Dopo le fugaci nevicate del 27 dicembre una breve fase di freddo ha colpito la Lombardia con apice proprio la notte di Capodanno ma già da sabato 3 gennaio correnti miti atlantiche hanno riportato le temperature ben sopra le medie con picchi di 18°C/19°C grazie all'effetto favonico. Inverno cercasi.
Domenica 4 gennaio 2015 - ore 18:00
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Mercoledì 31 dicembre 2014 - Un intenso fronte freddo colmo di aria artica-continentale ha attraversato gli stati balcanici irrompendo sulla fascia Adriatica Italiana fino ad abbordare le coste nord Africane che si affacciano sul mediterraneo, generando rovesci e temporali di neve che hanno imbiancato anche le coste di Sicilia, Sardegna, Pantelleria e Lampedusa. Nella foto il castello Aragonese di Caccamo (Pa) sotto una fitta ed inusuale nevicata. FONTE: www.repubblica.it |
Buona giornata a tutti dallo staff CML e ben ritrovati ad una nuova edizione della "Prima Pagina", la prima del 2015.
Il passaggio dal 2014 al 2015 è stato contraddistinto da un'ondata di aria freddaartico-continentale, sostanzialmente la prima di questo inverno un po' anomalo, che ha mosso i primi passi ad inizio settimana dalle lontane terre subartiche russe per colpire "a ondate" e step successivi un po' tutta la penisola italiana ma soprattutto le zone Adriatiche ed il centro-sud Italia nelle giornate di martedì 30 e mercoledì 31 dicembre, con nevicateanche copiose fino a quote di mare e perfino su zone dove la neve non è certo un fenomeno frequente come le due isole maggiori, Sicilia e Sardegna, e perfino Lampedusa e Pantelleria. In foto ad esempio il castello aragonese di Caccamo (Pa) sotto un'intensa quanto insolita nevicata.
Nella seconda parte della settimana tuttavia, correnti più miti oceanicheassociate ad un robusto e redivivo anticiclone azzorriano - il grande assente dell'estate 2014 - hanno eroso progressivamente il serbatoio di aria fredda che si era instaurato sull'Italia e in particolare sulle regioni balcaniche, e nel fine settimana tutta l'Europa, salvo la Scandinavia, si è ritrovata nuovamente con temperature miti fuori stagione e spesso superiori ai 15°C.
La fase invernale in Lombardia si è quindi esaurita rapidamente dopo le deboli nevicate che hanno interessato il nostro territorio nella giornata di sabato 27 dicembre e con il picco del freddo raggiunto proprio nella notte di Capodanno quando la nostra regione si è risvegliata con la colonnina di mercurio sotto lo zero ovunque fino a valori di -5°C/-7°C in pianura, in un'atmosfera spesso nebbiosa e con estese gelate.
Da ieri, sabato 3 gennaio e ancora di più oggi, domenica 4, come detto poc'anzi una massa d'aria di natura oceanica ha invaso l'Europa occidentale e poi l'Italia attraverso i valichi alpini sotto forma di favonio, con la colonnina di mercurio letteralmente schizzata all'insù fino a valori ben sopra i 15°C e in alcuni casi, come nel milanese, fino a raggiungere i 18°C/19°C e con raffiche di vento turbolento con raffiche fino a 60/70 km/h.
Per la nuova settimana che segnerà la fine del periodo festivo natalizio ed il ritorno all'attività lavorativa, l'anticiclone delle Azzorre ci terrà buona compagnia, garantendo tempo soleggiato e ancora mite per gran parte della settimana, solo sulle pianure, con il passare dei giorni, si avvertirà un certo calo termico soprattutto nei valori notturni e al primo mattino per l'instaurarsi di deboli condizioni di
inversione termica con alcune foschie e nebbie associate; sui colli ed in montagna proseguirà invece il tempo secco e limpido, in attesa di un'altra irruzione favonica, ancora una volta particolarmente mite, possibile a cavallo del prossimo fine settimana, anche se come d'abitudine, data la distanza temporale, è un'indicazione che necessita di conferma.
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Buona settimana a tutti i meteoappassionati dallo Staff CML.
Livio Perego - Staff CML