Settimana caratterizzata da diverse fasi di intenso maltempo sul nostro territorio, con numerosi danni, allagamenti, esondazione di laghi e fiumi, smottamenti e altri problemi. Riviviamo tale settimana, che ha anche visto la scomparsa del grande "colonnello" Andrea Baroni, grazie all'editoriale del nostro Giuseppe Aceti .
Domenica 16 Novembre 2014 - ore 0:30
Buona giornata a tutti dallo staff CML e ben ritrovati per una nuova edizione della "Prima Pagina"!
Prima di addentrarci nel resoconto settimanale, vogliamo dedicare l’apertura dell’editoriale ricordando una persona per molti versi “speciale”, cha ha fatto appassionare moltissimi di noi alla meteorologia, e che ci ha lasciati pochi giorni fa, la sera di giovedì 13 novembre 2014. Si tratta del “leggendario”
colonnello Andrea Baroni (nato a Fabriano il 14 febbraio 1917), che è stato un famoso meteorologo, un colonnello dell’esercito (dal 1990 anche generale), un conduttore televisivo italiano dal 1973 al 1993. Già uomo di immenso spessore umano (ha partecipato alla Resistenza come internato militare nei lager nazisti di Ucraina, Polonia e Germania tra il 1943 ed il 1945, da dove riuscì a fuggire), appassionato di meteorologia da sempre (già nel 1941 fu mandato in missione in Libia, ove ebbe il compito di reimpiantare tutte le stazioni meteorologiche distrutte dagli Alleati nel corso dei conflitti e dove trasmise una corretta conoscenza dell'aspetto meteorologico alle truppe italiane in avanzata). E’ famoso e amato dai molti appassionati meteo italiani (ma anche da moltissimo cittadini comuni) per aver condotto con estrema chiarezza e semplicità, in alternanza col colonnello Edmondo Bernacca (morto nel 1993), la rubrica meteorologica di Rai 1 Che tempo fa. Salutiamo affettuosamente il caro colonnello (che qui vediamo ritratto proprio negli studi di Che tempo Fa). A noi piace ricordarlo volentieri citando uno dei suoi ultimi aforismi, ovviamente in ambito meteorologico: « Le previsioni si chiamano così perché esprimono una probabilità che si verifichi un evento, altrimenti le chiameremmo certezze » (Andrea Baroni 23 ottobre 2008) (fonte:
Wikipedia)
Il ricordo del colonnello Andrea Baroni, scomparso la sera di giovedì 13 Novembre 2014, che qui vediamo in un immagine storica negli studi RAI per registrare la rubrica "Che tempo fa". Fonte: www.liberoquotidiano.it |
Dopo aver doverosamente salutato il colonnello Baroni (con una certa commozione, ma anche con immenso senso di gratitudine), passiamo a vedere cosa è accaduto dal punto di vista meteorologico nella settimana appena trascorsa; settimana che, tra l’altro, è stata tutt’altro che avara di spunti ed eventi meteo molto significativi .
Il tempo della settimana che ha visto l’avvio alla seconda decade del mese di novembre 2014 ha visto sul nostro territorio diverse fasi di intenso e duraturo maltempo in una situazione sinottica caratterizzata da un tipo di tempo di “stampo” atlantico. Il tutto in un quadro termico non freddo per il periodo, anzi con scorci piuttosto miti. Il pesante maltempo che ha interessato il nostro territorio ha anche portato numerosi danni, allagamenti, esondazione di laghi e fiumi, smottamenti (e purtroppo alcune vittime).
Ma vediamo ora più in dettaglio quanto accaduto nella settimana appena trascorsa sul nostro territorio a livello meteorologico.
Tutta la prima parte della settimana si è presentata all’insegna del pesante maltempo. Da lunedì a mercoledì infatti, un intenso centro di bassa pressione posizionato sull’oceano Atlantico ad ovest del Regno Unito ha determinato un rinforzo del richiamo di umide correnti meridionali verso il nostro territorio, ed ha inviato una serie di perturbazioni verso l'Italia e sulla nostra regione. Il tempo quindi, a seguito delle umide correnti meridionali, è stato caratterizzato da molte nubi e piogge diffuse, con accumuli spesso abbondanti (talvolta alluvionali), segnatamente sulle zone a ridosso dei rilievi perpendicolari al flusso meridionale e sull’area centro-occidentale regionale. Conseguenza fin troppo prevedibile di tale situazione è stato il progressivo rialzo del livello dei fiumi e dei laghi con esondazioni e locali fenomeni di dissesto idrogeologico.
