Edizione di Livio Perego, quasi interamente dedicata a celebrare la fine dell'inverno meteorologico 2012/2013 raccontando nei dettagli l'abbondante nevicata di fine febbraio. Solo poche righe accennano all'inizio della primavera, ricordando poi che marzo può essere un mese molto dinamico e con caratteristiche ancora invernali. Buona lettura!
Domenica 3 marzo 2013 - ore 19:00
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Domenica 24 Febbraio 2013 - L'intensa nevicata che ha colpito le zone pedemontane e le prealpi lombarde tra domenica sera 24 e la mattina di lunedì 25 ha accumulato in alcune zone anche 60/65 cm di neve come a Maggio di Cremeno in Valsassina a 785 mt di quota. FOTO di Stefano Anghileri |
Buona serata a tutti e ben ritrovati all' appuntamento con la prima edizione della Prima Pagina della primavera meteorologica dell'anno 2013: infatti, mentre per l'astronomia la primavera scatterà il 21 marzo, per il mondo meteorologico siamo già in primavera da 3 giorni.
L'inverno 2012/2013 ci ha però lasciato in grande stile, probabilmente voglioso di rimanere nei ricordi di tutti, regalandoci un'ultima nevicata che in alcune zone della nostra regione è risultata la più intensa e la più bella da vedere per i meteoappasionati: la neve infatti, tra la sera di domenica 24 e la notte/mattinata di lunedì 25 è caduta a larghe falde e a tratti fittissima con accumuli al suolo che crescevano a vista d'occhio.
Ma analizziamo nel dettaglio la successione degli eventi a partire proprio da domenica scorsa 24 febbraio.
Nella
scorsa edizione della Prima Pagina ci eravamo lasciati con la situazione cristallizzata al tardo pomeriggio quando la depressione, posizionata tra le isole Baleari e il sud della Francia, aveva concesso una tregua nelle precipitazioni, a prevalente carattere nevoso su tutta la Lombardia.
Tuttavia proprio col sopraggiungere dell'oscurità nella giornata di domenica, la depressione ha spostato il suo centro motore di qualche centinaio di chilometri ancora verso est, alimentando la risalita di intensi nuclei di precipitazioni con moto retrogrado da est-sud-est verso ovest-nord-ovest, responsabili della ripresa delle nevicate; tali nevicate sono risultate più abbondanti con neve di migliore qualità e con maggiore accumulo soprattutto al di sopra dei 300/350 metri di quota mentre al di sotto la neve accumulava soltanto durante i rovesci più intensi. Da segnalare anche la presenza di alcuni tuoni nel bresciano durante alcuni rovesci particolarmente intensi.
Tale situazione è rimasta invariata fino a metà mattina di lunedì consentendo di accumulare sopra la quota critica dei 300/350 metri precedentemente indicata, altri 15/20 centimetri mentre accumuli via via minori si sono avuti in pianura ed in genere sulle zone lacustri e più a nord sulla Alpi. Salendo ulteriormente di quota la neve è risultata vieppiù asciutta e leggera arrivando ad accumulare anche fino a 70/80 cm al di sopra dei 700/800 metri grazie alle temperature costantemente sottozero. Esemplificativa a tal proposito la foto scelta a corredo di questo articolo; a Maggio di Cremeno (LC) in Valsassina a fine serata l'accumulo era prossimo ai 70 cm.
Lunedì 25 verso metà mattina le precipitazioni si sono fatte più sparse pur mantenendo una distribuzione a carattere di rovescio, ma l'inevitabile rialzo termico dovuto alle luce solare ha trasformato parzialmente e gradualmente la neve in pioggia sebbene rovesci di neve molto bagnata senza accumulo si siano alternati a piogge e pioviggine fino al tardo pomeriggio, quando l'allontanamento verso sud-est della depressione ha spinto i fenomeni lontani dalla nostra regione mentre nel contempo le prime schiarite si sono fatte avanti gradualmente a partire da nord verso sud.
Nella prima parte della notte su martedì 26 gli ultimi rovesci ancora nevosi hanno colpito il Comasco ed il Milanese occidentale: i successivi rasserenamenti sono stati però rapidi e accompagnati da un generale calo delle temperature che hanno ghiacciato le superfici creando qualche disagio alla circolazione stradale non adeguatamente trattata con i sistemi antigelo e ai pedoni con qualche caduta a causa di marciapiedi e strade con insidiose lastre di ghiaccio.
In giornata il soleggiamento costante ha provocato un notevole rialzo termico iniziando l'inevitabile processo di fusione della neve e del ghiaccio formatosi nella notte; nel pomeriggio le temperature si sono portate fino a 10°C/11°C in pianura mentre qualche grado in meno si è avuto sulle zone pedemontane a causa del maggiore innevamento e della ventilazione blandamente settentrionale.
Mercoledì 27 e per le successive 48 ore il tempo sulla lombardia è rimasto caratterizzato dal costante passaggio di corpi nuvolosi, ancora a causa della moderata influenza del vortice di bassa pressione che ha continuato a stazionare nel basso Tirreno inviando in successione un flusso di correnti umide da sud-est responsabili tra l'altro anche di alcune piogge e pioviggini in serata con accumuli non superiori a 2/3 millimetri. Le temperature massime a causa della persistente nuvolosità sono tornate a scendere di qualche grado non superando in genere i 7°C/8°C.
Giovedì 28,
ultimo giorno dell'inverno 2012/2013, la giornata è iniziata sulla falsariga di quella precedente con nuvolosità abbondante per
stau dovuta alla persistenza di deboli correnti umide sudorientali, che però hanno cominciato ad esaurirsi dal pomeriggio consentendo schiarite via via più ampie fino ad avere cieli generalmente sereni o poco nuvolosi con temperature massime nuovamente in rialzo fino a 10°C/11°C.
Da venerdì 1 marzo in poi invece un promontorio di alta pressione ha sostituito la depressione che ci aveva interessato nelle giornate precedenti, i cieli sono rimasti perlopiù sereni o con la presenza solo di qualche velatura contribuendo a dare un primo accenno di tepore primaverile durante il pomeriggio; sebbene infatti all'alba e di prima mattina le temperature hanno stazionato intorno allo zero - poco sotto in pianura e nelle brughiere con ancora brinate estese e poco sopra sui colli e nella zona dei laghi - nel pomeriggio le temperature si sono portate decisamente oltre la soglia dei 10°C con punte di 13°C/14° diffusamente registrati venerdì e qualche puntata addirittura verso i 15°C nel pomeriggio di oggi, domenica 3 marzo.
Possiamo quindi dire che l'inverno 2012/2013 con la sua parte più fredda sia sostanzialmente terminato ma prima di cantare vittoria è bene ricordare che la primavera, essendo una stagione di transizione, può ancora assumere a tratti caratteristiche prettamente invernali.
Cosa attenderci dunque nei prossimi giorni? La nuova settimana inizierà con giornate soleggiate, fresche la notte e al mattino presto ma tiepide durante il giorno, mentre da metà settimana un'attiva perturbazione atlantica dovrebbe riportare molte piogge in pianura e nuova neve ma soltanto in montagna a quote medio-basse.
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Congediamo l'inverno con un arrivederci al prossimo 1 dicembre, mentre per la prossima edizione della Prima Pagina basterà attendere soltanto sette giorni e domenica prossima 10 marzo tornerà puntuale.
Livio Perego - Staff CML