Settimana dal clima marzolino "pazzerello" come vuole la tradizione! Non ci siamo fatti mancare proprio nulla! Dal caldo al freddo, dai temporali alla neve...poi protagonista il vento, come accade nella maggior parte dei colpi di coda dell'inverno. Autore di questa edizione Matteo Dei Cas.
Domenica 17 marzo 2013 - ore 17:00
A sinistra: 11 Marzo 2013 - Nelle zone montuose sono fioriti i primi temporali primaverili! Il cielo ha iniziato a movimentarsi nella tarda mattinata, poi i fenomeni hanno interessato a macchia di leopardo le nostre zone montuose. Del tutto mpeccabile la vista dal Grignone (LC) con la cresta rocciosa bene innevata, ed il mare di nubi dal quale iniziano ad emergere i primi cumulus congestus ad evoluzione molto rapida! In quota i cirrocumuli confermano poi la presenza di aria instabile.FONTE: www.3bmeteo.com - A destra: 14 Marzo 2013 - Il Föhn diventa il protagonista dell'irruzione di aria artica. Raffiche oltre i 90 km/h flagellano il Ceresio ed il Lario, abbattendo anche alcuni alberi in città come ad esempio è accaduto a Lugano. Il vento di caduta ha poi guadagnato terreno su tutta la Lombardia, portando un consistente calo delle tempoerature. FOTO del Forumista Alex di Brusino. |
Buona Buona serata a tutti dallo staff CML e ben ritrovati per una nuova edizione della "Prima Pagina"!
Marzo pazzerello, proprio come vuole la tradizione! Non ci siamo fatti mancare poprio nulla: tepore, temporali, vento, gelo e neve...il tutto in una manciata di giorni!
In questo periodo dell'anno il nostro continente è interessato da profondi scambi di masse d'aria tra le regioni artiche e quelle subtropicali: ne conseguono repentini cali della temperatura, tempo spicattamente instabile, molto ventoso e a tratti perturbato. A volte, come è accaduto proprio nel corso di questa settimana si assiste ad un vero e proprio "colpo di coda dell'inverno" che è certamente spettacolare e bene accolto dalla nostra schiera di meteoappassionati; non pochi invece i fastidi arrecati dai capricci del tempo a gran parte delle persone che attendono la bella stagione, nonchè i danni che l'improvviso ritorno del gelo provoca alla vegetazione che ormai ha iniziato a risvegliarsi con l'allungarsi delle giornate e con i primi tepori primaverili.
Lo scorso weekend aveva visto un miglioramento del tempo sulla Regione, con una Domenica dal clima complessivamente gradevole per un inizio marzo. Al mattino la Pianura Padana si è trovata avvolta nella nebbia, ma poi l'ingresso di correnti nordoccidentali più miti e più asciutte associate a qualche locale effetto favonico ha permesso alla colonnina di mercurio di raggiungere punte fino a 16/17°C a dispetto della "Bassa", dove il persistere di foschie e banchi di nebbia ha conteuto l'escursione termica fino a valori di 10/12°C.
Lunedì 12 Marzo - ed anche la successiva giornata di martedì - ha visto un notevole incremento dell'instabilità convettiva, proprio a causa dei primi sbuffi di aria fredda "sfuggiti" dalla grande colata gelida protagonsita dell'ondata di gelo sull'Europa. Nel primo pomeriggio, grazie al soleggiamento, si è assistito ad una vera e propria fioritura di Cumulus Congestus e Cumulonembi associati ai primi temporali di stagione! Intensa e diffusa l'attività elettrica, con locali grandinate e quota neve destinata a calare fino a 600-800 metri in seno ai rovesci più intensi. Gli accumuli più consistenti sono stati registrati sul Basso Lario Comasco ed in Alta Brianza con oltre 20-30 mm e nella media pianura del milanese e del Bergamasco.
