Domenica 15 Settembre - ore 17:00
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Mercoledì 11 Settembre 2013: sistemi temporaleschi dovuti allo scontro di aria più umida proveniente da Est e correnti asciutte dai quadranti nordoccidentali hanno interessato l'alta pianura bergamasca. Qui osserviamo nei particolari la sommità di un cumulonembo, caratterizzata da un Pileus. |
Buona serata a tutti e ben ritrovati ad un nuovo appuntamento con la prima pagina.
Ci siamo: come era nelle previsioni, l'estate ha ceduto il posto ad un
tipo di tempo tipicamente settembrino: dinamico, fresco, variabile!
Una volta esauritasi
l'alta pressione di stampo subtropicale che aveva prolungato l'estate per la prima settimana di settembre, il protagonista è tornato ad essere l'Atlantico. Sono tornate quindi le piogge, a carattere prevalentemente temporalesco; le temperature si sono abbassate sensibilmente in pianura ed in montagna, portandosi su valori al di sotto della media; sono comparse le prime nebbie in pianura e le prime nubi basse del semestre freddo.
Non sono mancate nemmeno le belle giornate limpide e ventose, dal clima gradevole ancora estivo... se non per le giornate che si accorciano a vista d'occhio, con il buio quasi completo entro l'ora di cena.
Il cambio di rotta si è presentato proprio la scorsa Domenica 8 Settembre, con il passaggio di un primo fronte freddo ben strutturato dall'Altantico: il richiamo umido sudoccidentale che precedeva l'ingresso della perturbazione ha favorito lo sviluppo di una linea temporalesca rigenerante che si è abbattuta per diverse ore tra l'Area Insubrica e la Mesolcina, dove sono caduti in media 50-70 mm di pioggia. Particolarmente colpito il Sovraceneri ed in particolare il Locarnese con veri e propri nubifragi dagli accumuli impressionanti che hanno toccato i 190 mm !
Piogge un po' meno intense hanno interessato un po' tutta la regione alpina e prealpina, con accumuli più contenuti e dell'ordine di 10-20 mm specie tra la Valtellina, il Bergamasco ed il Bresciano dove i rovesci ed i temporali si sono attardati nel corso della nottata.
Vera e propria giornata di intervallo quella di Lunedì 9 settembre, grazie all'ingresso di correnti asciutte nord-occidentali che hanno spazzato via tutte le nubi; il tutto in attesa del passaggio di una seconda perturbazione atlantica che puntualmente martedì sera ha attraversato la Lombardia nella tarda serata accompagnata da temporali anche di forte intensità e localmente da grandinate. Le precipitazioni, pur irregolarmente, hanno interessato in modo più diffuso la Lombardia senza tralasciare questa volta tutti i settori della pianura. Accumuli difficilmente quantificabili e distribuiti a macchia di leopardo: in media 20-30 mm tra Orobie, Monti del Garda e d in generale media ed alta pianura.
L'ingresso di aria fredda ha permesso alla prima neve di cadere sulle Alpi fin verso i 2500 metri, il tutto accompagnato ovviamente da un generale calo delle temperature, più sensibile in montagna.
Mercoledì 11 settembre è trascorso all'insegna di un tempo davvero settembrino: decisamente fresco ed umido al mattino anche in pianura (con estremi medi di 12-14°C), mentre sulle Alpi oltre i 1500 metri di quota la colonnina di mercurio ha raggiunto valori vicini allo zero. Atmosfera da inizio autunno con i primi banchi di nebbia in pianura e le prime nubi basse in collina. Poi il lato instabile della stagione, con accentuazione dell'instabilità pomeridiana a causa del persistere di una goccia di aria fredda in quota. I fenomeni - a carattere temporalesco - questa volta si sono concentrati sui rilievi centro-orientali: in particolare tra le Orobie e la Pianura Bergamasca a causa dello scontro di aria fredda ed umida con una massa d'aria più fresca in discesa da NordOvest.
Tra giovedì 12 e ieri - sabato 14 settembre - il tempo è poi nettamente migliorato, grazie al prevalere di correnti nordoccidentali asciutte e stabili. A parte qualche isolato rovescio pomeridiano in area orobica e qualche nebbia mattutina nel Pavese il clima si è presentato generalmente fresco e secco. Importante poi l'escursione termica nelle zone di pianura con una forbice di valori compresa tra gli 11/13°C di minima ed i 24/26°C di massima nelle zone raggiunte dai refoli dei venti di caduta dalle Alpi.
A partire dalla tarda serata di ieri le correnti sono tornate a disporsi da sud-ovest e le nubi hanno iniziato a coprire progressivamente il cielo, quasi ad annunciare l'ingresso di una perturbazione piuttosto organizzata destinata a rovinare questa seconda domenica di settembre. Nubi e piogge, anche a carattere di rovescio, hanno interessato soprattutto i settori occidentali della Lombardia (con accumuli provvisori medi dell'ordine di 15-20 mm) e nelle prossime ore sono destinate ad estendersi su tutta la Regione.
La tendenza per i prossimi giorni sembra essere improntata ad una spiccata variabilità, per l'alternarsi di impulsi freddi ed instabili dall'atlantico alternati a brevi intervalli di alta pressione; mentre nel fine settimana si potrebbe tornare nuovamente ad un regime di correnti nordoccidentali più asciutte e più fresche. Ma per una previsione maggiormente dettagliata si consiglia di consultare i prossimi
Bollettini di previsione!
Per il momento non ci resta che salutarvi ed augurarvi un buon inizio di settimana!
Matteo Dei Cas - Staff CML