Il tempo a cavallo tra la prima e la seconda decade di Luglio ha visto un tempo stabile in uno scenario influenzato dell’Anticiclone delle Azzorre; settimana quindi con clima estivo, caldo ma senza eccessi, accompagnato da alcuni temporali di calore quotidiani. Riviviamo tale periodo grazie al nostro Giuseppe Aceti
Domenica 14 Luglio 2013 - ore 21:45
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Martedì 9 Luglio 2013. Settimana trascorsa all’insegna del tempo di stampo estivo, determinato dall’anticiclone delle Azzorre che, ad un caldo senza eccessi, ha visto associati quotidiani episodi temporaleschi. Ecco ad esempio, nella giornata di martedì 9 luglio, fulmini e saette in media Val Brembana (Costa San Gallo). Fonte: valbrembanaweb |
Buona serata a tutti dallo staff CML e ben ritrovati per una nuova edizione della "Prima Pagina"!
Il tempo a cavallo tra la prima e la seconda decade di Luglio, statisticamente uno tra i periodi più caldi dell’anno, ha visto un tempo stabile in uno scenario sinottico “stazionario e bloccato” data l’influenza dell’Anticiclone delle Azzorre sul nostro territorio; ecco quindi che la settimana è trascorsa con un clima estivo, caldo ma senza eccessi, accompagnato da alcuni temporali di calore. La foto scelta per il presente editoriale vuol mostrare proprio uno dei temporali che in settimana ha interessato la nostra regione; temporali che hanno interessato a più riprese un po’ tutti i settori della nostra regione nel corso della settimana: più diffusi e frequenti sui rilievi e le zone immediatamente adiacenti fino a metà settimana mentre sul fine-settimana hanno interessato maggiormente le aree di pianura.
Ma vediamo ora più in dettaglio quanto accaduto nella settimana appena trascorsa sul nostro territorio a livello meteorologico.
A livello sinottico tutta la settimana ha quindi visto un quadro barico sostanzialmente “bloccato”; l’anticiclone delle Azzorre, proteso dall’Atlantico verso nord/est sul continente europeo, ha visto posizionato il suo centro principale sulle Isole Britanniche, “chiudendo” così di fatto la porta alle perturbazioni atlantiche. Per tutta la settimana però, sul bordo orientale e meridionale dell’anticiclone stesso, sono scese a più riprese verso il nostro territorio dall’Europa del nord
correnti più fresche, che sono state responsabili della formazione, per contrasto termico, di un po’ di nuvolosità e di
rovesci e temporali sparsi, i famosi temporali di calore (vedi l’approfondimento
sull’Atlante dei climi e dei microclimi di Lombardia) . L’aumento o la diminuzione dell’instabilità giornaliera è stato legato all’ingresso più o meno diretto delle correnti fresche, umide ed instabili da est.
Come conseguenza del quadro sinottico, a livello di temperature, la settimana è stata caratterizzata da un tipo di clima tipicamente estivo di stampo Azzorriano, con temperature quindi non particolarmente elevate anche se associate a tassi di umidità piuttosto alti, con quindi un po’ di sensazione di afa. Per tutta la settimana, valori al piano per lo più compresi tra 18 /22 °C nei valori minimi (localmente più elevati nei centri urbani) e valori massimi per lo più compresi tra 28/32 °C.
Dal punto di vista precipitativo invece,
temporali quotidiani sparsi più frequenti sui rilievi, sulla fascia pedemontana e sull’alta pianura nella prima parte della settimana, anche se non sono mancati isolati temporali anche nelle altre aree regionali, mentre nel weekend si sono concentrati prevalentemente sulle aree di pianura. Da segnalare in particolare la città di Milano, protagonista sia mercoledì 10 che giovedì 11 luglio di temporali di calore, che sono risultati su alcuni quartieri forti e grandigeni (come, nel giorno 11, nella zona di Milano-Marche dove, in circa mezzora, sono caduti oltre 34 mm di pioggia e grandine). Il perché
Milano sia stata
interessata dai temporali di calore ce lo ha spiegato il nostro Andrea Colombo sulla nostra
pagina ufficiale di facedook “
è molto probabile che tale fenomeno sia riconducibile al cosiddetto "effetto isola di calore", quando cioè durante una classica giornata estiva, la temperatura all'interno dei centri cittadini tende a risultare più elevata rispetto alle zone circostanti, incrementando i moti convettivi in loco. Non solo: la complessa "morfologia" dei centri cittadini (edifici molto alti con estesi "canyon" tra essi) tende ad incrementare anche la cosiddetta turbolenza meccanica: tra i muri cittadini il vento subisce tutta una serie di modifiche nel campo dell'intensità e della direzione, spesso mostrandosi sottoforma di vortici che possono estendersi anche al di sopra del limite superiore degli edifici. In una giornata dove l'atmosfera è già abbastanza instabile, probabilmente questa maggior turbolenza (termica e meccanica) presente sull'area cittadina è riuscita a spingere l'aria calda e umida fino al suo punto di condensazione, dando vita alla genesi del temporale”.