Mercoledì 13 Marzo l'impulso freddo è entrato nel Mediterraneo attraverso la porta del Rodano, approfondendo una depressione mediterranea che ha poi colpito più direttamente le regioni centro-meridionali italiane. Sulla nostra Regione si è invece intensificato un richiamo sud-occidentale umido ed instabile associato a nuovi rovesci e/o temporali sparsi, localmente di forte intesità. Colpita in particolare la media pianura, ed in particolare il Milanese con il Capoluogo che è stato flagellato da una grandinata particolarmente importante per la stagione.
Giovedì 14 Marzo l'aria fredda ha conquistato la nostra regione, pur dovendo fare i conti con la barriera alpina: forti venti di Föhn hanno spazzato l'angolo nordoccidentale con raffiche fino a 60-70 km/h sulla Pedemontana e punte di oltre 90 km/h tra il Ceresio ed il Lario che hanno causato la caduta di qualche albero anche in città. I venti di caduta in serata si sono poi scontrati con un rientro da Est di aria umida dando origine ad una nuova linea di instabilità. Rovesci nevosi piuttosto coreografici si sono manifestatti a carattere sparso sulla pianura bergamasca, milanese e pavese ma senza accumuli degni di nota. L'afflusso settentrionale ha poi prosgeuito senza interruzioni per tutta la giornata successiva di venerdì: anzi i venti di caduta hanno conquistato tutto il nostro territorio guadagnando terreno fino al Mantovano con un brusco calo dell'umidità relativa, che in alcune stazioni di fondovalle ha raggiunto addirittura il 10% !
Notevole e costante il calo delle temperature, con freddo particolarmente sensibile in quota; pensate che, nonostante il pieno soleggiamento, si è registrata una giornata di ghiaccio sulle Alpi e sulle Prealpi al di sopra dei 1000 metri di quota: certamente un valore notevole per la metà di marzo! I valori minimi sono poi stati registrati ieri mattina - Sabato 15 Marzo - con l'attenuarsi della ventilazione ed i cieli sgombri di nubi. Il primato del freddo spetta come sempre alla conca di Livigno con ben -20,7°C e le rimanenti località dell'Alta Valtellina con valori attorno ai -10°C. Gelate diffuse poi su tutta la regione (valore medio attorno ai -1/-2°C), con rarissimi "buchi" in positivo perlopiù ascrivibili alle coste dei laghi ed ai grossi centri urbani. Valori oltremodo degni di nota nelle brughiere occidentali, dove la colonnina di mercurio ha toccato i -5/6 °C, confermando queste zone come sempre le più fredde della pianura lombarda.
Questa breve ma intensa puntata di gelo si è conclusa ufficialmente oggi, con il consueto intervento del mediterraneo ed un radicale cambio della circolazione sull'Europa. Già ieri sera le correnti si sono disposte dai quadranti meridionali annunciando lo sviluppo di una depressione mediterranea, ed un peggioramento del tempo atteso proprio per questo weekend. La presenza poi di aria fredda e soprattutto asciutta nel catino padano si pensava che avrebbe favorito nevicate fino a bassa quota sulla nostra regione. E così è stato: i primi fiocchi hanno iniziato a cadere tra la tarda serata di ieri e questa notte a partire dai settori occidentali: una precipitazione debole e bagnata che questa mattina ha imbiancato il paesaggio solo oltre i 200-300 metri di quota.
In queste ultime ore le precipitazioni si stanno intensificando a partire da sud-ovest, e questo fa sperare che con l'arrivo della notte la neve possa prendere il sopravvento sulla pioggia fino a quote di pianura, anche se con buone probabilità per ritrovare un accumulo più importante si dovrà salire a quote almeno collinari. Soprese notturne in vista di un lunedì altrettanto movimentato... e di un proseguio di settimana meno freddo, ma variabile che ci traghetterà verso l'inizio ufficiale della primavera.
Un augurio quindi di vivere nel migliore dei modi questa (forse) ultima nottata nevosa, in prospettiva di una settimana più tranquilla!
Matteo Dei Cas - Staff CML