La settimana che ci porta nella terza decade di maggio ci ha mostrato tempo variabile, mite e con una certa instabilità, con rovesci e temporali, segnatamente dall'alta pianura in su. Riviviamo tale periodo grazie all'editoriale del nostro Giuseppe Aceti.
Domenica 25 Maggio 2014 - ore 00:00
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La settimana appena trascorsa, che ci porta nella terza decade di maggio, è risultata mite (a tratti calda), con tempo variabile, a tratti nuvoloso con alcuni spunti instabili. L’immagine scelta per il presente editoriale vuole provare a riassumere il tempo della giornata più calda della settimana: è mercoledì 21 maggio nel Lecchese a Brivio, con cielo nuvoloso. Foto di Alex Polli |
Buona giornata a tutti dallo staff CML e ben ritrovati per una nuova edizione della "Prima Pagina"!
La settimana che ci porta nella terza decade di maggio, l’ultima della primavera metereologica 2014, ha cominciato a farci vivere alcuni aspetti della stagione calda, che meteorologicamente avrà inizio a breve. Il tempo quindi in settimana si è mostrato variabile, mite (a tratti caldo e un po’ afoso) e per un paio di giorni improntato all’instabilità con rovesci e temporali che, come capita frequentemente nella stagione calda, si sono concentrati per lo più sui monti e sulle pianure adiacenti.
Ma vediamo ora più in dettaglio quanto accaduto nella settimana appena trascorsa sul nostro territorio.
La settimana inizia con tempo variabile nella giornata di lunedì 19 maggio, con alcuni piovaschi e rovesci localizzati in prossimità dei rilievi bergamaschi e soprattutto bresciani (con accumuli comunque contenuti) mentre nei giorni successivi, martedì e mercoledì, il tempo è risultato in miglioramento ed anche le temperature sono risultate “dal sapore estivo” a seguito dell'espansione di un promontorio anticiclonico di origine africana fin sul nostro territorio.A livello barico infatti, sull'Europa occidentale già da inizio settimana la discesa di un fronte freddo dall’Islanda andava a scavare una profonda depressione, che però non avanzava in modo deciso verso l'Italia settentrionale ed anzi, ha favorito al promontorio di alta pressione africana di espandersi sulla nostra penisola fino a raggiungere il nostro territorio.Giornate calde quindi quelle di martedì e soprattutto di mercoledì anche se non sempre ben soleggiato, date le correnti in quota da sud-ovest e il riscaldamento che ha favorito lo sviluppo di nubi “ad evoluzione diurna”, segnatamente sulla fascia centro-occidentale del territorio (vedi ad esempio l’immagine dell’editoriale). La giornata di mercoledì 21 maggio è risultata la più calda, con temperature che al piano hanno diffusamente raggiunto, nei valori massimi, i 24/27 °C, fino ai 28/29 °C sulla bassa pianura centro-orientale e sul Bresciano (si sono toccati i 29,4 °C a Trigolo nel Cremonese ed i 29,3 °C a Canicossa di Marcaria nel Mantovano).
Da giovedì invece, il fronte Atlantico associato alla profonda depressione (in quel momento centrata poco ad ovest del Regno Unito) favoriva infiltrazioni di aria più umida anche sul nostro territorio, provocando così un aumento dell’instabilità un po’ su tutta la nostra regione, più significativa sui rilievi e sulle zone ad essi vicine. Si sono così osservati rovesci e temporali sparsi, localmente di forte intensità. La curiosità della giornata ha riguardato il “tipo” di precipitazione; le piogge sono infatti risultate di acqua mista a sabbia, dato il quadro sinottico che ha favorito l’arrivo sin sui nostri cieli della sabbia dal nord-Africa. A livello quantitativo invece, in giornata si sono accumulati mediamente alcuni mm in pianura, con accumuli crescenti avvicinandosi ai rilievi ed arrivando ad accumulare fino a 15-20 mm su Comasco, Varesotto, Lecchese, Valtellina e sui rilievi Bergamaschi e Bresciani (fino ai 30-40 mm e oltre sull’estremo angolo nord-occidentale del territorio, sul medio-alto Lario e sulla Valchiavenna).
Anche venerdì il nostro territorio è rimasto sotto l’influenza di correnti umide ed instabili, così si sono registrati nuovi rovesci e temporali sia tra la notte e al primo mattino che poi nel tardo pomeriggio. Anche in questo caso, accumuli irregolari (come spesso con precipitazioni temporalesche) ma più significative e localmente abbondanti procedendo verso nord, quindi sui rilievi prealpini/alpini e nelle immediate vicinanze (dove localmente si sono raggiunti, ed anche superati, i 20-30 mm di pioggia).
La depressione atlantica sull'Europa occidentale è comunque rimasta ai margini della nostra regione così che, dopo l’instabilità di giovedì e venerdì, già ieri sabato il tempo è migliorato dato il temporaneo spostamento verso ovest della struttura stessa che ha così favorito l’arrivo di un debole promontorio anticiclonico e quindi del bel tempo e di un clima nuovamente mite (ieri diffusamente in pianura si sono misurati 24/27 °C). Promontorio anticiclonico che anche oggi, domenica, dovrebbe garantirci una giornata soleggiata.
E
come proseguirà il tempo nei prossimi giorni? Le ultime emissioni modellistiche confermano come la prossima settimana il tempo potrebbe tornare a risultare
variabile ed a tratti instabile, in un quadro termico non troppo caldo per il periodo, dato che la configurazione barica su scala europea dovrebbe rimanere quasi invariata, con l'Italia sempre a confine tra un robusto campo di alta pressione disteso sull'Europa orientale e alimentato da aria calda subtropicale, e una saccatura distesa sull'Europa occidentale, con conseguenti infiltrazioni di aria umida ed instabile che periodicamente dovrebbero penetrare anche sul nostro territorio, favorendo una certa instabilità. Per scoprire comunque come evolverà il tempo nella prossima settimana, vi consigliamo come sempre di tenervi aggiornati seguendo il nostro
Bollettino di Previsione, i vari commenti degli esperti e degli appassionati sul nostro
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Buona domenica e buona settimana a tutti.
Giuseppe Aceti - Staff CML