Domenica 09 Febbraio 2014 - ore 14:30
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Mercoledì 5 Febbraio 2014 - L’ampio centro di bassa pressione sull’Oceano Atlantico (depressione islandese), posizionato per buona parte della settimana al largo del Regno Unito, ha pilotato umide correnti occidentali verso l'Europa centrale e meridionale e quindi sul nostro territorio; la struttura è rimasta pressoché stazionaria per giorni. FONTE: modello ECMWF, www.meteonetwork.it |
Buona giornata a tutti dallo staff CML e ben ritrovati per una nuova edizione della "Prima Pagina"!
Dopo il pesante maltempo ed il clima mite che ha interessato il nostro territorio nel mese di gennaio 2014, ben riassunto nell’editoriale
Prima pagina del nostro Livio Perego, anche la prima decade del mese di febbraio ha visto sul nostro territorio
frequenti e lunghe fasi perturbate e piovose (con neve ancora una volta particolarmente abbondante in montagna); è poi proseguito il
clima piuttosto mite (per il periodo) anche nella settimana appena trascorsa. E’ quindi possibile dire che, sostanzialmente, nei mesi freddi ad oggi i “sussulti” di stampo invernale sono risultati rari e di breve durata, così che di fatto stiamo vivendo, da settembre 2013, un
prolungamento infinito della stagione autunnale: un lungo periodo in cui il tempo ha continuato a comportarsi seguendo dinamiche atmosferiche tipiche di una stagione, quella autunnale, che doveva terminare quasi 2 mesi e mezzo fa!
Ma vediamo ora più in dettaglio quanto accaduto nella settimana appena trascorsa sul nostro territorio.
Per tutta la settimana, l’ampio centro di bassa pressione posizionato sull’Oceano Atlantico al largo del Regno Unito (la depressione islandese), ha continuato a caratterizzare la circolazione su tutta l’Europa occidentale, dando così origine a minimi depressionari molto pronunciati che hanno raggiunto valori di pressione intorno a 950 hPa e che, per buona parte della settimana, ha inviato forti e umide correnti atlantiche su tutta Europa (vedi ad esempio la sinottica a metà settimana, nell’immagine dell’editoriale). La nostra regione quindi è stata per tutta la settimana interessata da perturbazioni atlantiche "in serie", con un continuo afflusso di correnti sud-occidentali, miti e piovose; basti pensare che nei 7 giorni appena trascorsi sono mediamente caduti su tutto il nostro territorio 60/120 mm di pioggia! Le continue ed abbondanti precipitazioni hanno dato origine ad alcune criticità, ad esempio con alcune strade interrotte, alcuni dissesti idrogeologici, frane e valanghe, il tutto segnatamente su Alpi e Prealpi. Alpi e Prealpi che, oltre i 1300-1500 m di quota, fanno oggi registrare accumuli “eccezionali” di neve, anche oltre i 2-3 metri!
Più in dettaglio, lunedì 3 febbraio giornata perturbata sulla Lombardia, con circa 15/25 mm di pioggia caduti sul territorio (fino ai 30-40 mm di Milanese e Monzese). Neve relegata a quote di media montagna (1500-1800 m) in un quadro termico stabile, con temperature che, al piano, hanno oscillato nei valori minimi tra 5/7 °C e nei valori massimi tra 6/8 °C.
Martedì 4 febbraio altra giornata perturbata, con piogge più abbondanti su alta pianura, pedemontana e rilievi prealpini/alpini (con accumuli su tali zone compresi tra 15/30 mm) e meno abbondanti scendendo verso la bassa pianura, in un quadro termico stabile.
Mercoledì 5 febbraio, nuova perturbazione e nuove precipitazioni, stavolta diffuse su tutto il territorio, con accumuli mediamente compresi tra 20/30 mm (poco più abbondanti sulla fascia pedemontana e sui rilevi centro-occidentali, meno abbondanti su Valtellina e bassa pianura orientale). Quadro termico in lieve calo, segnatamente in quota, con la neve che si è spinta fin verso i 600/900 m di quota e che ha finalmente imbiancato abbondantemente anche l’appennino dai 900/1000 m di quota.
Giovedì 6 febbraio invece, dopo le ultime piogge in nottata, il maltempo ha concesso qualche ora di tregua grazie ad una temporanea ansa anticiclonica “post-frontale”. Si è così rivisto il sole e le temperature, già miti nei giorni precedenti, hanno raggiunto diffusamente al piano nei valori massimi i 10/13 °C.
Venerdì 7 febbraio invece, un nuovo affondo della depressione islandese ha portato l’ennesimo impulso perturbato verso la nostra regione, con precipitazioni diffuse e piuttosto abbondanti attorno ai 15/30 millimetri su tutto il territorio (poco inferiori solo sul Mantovano), con quota neve stavolta più bassa che ad inizio settimana, mediamente oltre i 600/900 m di quota.
Ieri, sabato, dopo una breve pausa tra la nottata e le prime ore del mattino (che ha riportato le temperature minimie a sfiorare gli 0 °C grazie al celo sereno anche al piano), un nuovo affondo perturbato ha portato nuove piogge sul territorio dal pomeriggio e fino a stanotte, accumulando altri 10/20 mm diffusi su tutto il territorio; le precipitazioni sono risultate in questa occasione un po’ più abbondanti sulle medio-basse pianure centro-orientali. Oggi infine, domenica, dopo le piogge della nottata, temporaneo miglioramento del tempo grazie ad un temporaneo cuneo di alta pressione, con schiarite e qualche occhiata di sole; il tutto in attesa di un nuovo peggioramento del tempo atteso per domani.
E come
proseguirà il tempo nei prossimi giorni? Le ultime emissioni modellistiche confermano come la prossima settimana dovrebbe continuare il tempo relativamente mite, accompagnato dal passaggio di nuove perturbazioni atlantiche, almeno fino a metà settimana. E’ quindi poco probabile il ritorno a condizioni più invernali, così che
l’infinito autunno pare destinato a proseguire. Per scoprire comunque come evolverà il tempo la prossima settimana, vi consigliamo di tenervi aggiornati come sempre seguendo il nostro
Bollettino di Previsione, i vari commenti degli esperti e degli appassionati sul nostro
Forum e brevi analisi e dettagli sulle situazioni più curiose e didattiche sulla nostra
pagina ufficiale Facebook.
Vorremmo concludere l’editoriale con una piccola curiosità ambito matematico. Ebbene, uno dei suoi più famosi
problemi irrisolti di fluidodinamica, uno dei sette Problemi del Millennio, cioè la soluzione delle equazioni di Navier-Stokes, sarebbe stato risolto (fonte:
wired.it). Possibile quindi che tale scoperta, se confermata, potrà avere implicazioni sulla fisica dei modelli, e che quindi migliori la capacità di elaborare previsioni meteo? Lo scopriremo nei prossimi mesi…
Buona settimana a tutti.
Ci rivediamo puntuali domenica prossima giorni.
Giuseppe Aceti - Staff CML