Finalmente dopo una lunga fase di maltempo che apportato quantitativi di pioggia eccezionali in Lombardia, ecco una tregua di bel tempo! Editoriale di Matteo Dei Cas.
Domenica 23 Novembre 2014 - ore 21:00
Due immagini che rappresentano la ripresa di un tipo di tempo stabile, dal sapore tardo-autunnale. A sinistra: la spessa coltre di nubi basse del tipo stratocumulus che avvolge i primi contrafforti prealpini, subito dopo il passaggio dell'ultima della lunga serie di perturbazioni, all'alba di martedì 18 Novembre sul Monte Cornizzolo (LC). FONTE: www.escursionisticivatesi.it A destra: prime brinate nella brughiera comasca, come tipicamente accade in questo periodo. Immortalati i colori che hanno caratterizzato il sorgere del sole in questi ultimi giorni, grazie al passaggio di banchi di alcotcumuli in condizioni anticicloniche. FOTO di Filippo Molteni |
Buona Domenica a tutti e ben ritrovati per un nuovo appuntamento con la Prima pagina!
Finalmente qualche giornata di "riposo meteorologico", dopo
la lunga serie di perturbazioni che per quasi venti giorni consecutivi ha interessato i la nostra Regione, apportando quantitativi di pioggia estremamente abbondanti che in concomitanza alle temperature elevate hanno creato molte situazioni di disagio, se non addirittura di pericolo sul piano idrogeologico. Diversi gli allagamenti, le esondazioni dei corsi d'acqua e dei laghi in Lombardia, così come le frane e gli smottamenti che hanno creato disagi alla viabilità: il maltempo, unitamente all'opera di urbanizzazione a volte poco discriminata dell'essere umano ancora una volta si è rivelato pesante tra le coste della Liguria e dell'Alto Tirreno, dove in questo mese di Novembre si sono consumate vere e proprie calamità naturali.
Da ribadire ancora una volta che l'autunno è una stagione potenzialmente pericolosa per le suddette regioni: le acque ancora calde del mare forniscono grandi quantitatvi di energia pronti ad esplodere come una "bomba ad orologeria", qualora si presenti una situazione ciclonica caratterizzata da una lenta evoluzione. La conformazione particolare dell'orografia aggiunge infine un'ulteriore aggravante sbarrando la strada alle correnti umide, e creando quelle condizioni favorevoli allo sviluppo di linee di scontro tra masse d'aria che hanno la caratteristica di persistere per molte ore sulle medesime zone.
Fortunatamente questa settimana è stata caratterizzata dal ristabilirsi di una provvidenaziale stabilità, e quindi al rientro da una situazioni di allarme con il ritorno ad un clima tipico del tardo autunno padano: le immagini scelte per questo editoriale infondono per l'appunto una sensazione di qiuete quasi bucolica, con le nubi basse che avvolgono le colline e le prime brinate nelle campagne dopo la tradizionale mietitura del granoturco che avviene per l'appunto in novembre; il tutto sotto "un cielo a pecorelle" rosso al mattino, e che contrariamente ai detti popolari non sempre è sinonimo dell'approssimarsi della pioggia!
L'ultimo membro della terribile famiglia di queste perturbazioni autunnali ha interessato la Lombardia lunedì scorso 17 Novembre, quando un sistema frontale bene organizzato ed annesso ad una profonda depressione al largo delle Isole Britanniche ha attraversato la nostra regione. Le piogge hanno bagnato tutto il nostro territorio, concentrandosi in particolar modo ancora una volta sui settori nord-occidentali: nell'arco di ventiquattro ore sono caduti nuovamente 40/50 mm tra il Varesotto ed il Canton Ticino, con una media generalmente compresa tra i 20 ed i 30 mm su Alta Pianura e Fascia Prealpina, per sfumare a 15/20 mm sulla medio-bassa pianura. L'ingresso di aria più fredda in quota, ha consentito un calo della quota neve fin verso i 1500 metri su Alpi e Prealpi tanto da ridurre la portata del regime torrentizio a valle e quindi l'afflusso idrico nei nostri laghi lombardi.
A partire da martedì 18 novembre un afflusso di aria più asciutta da nord-ovest ha consentito ampie schiarite in quota, ed il graduale ristabilirsi di condizioni di tempo gradualmente più stabili. La coltre nuvolosa ha insisitito nei bassi strati a ridosso delle Prealpi, data la scarsa ventilazione ed il ristagno di masse d'aria piuttosto umide. Qualche pioggia residua si è attardata sui rilievi centro-orientali, ed in particolare tra le Orobie, la Valcamonica e l'Alta Valtellina, ma con accumuli di poco conto.
Nel corso della seconda parte della settimana lo sviluppo di un'onda di alta pressione in quota di stampo subtropicale ha favorito il consolidarsi di un'inversione termica nei bassi strati, con clima mite in montagna e zero termico in risalita fino a quote superiori ai 3000 metri, dceisamente elevato per questo periodo. Relativamente più freddo nelle ore notturne in pianura, dove localmente come era prevedibile è comparsa la nebbia a banchi soprattutto tra il basso milanese ed il pavese.
Con il consolidarsi di una cellula di alta pressione al suolo tra la Scandinavia e l'Europa dell'Est, masse d'aria più fresche ed umide provenienti dai Balcani hanno affluito in Pianura Padana, dando origine ad una nuvolosità bassa ed irregolare prettamente autunnale tra l'Oltrepo ed il Basso Piemonte, mentre altrove il cielo si è presentato generalmente poco nuvoloso.
Le temperature si sono ridimensionate su valori più consoni alla media del periodo, con ampia escursione termica in aperta campagna, specie nelle conche più riparate dalle brezze notturne dove l'aria è risultata più pungente proprio grazie ai cieli sgombri di nubi: valori minimi in media compresi tra i 3 ed i 5 °C con punte localmente vicino allo zero nelle brughiere e lungo la Valle del Ticino; temperature poi destinate ad innalzarsi nel primo pomeriggio fin verso i 12/14°C grazie al buon soleggiamento soprattutto nelle zone collinari e a ridosso delle Prealpi.
Il
weekend è trascorso quindi finalmente all'insegna del bel tempo, a parte qualche strato nuvoloso tra la Bassa Pianura e l'Oltrepo, ed anche nei primi giorni della prossima settimana non si prevedono grosse variazioni. La struttura di alta pressione andrà tuttavia lentamente sgretolandosi con tendenza sul medio termine a nuove incursioni perturbate dall'Atlantico...ma di questo se ne parlerà in modo più preciso nelle prossime edizioni del
Bollettino di Previsione.
Un grazie come sempre per l'attenzione ed arrivederci al prossimo appuntamento...con l'augurio di trascorrere "serenamente" anche quest'ultima settimana di autunno!
Matteo Dei Cas - Staff CML