Lunedì 10 novembre sono quindi caduti sul territorio 20/40 mm di pioggia, con accumuli più abbondanti sui rilievi e comunque sulle zone a ridosso dei rilievi stessi perpendicolari al flusso meridionale (li gli accumuli hanno superato i 60/70 mm, fino a oltre 100 mm su Varesotto ed ovest Comasco, come i 113 mm a Como Monte Olimpino ed i 109 mm a Cugliate Fiabasco VA).
Martedì 11 novembre altra giornata piovosa su tutto il territorio, con accumuli giornalieri per lo più compresi tra i 5/10 mm della bassa pianura orientale ai 15-20 mm sul resto del territorio; accumuli più abbondanti su parte del Comasco e sul Varesotto (dove si sono accumulati fino ai 54 mm a di Monate).
Mercoledì poi è stata la giornata della prima parte della settimana nella quale il maltempo ha portato molti disagi e problemi (segnatamente sull’area centro-occidentale del territorio) causando molti danni e problemi. Infatti, la formazione di una depressione in Valpadana ha favorito una serie di rovesci rigeneranti, anche temporaleschi, che hanno stazionato per buona parte della giornata su un’area compresa tra l’Est Milanese, la Brianza e parte di Varesotto, Comasco e Lecchese. Su tale area sono caduti, in alcune ore, tra 50 e 100 mm di pioggia. Particolarmente colpito l’est milanese dove sono caduti fino a 151 mm di pioggia a Bussero MI, 141 mm a Truccazzano MI e dove diverse altre località hanno superato i 100 mm. Conseguenza purtroppo scontata di tale situazione, dato che tra l’altro le piogge non erano mancate nemmeno i giorni precedenti, sono stati problemi di esondazioni di laghi (ad esempio il Lario ed il Maggiore) e di fiumi (ad esempio il Lambro e il Seveso, con conseguente allagamento di alcune zone di Milano), alcuni smottamenti ed alcune frane e, purtroppo, la morte di alcune persone (sul lago Maggiore e nel Cremasco sulla nostra Regione). Altre conseguenze di tale maltempo su alcune aree della regione: pesanti problemi alla viabilità, frane che hanno isolato alcuni comuni, la chiusura di alcune scuole (ad esempio nel Milanese) e le numerose critiche per la mancata prevenzione.
Giovedì e venerdì poi, la depressione che ha portato forte maltempo sulla Lombardia (e non solo) si spostava verso il sud Italia e la Grecia, lasciando spazio ad un paio di giorni di relativa stabilità atmosferica. Dopo le ultime piogge in nottata quindi, giovedì il bel tempo tornava sul nostro territorio e riportava la colonnina di mercurio al piano, sui valori massimi, attorno ai 16/17 °C. Venerdì invece tornavano le nubi ed al cielo sempre più grigio in giornata sono poi comparse le prime piogge in tarda serata, con accumuli entro i pochi mm.
Ieri, sabato, nuova fase di intenso e pesante maltempo: il centro di bassa pressione ad ovest del Regno Unito, in lento movimento verso sud/est, è arrivato ad abbracciare gran parte dell’Europa occidentale e, responsabile dei continui passaggi perturbati sulla nostra regione della settimana, ha inviato una nuova intensa perturbazione sul nostro territorio (e non solo). Particolarmente colpita è stata la parte occidentale del territorio dove, su Varesotto, Milanese, Pavese, Monzese, Comasco e parte del Lecchese, sono caduti mediamente 100 mm di pioggia (fino ai 150 mm a Carnisio di Torno CO); maltempo spesso accompagnato da tuoni e fulmini. E per la seconda volta in pochi giorni, si è tornati a fare i conti con i disagi del maltempo, con esondazioni, allagamenti (Milano è tornata in parte allagata per le esondazioni di Lambro e Seveso).
Per oggi, domenica, si prevede invece una relativa pausa dal maltempo anche se qualche pioggia non è da escludere.
E
come proseguirà il tempo nei prossimi giorni? Le ultime emissioni modellistiche confermano come il nostro territorio potrebbe essere interessato da una nuova perturbazione atlantica lunedì, sempre pilotata dalla bassa pressione Nord Atlantica che, a quel punto, dovrebbe posizionarsi tra Francia e Nord Atlantico. Da martedì poi, probabile lento miglioramento del tempo; miglioramento che potrebbe proseguire anche successivamente. Per scoprire comunque in dettaglio come evolverà il tempo nei prossimi giorni, e se finalmente usciremo da questa situazione di pesante maltempo, vi consigliamo come sempre di tenervi aggiornati seguendo il nostro
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Buona settimana a tutti; ci ritroviamo domenica prossima per un nuovo editoriale.
Giuseppe Aceti - Staff CML