I temporali quotidiani hanno così interessato nell’ordine: la fascia occidentale dalla media pianura in su nella giornata di lunedì 8 Luglio (per lo più tra Milanese, Monzese e Varesotto, dove si sono ad esempio accumulati fino a 49 mm a Cugliate Fiabasco VA e 47 mm a Legnano MI); i rilievi centrali e le Orobie martedì 9 Luglio (accumulando sino a 44 mm a San Giovanni Bianco BG); la fascia pedemontana ed i rilievi centro-occidentali mercoledì 10 luglio (accumulando sino a 85 mm a Perledo loc. Cantone LC ma con diverse stazioni sul Cmasco centro-occidentale che hanno superato i 60 mm); il mantovano ed il bresciano giovedì 11 e venerdì 12 Luglio. Infine ieri, sabato, e stanotte sono state le giornate nelle quali si sono osservati diversi temporali al piano, spesso forti, localmente grandigeni e supercellulari. Particolarmente colpito il Lecchese, il Bergamasco, il Bresciano, il Cremonese (più localmente il Milanese ed in particolare l’Abbiatense con 69 mm giornalieri) dove i temporali sono risultati spesso grandigeni, supercellulari ed hanno portato alcuni danni, ed hanno scaricato oltre 30-50 mm di pioggia. Stanotte invece i temporali hanno interessato il Milanese (segnatamente l’area sud-occidentale della provincia, accumulando sino a 46 mm di Corbetta) ed il Pavese.
E
come proseguirà il tempo nei prossimi giorni? Le ultime emissioni modellistiche confermano come il quadro sinottico non dovrebbe mostrare sostanziali variazioni, così che il periodo caldo (senza eccessi) e caratterizzato da qualche temporale di calore (probabilmente pochi fino almeno a metà settimana) dovrebbe proseguire. Vi consigliamo comunque di tenervi aggiornati come sempre seguendo il nostro
Bollettino di Previsione, i vari commenti degli esperti e degli appassionati sul nostro
Forum e brevi analisi e dettagli sulle situazioni più curiose e didattiche sulla
nostra pagina ufficiale Facebook.
Vorremmo concludere l’editoriale con una piccola curiosità a cavallo tra il mitologico e … l’ironico. Spesso noi italiani abbiamo l’abitudine di condividere i nostri desideri e le nostre speranze con Santi e Divinità varie, sperando appunto che ciò che desideriamo possa avere una intercessione “divina”. E per sperare in qualche fenomeno meteorologico, il meteoappassionato a che Divinità o Santo potrebbe votarsi? Ebbene, la divinità più blasonata, e più prestigiosa in tal senso, non può che essere, dalla mitologia greca,
Zeus, figlio del dio Saturno.Zeus era infatti il re e il padre degli dèi, il sovrano dell'Olimpo e del genere umano; ma
Zeus era anche
il re del cielo, il dio della pioggia, il raccoglitore delle nubi e il dispensatore dei fulmini; Zeus quindi come “signore del cielo che governa gli eventi atmosferici”, e pare che in passato i Greci a lui si riferissero durante i periodi di siccità (non è però chiaro con che risultati). Ecco quindi che anche i meteoappassionati, se lo desiderano, possono avere la loro divinità per condividere i meteo-desideri. Servirà questo a far tornare con più frequenza piogge e temporali in quelle zone dalle quali mancano da un po’ di tempo? Nelle prossime settimane la risposta …
Buona settimana a tutti. A domenica prossima.
Giuseppe Aceti - Staff CML