Continua il viaggio versi questo lungo autunno, con le sue perturbazioni che quasi ogni giorno fanno visita sul nostro paese. Mancano le condizioni favorevoli per una bella nevicata in pianura, proprio per il continuo latitare del freddo. Questo Editoriale - a frima di Matteo Dei Cas - rende però onore all'abbondanza di neve sulle Alpi.
Domenica 19 Gennaio 2014 - ore 11:00
Mercoledì 15 Gennaio 2014 - Abbondante innevamento su Alpi e Prealpi. Giornata "di intervallo" soleggiata e limpida in montagna. Qui siamo al Pescegallo, lungo il versante orobico Valtellinese, con circa 170 cm di neve al suolo. FOTO di Virgilio Rava. Venerdì 17 Gennaio 2014 - Nuova abbondante nevicata sulle Alpi. Qui siamo ad Oga, in Alta Valtellina. Notevole lo spessore del manto nevoso sui tetti. FONTE: |
Buona Domenica a tutti e ben ritrovati ad un nuovo appuntamento con la Prima Pagina!
Se nella
scorsa edizione il nostro Livio Perego ha parlato di inverno assente, in questa terza settimana di gennaio possiamo continuare a raccontarvi di questo lungo autunno: piogge diffuse ed insistenti hanno interessato le nostre pianure, con abbondanti nevicate in montagna dove centimetro dopo centimetro il manto nevoso inizia a presentare uno spessore davvero interessante! Le foto scelte per questa edizione rendono onore alle nostre montagne, in questo gennaio particolarmente nevoso.
Il freddo continua a latitare dal nostro paese, che invece continua ad essere interessato da correnti umide e miti provenienti dalle basse latitudini dell'Atlantico. A giorni alterni, corpi nuvolosi bene organizzati raggiungono la nostra regione apportando importanti contribuiti di precipitazioni, contemperature che rimangono costantemente al di sopra della media del periodo.
La terza perturbazione del mese, prettamente atlantica, ha attraversato con traiettoria ovest->est la nostra regione a cavallo tra lunedì 13 e martedì 14 gennaio. Le piogge sono cadute su tutte le pianure lombarde, con accumuli maggiori sui settori centro-occidentali (25-35 mm tra Varesotto, Comasco, Milanese e Pavese) per divenire via via meno consistenti spostandosi verso est, e comunque dell'ordine di 10-15 mm sulle province orientali. Piovosità che è andata sempre aumentando a ridosso delle Prealpi, a causa del consueto effetto di sbarramento orografico al richiamo umido meridionale che precedeva l'ingresso del fronte.
Unica gionata di intervallo di bel tempo quella di mercoledì 15 gennaio, con cieli pressoche sgombri di nubi in quota e nebbie estese nel Catino Padano che si sono sollevati nelle ore più calde dando luogo ad una giornata uggiosa e sempre piuttosto mite: termometri raramente sotto lo zero anche alle luci dell'alba con escursione termica diurna piuttosto contenuta, fino a raggiungere valori massimi dell'ordine dei 6/8°C.
Una seconda ed altrettanto intensa perurbazione atlantica ha attraversato la Lombardia con la medesima traiettoria di quella precedente, nella seconda parte della settimana: il peggioramento si è fatto più consistente a partire da giovedì sera, con piogge in estensione da Ovest e quota neve in graduale calo nel corso della nottata. Venerdì 17 Gennaio la piogge si sono distribuite in modo omogeneo su tutta la Lombardia, con accumuli medi di 30-40 mm ad eccezione delle pianure orientali dove la pluviometria si è ridotta considerevolmente. La neve è caduta ancora una volta abbondante sulle Alpi (nuovi apporti di 30 cm oltre i 1500 metri di quota) e localmente a quote di 200-400 metri nelle zone meno esposte ai richiami meridionali. Imbiancata ad esempio la fascia rivierasca orientale del Lario da Mandello a Colico e la totalità della Valtellina.
A partire da ieri un nuovo più consistente peggioramento si è abbattuto su gran parte del centro-nord, senza risparmiare nemmeno le coste liguri e dell'Alto Tirreno, dove nelle ultime ore si sono verificate frane e smottamenti. Tipica la figura depressionaria foriera di forte maltempo: un canale depressionario sul Mediterraneo centro-occidentale, alimentato da apporti freddi nord-atlantici attraverso la Penisola Iberica e destinato ad evolvere lentamente a causa di un anticiclone di blocco sull'Europa dell'Est.
Ha ripreso a piovere quasi ininterrottamente da ieri mattina sul nostro Territorio con nuovi contributi sempre piuttosto omogeni e dell'ordine dei 25-35 mm, risultando più abbondanti come sempre a ridosso dei rilievi per azione di sbarramento orografico. Continua a piovere tuttora mentre vi scriviamo, con accumuli preferenzialmente distribuiti ad Ovest della linea dell'Adda, come accade tipicamente in situazioni di scirocco. Piogge molto meno organizzate in alcuni angoli della regione posti sottovento, come in Alta Valtellina che risulta in ombra per la presenza del gruppo Adamello-Serottini.
In queste zone, come in genere sulle Alpi e Prealpi Lombarde, la quota neve si è notevolmente innalzata a causa dell'arrivo di aria più mite, fin ad attestarsi attorno ai 1600-1800 metri.
Aria più fredda di natura nord-oceanica affluirà nei prossimi giorni portando un lieve calo delle temperature, più sensibile in montagna...ma in un contesto di tempo del tutto variabile, con alternanza di giornate almeno nella prima parte della prossima settimana. Ma per ulteriori dettagli non possiamo fare altro che consigliarvi di conusltare il nostro
Bollettino di Previsione.
Buon proseguimento ed un arrivederci al prossimo weekend!
Matteo Dei Cas - Staff CML