Domenica 05 Gennaio 2014 - ore 23:00
|
L’anno 2013 termina col bel tempo sia al piano che sui monti. Ecco quindi, grazie proprio al bel tempo, uno scenario suggestivo e caratteristico fotografato lunedi' 30 Dicembre 2013 in Alta Valle Brembana - Alpi Orobie Bergamasche, sopra Mezzoldo nei pressi dell’Alpe Nuova verso il Passo San Marco , a circa 1500 m. slm. Foto di Gino Galizzi Valbrembanaweb |
Buona serata a tutti dallo staff CML e ben ritrovati per una nuova edizione della "Prima Pagina"!
Dopo il pesante maltempo che ha interessato il nostro territorio nell’ultima decade di dicembre, ben riassunto nell’editoriale
Prima pagina del nostro Matteo dei Cas, la settimana appena trascorsa, a cavallo tra la fine del 2013 e l’inizio del 2014, ha visto sul nostro territorio un
clima dinamico e vario, con alcuni giorni di
bel tempo (segnatamente gli ultimi giorni dell’anno e il primo giorno dell’anno nuovo) e con temperature un po’ più vicine ai valori invernali, ma anche il passaggio di 2 perturbazioni nella seconda parte della settimana, che hanno riportato alcune
precipitazioni e la comparsa della
neve a quote collinari la prima e precipitazioni abbondanti “di stampo autunnale” la seconda. Delle tante situazioni “dinamiche e varie” dell’ultima settimana, abbiamo scelto di proporre per questo editoriale l’immagine che mostra gli ultimi giorni del 2013; giorni nei quali, grazie al bel tempo, si sono potuti osservare scorci e scenari suggestivi, come quelli “nevosi” a quote di media montagna.
Ma vediamo ora più in dettaglio quanto accaduto nella settimana appena trascorsa sul nostro territorio.
Già lunedì 30 dicembre 2013, una debole e temporanea espansione di un promontorio anticiclonico dall’atlantico è arrivata ad abbracciare il nostro territorio e ci ha così regalato 3 giorni di bel tempo, proprio in concomitanza degli ultimi giorni del 2013 e di capodanno 2014. Quadro termico in lieve calo, e con temperature un po’ più consone alla stagione, con il primo giorno dell’anno nuovo nel quale si sono registrati valori al piano compresi tra -3 e 0 °C, con brinate diffuse, e valori massimi compresi tra 6 e 8 °C.
Dalla tarda serata di mercoledì 1 gennaio invece il nostro territorio ha cominciato a venir interessato da nubi, avvisaglia di una veloce perturbazione Atlantica legata alla depressione Felix con perno a sud dell'Islanda (la perturbazione numero 1 del 2014) che ha poi portato giovedì 2 gennaio deboli precipitazioni un po’ su tutto il territorio. Gli accumuli sono risultati per lo più contenuti entro i 10 mm, localmente poco più abbondanti sulla fascia occidentale e sulla fascia pedemontana-prealpina. L’aria fredda giunta nei giorni precedenti ha fatto si che le precipitazioni siano risultate nevose, o di neve mista a pioggia, fino al piano sulla fascia occidentale del territorio e sulla fascia pedemontana della Lombardia centro-occidentale, con velo bianco e accumuli nevosi misurabili (ma comunque contenuti entro i pochi cm) dai 300-400 m di quota. Temperature fredde ed in linea con il mese, con valori al piano compresi tra 0/2 °C nei valori minimi e tra 2/4 °C nei valori massimi.
Dopo una breve pausa nella giornata di venerdì (che ha comunque visto sul territorio cielo grigio, qualche pioviggine sparsa ed umidità elevata), è giunto ieri un organizzato fronte Atlantico (la perturbazione numero 2 di gennaio 2014), pilotato nuovamente dalla depressione d'Islanda; perturbazione che ci ha poi interessato anche oggi, con un marcato peggioramento del tempo, con accumuli che hanno mediamente raggiunto i 40/60 mm un po’ su tutto il territorio (poco meno sull’angolo sud-occidentale); le precipitazioni sono risultate un po’ più abbondanti ed intense sul settore Alpino e Prealpino per effetto Stau. La quota neve si è lentamente alzata, portandosi mediamente oltre i 1000-1400 m di quota anche se sull’estremo angolo nord-occidentale nella prima parte del peggioramento la neve è scesa localmente fino a quote collinari. Peggioramento che ha riportato un clima mite per il periodo così che oggi, domenica 5 gennaio, pur col cielo nuvoloso i valori massimi sono oscillati al piano tra 8 e 10 °C.
Dopo aver brevemente descritto quest’ultimo episodio piovoso, non possiamo non sottolineare come le dinamiche atmosferiche vissute nelle ultime 2-3 settimane abbiano mostrato prevalentemente
caratteristiche più tipiche della stagione autunnale piuttosto che a quella invernale; infatti, le marcate avvezioni di aria mite subtropicale, i venti intensi meridionali, le piogge forti e le nevicate abbondanti sulle Alpi a quote medio-alte sono i prerequisiti a cui deve rispondere una perturbazione atlantica per essere etichettata come “autunnale”. (fonte:
meteogiuliacci.it)
E
come proseguirà il tempo nei prossimi giorni? Le ultime emissioni modellistiche confermano come domani, per l’epifania, il tempo dovrebbe tornare a ristabilirsi pur in un contesto a tratti grigio per nubi base, dense foschie o nebbie (segnatamente sulle zone di pianura), in un contesto con temperature nel complesso ancora miti per il periodo. Ed anche per i giorni seguenti non pare profilarsi qualche cambiamento significativo delle condizioni atmosferiche, tantomeno si intravedono scenari più tipicamente invernali; tornerà infatti a farci visita l'alta pressione, risucchiata sull’ Europa meridionale e sul Mediterraneo da un nuovo intenso ciclone in formazione ad Ovest dell'Irlanda. Ma per scoprire come evolverà il tempo nel mese statisticamente più freddo dell’anno, vi consigliamo di tenervi aggiornati come sempre seguendo il nostro
Bollettino di Previsione, i vari commenti degli esperti e degli appassionati sul nostro
Forum e brevi analisi e dettagli sulle situazioni più curiose e didattiche sulla nostra
pagina ufficiale Facebook.
Buon anno (che ci auguriamo anche ricco di meteo-soddisfazioni) e buona settimana a tutti.
Ci rivediamo puntuali tra 7 giorni.
Giuseppe Aceti - Staff CML