Settimana anonima ravvivata da una modesta nevicata di pochi centimentri che però ha imbiancato anche la pianura e la città di Milano, propedeutica forse per altre nevicate nella settimana successiva
Domenica 1 febbraio 2015
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Venerdì 30 gennaio 2015 - Un veloce e debole fronte perturbato ha attraversato la nostra regione tra la tarda serata di giovedì 29 e la mattina di venerdì 30 gennaio producendo una debole nevicata su quasi tutto il territorio lombardo fino a quote di pianura con accumuli generalmente compresi tra 1 e 5 centimetri. Nella foto la situazione a Segrate (Mi) intorno all'1.00 di venerdì 30 nel momento di massima intensità della nevicata. AUTORE: Matteo Pillitteri. |
Buona giornata a tutti dallo staff CML e ben ritrovati ad una nuova edizione della "Prima Pagina".
Dopo una lunga attesa finalmente la neve è ricomparsa anche in pianura e nella città di Milano, nulla di eclatante ed anzi un evento decisamente modesto con accumuli di pochi centimetri ovunque e senza creare disagi alla circolazione stradale, ma quel tanto che basta per ridisegnare il paesaggio e dare quel tocco invernale che solo la neve riesce a creare.
Già in fase previsionale si sapeva che l'evento era modesto e soprattutto molto veloce, solo qualche ora di precipitazioni e nemmeno molto intense, l'incertezza era principalmente legata alla cosiddetta quota neve, restava cioè incerto fino a che punto la neve si sarebbe spinta verso il basso ovvero se fosse riuscita ad imbiancare anche la pianura padana e la città di Milano con la sua potente isola di calore oppure no.
Come anche la foto a corredo dell'articolo mostra, alla fine la neve è riuscita ad imbiancare fino in pianura e in parte anche la città di Milano, nella metropoli lombarda infatti ad imbiancarsi sono stati solo i tetti della case, i parchi e le auto in sosta e solo dopo alcune ore di precipitazione dato che all'inizio dell'evento è caduta solo pioggia, trasformatasi poi in neve nel cuore della notte e nella seconda parte dell'evento.
Anche sul resto della regione la nevicata è stata di modesta entità, perfino laddove la precipitazione è sempre stata nevosa fin dall'inizio, ovvero in genere al di sopra dei 300/350 metri di quota; nella mattina di venerdì, una volta cessate le precipitazioni, le zone più fortunate hanno registrato un accumulo intorno ai 5/6 cm.
Il resto della settimana non ha visto significativi eventi meteorologici ed anzi la situazione è rimasta abbastanza statica con cieli spesso velati da nubi alte e sottili e con temperature minime di qualche grado sotto lo zero in pianura con punte fino a -5° e temperature massime diurne tutto sommato abbastanza miti e su molte zone superiori ai 10°C con punte di 11°C/12°C.
Da segnalare soltanto un rapido episodio di venti favonici fino a 60/70 km/h al termine della nevicata di venerdì 30 dovuto principalmente ad un potente scarto barico tra il versante nord ed il versante sud delle Alpi, quest'ultimo alle prese con un minimo di pressione molto profondo e quasi da record che ha raggiunto i 974 hPa sul nord-est italiano nel momento della sua massima intensità.
Il minimo in questione ha fatto affluire sulla nostra regione una massa d'aria più fredda tanto che ieri, sabato 31, le temperature sono calate di alcuni gradi rispetto ad inizio settimana, con valori minimi diffusamente ed ampiamente sotto zero su quasi tutta la regione; il calo si è avvertito principalmente nei valori massimi che non hanno superato i 6°C/7°C.
Oggi domenica 1 febbraio giornata soleggiata e fredda al mattino con temperature negative pressoché ovunque con punte fino a -6° nelle conche e nelle brughiere e temperature pomeridiane gradevoli fino a 9°C/10°C.
Come evolverà a questo punto il tempo? la settimana inizierà all'insegna di tempo discreto e abbastanza fresco con solo un po' di innocua nuvolosità nella giornata di lunedì, nella parte centrale della settimana un nuovo peggioramento del tempo probabilmente più incisivo potrebbe riportare la neve più copiosa fino a quote di pianura, tuttavia l'incertezza sulla quota neve e sulla quantità delle precipitazioni è ancora molto elevata dato che si tratta di una perturbazione che giunge dal Nord Europa e lungo il suo cammino dovrà attraversare la barriera alpina.
Per scoprire quindi se e come la neve riuscirà a cadere fino in pianura o meno, mai come in quest'occasione vi consigliamo di tenervi aggiornati seguendo il nostro
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Livio Perego - Staff CML