Dopo una lunga fase di riposo anticiclonico, ecco che il tempo inizia a movimentarsi...proprio in corrispondenza dell'inizio ufficiale dell'inverno astronomico. Editoriale di Livio Perego.
Domenica 22 dicembre - ore 16:00
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Lunedì 16 dicembre 2013: la lunga fase anticiclonica che ha caratterizzato la prima metà del mese di dicembre ha provocato con le sue inversioni forti accumuli di brina nelle conche e nei fondovalle perennemente in ombra; ecco come si presentava la piana di Lenna in Val Brembana - Bg FOTO by Lino Pozzi |
Buona domenica a tutti e ben ritrovati al consueto appuntamento con la Prima Pagina!
Dopo un inizio dicembre contrassegnato dal dominio incontrastato di una
salda e tenace cupola anticiclonica che ha contraddistinto lo scenario meteorologico sulla Lombardia e su gran parte dell'Europa centro occidentale, nella seconda parte della settimana vi è stato un
netto cambiamento del tempo grazie ad una perturbazione piuttosto attiva guidata dall'abbassamento del flusso perturbato nord-atlantico che scorre abitualmente alle latitudini sub artiche. Sono così tornate le
piogge su quasi tutta la Lombardia, più o meno in corrispondenza del
solstizio d'inverno,
dopo un periodo asciutto che durava da circa quattro settimane e con la neve che è tornata ad imbiancare le Alpi a quote medio-basse.
Questa prima perturbazione che è riuscita a sconfiggere l'alta pressione sembra essere la prima di una lunga serie che a più riprese dovrebbero colpire l'Italia e la nostra regione; una nuova fase molto perturbata e foriera di intense precipitazioni è prevista, guarda caso, proprio per le giornate di Natale e S.Stefano.
Come si diceva poc'anzi, i primi tre giorni della settimana sono stati caratterizzati ancora dalla presenza di una figura anticiclonica con
massimi di pressione assai elevati e superiori a 1035 hpa - con punte di 1036/1037 hpa - che ha determinato giornate prevalentemente soleggiate, abbastanza miti e secche sui colli e sui monti mentre in pianura e nelle valli hanno largheggiato foschie e nebbie con clima freddo nottetempo ed al primo mattino grazie al fenomeno dell'
inversione termica che schiaccia l'aria fredda al suolo il quale si raffredda velocemente per irraggiamento grazie al cielo sereno.
Nei fondovalle alpini e di pianura che restano prevalentemente in ombra si sono così potute formare caratteristiche sculture di ghiaccio sulla vegetazione grazie all'accumulo costante, giorno dopo giorno, della brina e degli aghi di ghiaccio che si depositano durante la notte; ne è un esempio quello ritratto da Lino Pozzi nella piana di Lenna nella media Valle Brembana che fa bella mostra di sè nella foto a corredo di questo articolo.
Ne sono così scaturite temperature minime fino a -4°C/-5°C mentre le temperature massime hanno variato grandemente tra i 6°C/7°C delle pianure dove le nebbie e le foschie persistevano e i 13°C/14°C delle zone pedemontane e lacustri che godevano di un soleggiamento molto più pronunciato.
Il cambio di scenario si è avuto a partire da giovedì 19 dicembre; la perturbazione atlantica è entrata franca e veloce nel Mediterraneo, ha annuvolato i cieli nella notte e verso l'alba ha cominciato a produrre le prime piogge, dapprima deboli ed intermittenti ma che, col passare delle ore, si sono fatte più intense e continue soprattutto sulla parte centro-occidentale della regione dove a fine giornata si contavano fino a 25mm di accumulo; decisamente meno colpite dalle precipitazioni sono state le zone alpine dove la neve è comparsa a partire dai 900/1000 metri di quota pur con accumuli modesti e le province meridionali ed orientali della regione dove sono caduti solo pochi millimetri di pioggia.
La fase piovosa si è protratta principalmente ancora sulla parte centro-occidentale della Lombardia, anche per gran parte della giornata di venerdì 20 con cessazione dei fenomeni solo nel tardo pomeriggio/sera; precipitazioni quasi completamente assenti invece sulla parte settentrionale della regione e molto modeste a sud di Milano e tra le province di Cremona e Mantova mentre sulla fascia pedemontana e lungo i crinali orobici si sono avuti picchi fino a 20/25mm con quota neve in rialzo rispetto al giorno precedente a partire dai 1300/1400 metri di quota.
Sabato 21 giornata ancora grigia e piovigginosa sulla pianura, sulla fascia pedemontane e sulle prealpi dove l'aria umida giunta con la perturbazione di giovedì è rimasta intrappolata nel catino padano e con la complicità di correnti in quota ancora prevalentemente sudoccidentali si sono avute deboli precipitazioni con accumuli fino a 5/6mm in particolare sulla fascia pedemontana. Parziali aperture si sono invece sviluppate sulle Alpi e Prealpi orientali e nella medio-alta Valtellina.
Le temperature diurne sono risultate in leggero rialzo con valori massimi in pianura sui 6/7°C registrati in serata nonostante il buio precoce; ricordiamo infatti che alle ore 18.11 italiane è avvenuto il solstizio d'inverno ovvero il punto nel quale il Sole raggiunge nel suo moto apparente lungo l'eclittica, ovvero il cammino apparente che il Sole stesso traccia nel cielo durante l'anno, il punto di declinazione minimo.
Oggi domenica 22 altra giornata uggiosa su tutta la regione, la situazione resta invariata rispetto a ieri con una massa d'aria completamente satura di vapore dal suolo fino a quote elevate, correnti in quota da sudovest producono piogge deboli sulle zone pedemontane per
effetto stau di sbarramento sui primi pendii verso la pianura e pioviggini quasi impalpabili sulla pianura e sui monti con quota neve molto elevata intorno ai 2000 metri di quota in corrispondenza dello zero termico
Per i giorni a venire, come abbiamo anticipato nella fase iniziale, ci dobbiamo attendere una
corposa fase perturbata a partire dalla vigilia di Natale fino a S.Stefano con il picco massimo proprio nella giornata di Natale dovuto all'ingresso di una estesa perturbazione guidata niente meno che da una propaggine del
vortice polare; essa traslerà verso sud-est lentamente e insisterà quindi per più giorni accompagnata nella prima parte anche da correnti particolarmente miti che relegheranno la quota neve in montagna a livelli piuttosto elevati per il periodo.
Per scoprire come sarà il tempo dei prossimi giorni e del periodo natalizio in particolare vi consigliamo pertanto di tenervi aggiornati come sempre seguendo il nostro
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Appuntamento invece domenica prossima 29 dicembre per l'ultima edizione del 2013 della Prima Pagina.
Grazie come sempre per l'attenzione e calorosi auguri di un sereno Natale a tutti gli appassionati da parte di tutto la staff del Centro Meteorologico Lombardo.
Livio Perego - Staff CML