiologico processo di invecchiamento, nel modo tutto simile ad una cupola che si appiattisce e sprofonda (tecnicamente di parla di subsidenza) sotto il suo stesso peso. L'alta pressione ha perso energia, si sono gradualmente attenuati i venti di caduta ed anche la ventilazione al suolo si è spenta, ma si è consolidata un'inversione termica nei bassi strati che ha intrappolato nebbie ed inquinanti nel Catino Padano. Tutto questo ha caratterizzato la quasi totalità della settimana, in vista di un nuovo cambio di rotta - come vedremo - proprio in questi ultimi giorni. Ma ripercorriamo in linea di massima quanto è accaduto: Lunedì 7 Gennaio abbiamo visto il sole splendere su buona parte della Regione, grazie alla presenza di correnti asciutte nord-occidentali a tutte le quote che hanno mantenuto cieli generalmente sgombri di nubi. Si sono attenuati i venti di caduta, pur con qualche refolo in Pedemontana che ha favorito la salita delle temperature nuovamente fino a valori di 18-19°C. Uno scarto notevole rispetto alla Bassa Pianura, dove sono tornate le nebbie fitte e persistenti anche nelle ore centrali della giornata: qui i termometri hanno superato faticosamente i 5/6°C, pur non avendo quasi mai registrato - salvo eccezioni nelle solite zone più fredde - valori negativi al mattino. Tempo decisamente più uggiuoso nelle giornate successive comprese tra martedì 8 e mercoledì 9 gennaio: il sollevamento della nebbia ha dato origine in molti casi ad una copertura nuvolosa del tipo Stratus, che è rimasta letteralmente intrappolata nel Catino Padano. Poche le occhiate di sole in pianura, con escursione termica altrettanto contenuta (temperature minime di 4/5°C e massime di 6/7°C) e ventilazione scarsa. Il sole ha continuato a splendere incontrastato in montagna, con aria asciutta, mite e visibilità ottima. In libera atmosfera lo zero termico si è mantenuto nei cieli lombardi attorno ai 2800-3000 metri di quota, mentre a circa 1500 metri il termometro è rimasto fermo per alcuni giorni attorno ai 9/11°C. La situazione si è lentamente sbloccata a partire da giovedì 10 gennaio, con l'intervento di aria più fresca in quota di natura nord-oceanica che ha smantellato in parte la struttura anticiclonica. Un corpo nuvoloso male organizzato ha attraversato la regione apportando più che altro velature innocue, mentre nei bassi strati le nubi si sono gradualmente dissolte fino a dare spazio a cieli finalmente sereni; qualche banco di nebbia è tornato in pianura, mentre le temperature sono lievemente calate nel corso della nottata. La giornata di venerdì 11 è trascorsa all'insegna di un tempo nel complesso soleggiato, con diffusa foschia e nebbia sospinta da una leggera ventilazione settentrionale verso bassa pianura orientale. Nebbie che poi, ieri mattina, sono tornate in modo diffuso su tutta la Pianura Padana fino alle pendici delle Prealpi. In ulteriore generale calo le temperature sia in montagna che in pianura, fino a raggiungere valori più consoni al periodo (-2/0°C di minima e 2/4°C di massima). Nel frattempo sono iniziate le grandi manovre sullo scacchiere europeo, preludio di un cambio radicale della circolazione su scala continentale. Il tutto per l'affermarsi sulla Scandinavia di un'area di alta pressione, tale da favorire la discesa di una massa d'aria molto fredda di natura continentale nel corso del weekend verso l'Europa centro-orientale. Il tutto complicato a sua volta, da un nuovo impulso nord-atlantico destinato ad interessare il Mediterraneo e le nostre regioni. Ed un modesto peggioramento del tempo - come nelle attese - è arrivato, già ieri sera con le prime nubi in risalita dal Mar Ligure e qualche pioggia sparsa sulla bassa pianura. Oggi i cieli si sono presentati ovunque molto nuvolosi fin dal mattino, con precipitazioni sparse e di debole intensità su tutto il territorio, ma con accumuli del tutto irrisori. Qualche spolverata di neve ha imbiancato Alpi e Prealpi, al di sopra dei 700-800 metri. Nelle prossime ore e per i giorni a seguire il tempo si manterrà freddo ed instabile, con temperature in ulteriore calo ed occasionali nevicate in pianura a causa del sopraggiungere di nuovi apporti di aria fredda. Una previsione più "raffinata" che possa accontentarvi la ritroverete leggendo quotidianamente i nostri Bollettini di previsione. Concludiamo questo editoriale ricordandovi che nel corso della prossima settimana la cultura popolare vuole che vengano a farci visita i "mercanti di neve", ovvero quei giorni dell'almanacco (S. Mauro, S. Antonio, S. Sebastiano e S. Agnese) forieri di tempo freddo e nevoso. Non ci resta a questo punto che osservare se di fatto questa tradizione del tutto italiana verrà rispettata, portando per lo meno un po' di atmosfera invernale sul nostro Paese. Vi salutiamo come sempre, augurandovi un buon inizio di settimana... ed un entusiasmante proseguo di inverno! Matteo Dei Cas - Staff CML
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