Sabato 25 Gennaio 2014 - ore 15:00
Gennaio 2014 è stato ad oggi caratterizzato da clima mite e con precipitazioni abbondanti, nevose a quote di media montagna, dove la coltre nevosa ha raggiunto altezze inusuali. Ecco ad esempio, nella prima immagine, il centro a Madesimo (SO) dove sabato scorso, 18 gennaio, i cartelli stradali e la nostra stazione meteo (posta a 2,20 m dal suolo) risultavano praticamente sommersi dalla coltre nevosa; ha poi continuato a nevicare per altri 2 giorni, con il manto nevoso che ha verosimilmente raggiunto, in centro paese, i 220-250 cm di neve. FOTO di Livio Perego. Nella seconda immagine vediamo invece come al piano, il clima mite delle ultime settimane ha favorito la fioritura (anticipata) di alberi e fiori, come la forsizia in fiore nella brughiera brianzola lecchese a Bosisio Parini (LC) di giovedì 23 gennaio. FOTO di G. Aceti. |
Buona giornata a tutti dallo staff CML e ben ritrovati per una nuova edizione della "Prima Pagina"!
Dopo il
pesante maltempo ed il
clima particolarmente mite che ha interessato il nostro territorio nella settimana centrale del mese di gennaio 2014, ben riassunto nell’editoriale
Prima pagina del nostro Matteo dei Cas, la terza settimana di gennaio 2014 sul nostro territorio ha visto si concludersi la lunga fase perturbata e piovosa (che, con rare pause, ci interessa dall’ultima decade di dicembre), mentre è proseguito il clima mite (per il periodo) che anche nella settimana appena trascorsa ha fatto registrare sul nostro territorio temperature più tipiche per il mese di marzo che di gennaio (che dovrebbe essere il più freddo dell’anno), con tanto di germogli sugli alberi (come mostrato nella seconda immagine dell’editoriale), prati verdi ed i primi fiori
Ma vediamo ora più in dettaglio quanto accaduto nella settimana appena trascorsa sul nostro territorio.
La settimana si apre con il tempo sul nostro territorio ancora condizionato dalla struttura depressionaria che, da diversi giorni, abbracciava buona parte del Mediterraneo (e del nostro territorio) portando precipitazioni particolarmente abbondanti sulla nostra regione, con la neve relegata a quote di media montagna. Anzi, data l’abbondanza delle precipitazioni, il manto nevoso ha raggiunto sui monti spessori particolarmente significativi (localmente, oltre i 1500 m di quota, fino a 2 m di neve e oltre, come mostrato nella prima immagine dell’editoriale). Quindi, lunedì 20 gennaio il minimo di pressione si posizionava sulla Sardegna, continuando a condizionare il tempo su tutto il Mediterraneo centro-occidentale e portando anche sul nostro territorio precipitazioni diffuse, che andavano comunque lentamente ad esaurirsi. Dopo quindi i 20-30 mm che mediamente sono caduti sul nostro territorio nella sola giornata di domenica, lunedì sono caduti sulla Lombardia altri 5/10 mm. Quadro termico ancora molto mite per il periodo.
La struttura depressionaria però andava finalmente ad indebolirsi nel suo traslare verso sud-est e già martedì andava ad interessare prevalentemente il centro-sud Italia de i Balcani, esaurendo così le precipitazioni ad essa collegate sul nostro territorio. Spazio quindi alle nebbie (soprattutto al piano) in un quadro termico ancora molto mite (con valori massimi al piano compresi tra 9/13 °C).
Mercoledì 22 gennaio invece, sul Mediterraneo occidentale si affacciava un temporaneo promontorio anticiclonico e su buona parte del territorio, oltre a qualche nebbia, si è rivisto il sole (anche se non sono mancati annuvolamenti sparsi e qualche locale rovescio sulla fascia centro-occidentale del territorio), in un quadro termico ancora molto mite (al piano la quasi totalità delle stazioni ha superato i 10 °C nei valori massimi).
Giovedì 23 e venerdì 24 gennaio invece una nuova debole perturbazione atlantica, estesa dal Mediterraneo occidentale al Mare del Nord, andava ad interessare l'Italia generando una circolazione ciclonica in lento spostamento verso sud-est. Sul nostro territorio gli effetti di tale sistema frontale sono risultati piuttosto blandi, con nuvole e solo qualche locale breve rovescio; da segnalare l’aria più fredda, in discesa dal Nord Europa, che cominciava a far calare le temperature prima in quota e poi anche al suolo, segnatamente sulla Lombardia occidentale dove l’aria fredda è giunta sottoforma di föhn.
Stamane finalmente, dopo una nottata serena con ventilazione settentrionale piuttosto secca su nord-ovest regione (dato che il Nord Italia rimane sotto l'azione di correnti più fredde da Nord, in un contesto di generale miglioramento), su buona parte del territorio le temperature minime sono tornate su valori più invernali, con temperature attorno allo zero e spesso negative anche al piano. Un altro nucleo di aria fredda in quota, ora posizionato sulle Isole Britanniche, scivolerà velocemente verso S/E nella giornata di domani portando venti in rinforzo ma pochi fenomeni.
E
come proseguirà il tempo nei prossimi giorni? Le ultime emissioni modellistiche confermano come la prossima settimana, quella dei giorni della merla, lo scenario meteo sarà caratterizzato da un flusso di correnti di aria più fredda, in prevalenza di matrice polare marittima, che dal Nord Atlantico giungeranno direttamente sul Mediterraneo centrale e sull’Italia, accompagnando il passaggio di una serie di perturbazioni atlantiche. E’ quindi probabile un ritorno a condizioni più invernali con un po’ di freddo (in linea con il periodo) e forse alcune nevicate; vivremo quindi un periodi finalmente invernale? Per scoprirlo vi consigliamo di tenervi aggiornati come sempre seguendo il nostro
Bollettino di Previsione, i vari commenti degli esperti e degli appassionati sul nostro
Forum e brevi analisi e dettagli sulle situazioni più curiose e didattiche sulla nostra
pagina ufficiale Facebook.
Buon weekend e buona “settimana della merla” a tutti. Ci rivediamo puntuali domenica prossima .
Giuseppe Aceti - Staff CML