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1 Febbraio - Un gennaio da record per la pioggia   Inserito il› 01/02/2014 23.22.18
 
Gennaio 2014: uno dei più piovosi degli ultimi anni! Dopo un continuo susseguirsi di perturbazioni, il mese si conclude con un nuovo marcato peggioramento. Protagoniste le Alpi, abbondantemente innevate. Editoriale a cura di Livio Perego.
 
 
Sabato 1 Febbraio - ore 23:00 
 
 
 
Didascalia immagini. Settimana grigia e ricca di precipitazioni in Lombardia che chiude un mese di gennaio che entrerà negli annali della meteorologia in Lombardia per la grande quantità di pioggia caduta in pianura e per la neve in montagna. A sinistra il centro di Madesimo (So) con oltre 2 metri di neve a quota 1550 metri Foto by Cristian Costa. Al centro la frazione di Pescegallo nel comune di Gerola Alta (So), anche qui accumulo nevoso intorno ai 2 metri nonostante la quota sia di solo 1400 metri. Foto by Diego Rava. A destra facciamo un salto fuori regione con la situazione a Pietra Marazzi (Al) a soli 95 metri, dove la presenza di una colonna atmosferica più fredda ha permesso un accumulo nevoso di circa 30cm anche a quote di pianura. Foto by Matteo Robbiano
 
 
 
Buona giornata a tutti dallo staff  CML e ben ritrovati per una nuova edizione della "Prima Pagina".

Gennaio si è concluso con un'altra settimana all'insegna del tempo perturbato, piovoso e con una "mancata" nevicata in pianura a dispetto dei pomposi proclami mediatici e delle aspettative degli appassionati meteo che contavano di rivedere la neve anche in pianura in questo inverno finora avaro di neve a quote basse.
Purtroppo l'assenza di aria fredda su quasi tutto il continente europeo e il continuo afflusso verso il Mediterraneo di correnti atlantiche per loro natura temperate, hanno impedito alla neve di giungere fino in pianura padana nelle giornate di mercoledì 5 e giovedì 6, candidate da più parti e da molti giorni per la prima nevicata consistente di questo inverno 2013-2014.

Alla fine ne è risultato un evento freddo di modesta entità con solo episodi di neve mista ad acqua alle quote di pianura al di sopra del corso del Po, mentre grazie a condizioni termiche più favorevoli nella colonna atmosferica la neve è riuscita ad imbiancare le estreme pianure pavesi e soprattutto quelle piemontesi delle province di Vercelli e Alessandria con accumuli via via più elevati man mano che ci si avvicinava alle colline e all'appennino.
In Lombardia la neve ha accumulato a tratti sulle zone pedemontane centro-occidentali a partire dai 400 metri di quota dalla sera di mercoledì 5 fino all'ora di pranzo di giovedì 6 ma poi il suo limite inferiore si è progressivamente rialzato fino agli 800/900 metri e ancora più in alto venerdì 7 e sabato 8 quando a tratti pioveva perfino a 1800 metri.

Al di sopra dei 1400/1500 metri di quota gli accumuli di neve hanno raggiunto spessori davvero notevoli e iniziano a creare qualche problema per via dei blackout elettrici e per l'elevatissimo pericolo di valanghe e slavine che ha costretto e costringe tuttora le autorità a chiudere per ragioni di sicurezza molte strade di accesso ai paesi e alle frazioni più isolate ma anche strade di grande importanza come la statale 301 del Foscagno tra Bormio e Livigno che nella giornata di sabato è rimasta chiusa al transito fino a metà pomeriggio per pericolo valanghe fin quando un elicottero della protezione civile ha fatto brillare con l'esplosivo una massa nevosa di grandi dimensioni che incombeva sulla sede stradale permettendone quindi la riapertura al transito dei veicoli in condizioni di sicurezza.

Allargando l'orizzonte meteorologico al di fuori dei confini lombardi non mancano le situazioni critiche dovute al maltempo; quasi tutte le regioni del centro nord vivono situazioni di allarme, chi per frane e smottamenti, chi per esondazioni o straripamenti di fiumi e torrenti, chi per accumuli nevosi estremamente elevati.

L'allarme maggiore lo si rileva a Roma dove forti acquazzoni nella giornata di venerdì hanno flagellato la zona costiera e quella a monte della capitale verso i monti Sibillini ingrossando tutti i corsi d'acqua della fascia preappenninica che confluiscono nel Tevere il quale ha raggiunto in più punti i livelli di guardia e mentre l'ondata di piena è attesa attraversare Roma nella notte tra sabato e domenica.

Altra situazione critica in provincia di Pisa dove un piccolo fiume, l'Era, ha rotto gli argini allagando la campagna prospiciente fino a raggiungere l'abitato di Ponsacco dove la gran parte delle abitazioni è finita sotto oltre un metro e mezzo di acqua e fango; impressionanti le immagini dall'alto che giungono dalla zona.

Nel Cadore, in provincia di Belluno, la criticità è dovuta alle eccezionali nevicate che hanno colpito la zona tra giovedì e venerdì con accumuli di oltre un metro al di sopra dei 1200/1300 metri di quota causando l'interruzione di molte linee elettriche che hanno lasciato al buio migliaia di persone in molti centri dolomitici come Arabba, Sappada e Cortina d'Ampezzo e costringendo i tecnici Enel ad un nuovo superlavoro dopo quello necessario nel periodo di Natale; le consistenti nevicate hanno inoltre messo in ginocchio la viabilità tanto che sta intervenendo con svariati mezzi anche l'esercito per cercare di ripristinare al più presto la situazione.

Tornando alla situazione in Lombardia gennaio è risultato un mese che ha abbattuto diversi record in fatto di precipitazioni, di temperature medie e di giornate senza sole; ricordiamo a questo proposito che gennaio è tipicamente un mese avaro di precipitazioni (uno dei più secchi dell'anno) e parimenti uno dei più freddi dell'anno insieme a febbraio.
Gli accumuli mensili di pioggia sono stati eccezionali un po' su tutta la regione, con valori in alcune località anche 4 volte oltre la media; le temperature, in particolare le minime notturne, sono anch'esse fortemente superiori alla media trentennale con valori anche di 3°C/4°C in più; infine si registra anche il minor numero di giornate soleggiate da molti decenni a questa parte.

In questo quadro piuttosto critico cosa ci dobbiamo dunque attendere nei prossimi giorni? purtroppo la situazione europea a livello barico resta governata da un vigoroso centro di bassa pressione situato sulle isole britanniche che continua a pescare aria mite e molto umida dal medio atlantico e la invia verso l'Europa centro occidentale e dunque anche sull'Italia; le condizioni meteo non accenneranno quindi a migliorare, pertanto dobbiamo attenderci nuove precipitazioni, a tratti moderate, per quasi tutta la settimana prossima, con pioggia in pianura e neve a quote medio-basse anche a quote collinari verso mercoledì/giovedì. Resta una fiammella di speranza per il prossimo weekend che forse potrà rivedere qualche schiarita.

Per seguire l'evoluzione delle condizioni meteo vi consigliamo pertanto di seguire l'emissione quotidiana del nostro bollettino meteo, di consultare le pagine del nostro forum con le segnalazioni in tempo reale degli utenti mentre per i meteoappassionati più "social" l'appuntamento è con la pagina ufficiale Facebook del CML.

La Prima Pagina tornerà invece puntuale tra sette giorni con una nuova edizione.

Buona settimana


 Livio Perego - Staff CML
 
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