Domenica 19 Aprile 2015- ore 21:30
Riassunto visivo della settimana appena conclusa. Nella foto di sinistra vediamo una delle conseguenze del clima secco e ventoso associato alle scarse precipitazioni delle ultime settimane, e quindi di buona parte dell’ultima settimana appunto, che ha favorito alcuni incendi segnatamente sulle Prealpi occidentali, come sul Lario nella sera di martedì 14 aprile tra Lezzeno e Bellagio (CO), foto di Alfredo Costanzo (https://www.facebook.com/alfredocostanzophotography). Nella foto di destra invece vediamo, nel tardo pomeriggio di sabato 18 aprile, una roll cloud fotografata ad Ossona (MI) formata per l’ingresso irruento dei venti da est che, oltre ad un sensibile calo termico, hanno favorito alcuni temporali sparsi. Foto di Davide Sironi. |
Buona serata a tutti dallo staff CML e ben ritrovati per una nuova edizione della "Prima Pagina"!
Il tempo della terza settimana di aprile è stato caratterizzato sul nostro territorio dall’ennesima lunga fase di tempo bello e soleggiato, in un quadro termico decisamente mite per il periodo, con temperature che, nei giorni centrali della settimana, hanno diffusamente toccato i 25/27 °C, raggiungendo quindi valori vicini a quelli estivi. Il caldo della settimana è a tratti stato associato a vento secco, che ha purtroppo favorito il propagarsi di alcuni incendi (vedi immagine di sinistra dell’editoriale). Nel weekend invece, l’influenza di alcuni deboli fronti perturbati riportava finalmente alcune piogge e temporali sul nostro territorio (vedi immagine di destra dell’editoriale) e favoriva la diminuzione delle temperature, che tornavano attorno a valori medi del periodo.
Ma vediamo ora più in dettaglio quanto accaduto nella settimana appena trascorsa sul nostro territorio a livello meteorologico.
Per buona parte della settimana un robusto anticiclone al suolo ed in quota, esteso dal Mediterraneo all'Europa centrale e caratterizzato da una massa d'aria di origine africana, ha protetto tutta l'Italia, e quindi il nostro territorio, dalle perturbazioni atlantiche, favorendo quindi diversi giorni con tempo stabile e mite, e con temperature che hanno raggiunto valori decisamente miti per il periodo.
Martedì 14 aprile in particolare, si è assistito ad un fenomeno meteo piuttosto curioso e poco frequente sul nostro territorio; in giornata infatti si è avuto föhn su buona parte della Lombardia ma senza stau apprezzabile sul versante sopravvento. In questo caso quindi l’importante riscaldamento sul nostro territorio (versante sottovento) non è stato legato al surplus termico determinato dal rilascio di calore latente di condensazione sul versante sopravento, ma solo della discesa forzata di masse d’aria dalle quote superiori e conseguente compressione adiabatica sul versante sottovento. Il tutto a seguito del quadro sinottico che, in giornata, ha visto un debole fronte perturbato lambire le Alpi orientali (apprezzabile anche dal tappeto di lee-cloud che si è formando a sud delle Alpi e quindi sul nostro territorio); così, sull’arco alpino sono affluite deboli correnti da nord secche e stabili che, forzatamente, hanno valicato le Alpi e si sono presentate sulla Lombardia sotto forma di föhn. In giornata quindi, su tutto il territorio a quote pianeggiante valori massimi che hanno oscillato tra 23/27 °C.
Anche mercoledì e giovedì, l’ulteriore rafforzamento dell'anticiclone al suolo ed in quota esteso dal Mediterraneo all'Europa centrale ha continuato a favorire tempo stabile e mite sul nostro territorio, con temperature nuovamente al di sopra della media del periodo (con valori massimi che, al piano, anche mercoledì sono risultati compresi tra 23/27 °C).
Venerdì 17 invece l'anticiclone si spostava verso i Balcani, dando così spazio all'avanzata di alcuni fronti perturbati che hanno poi condizionato il tempo sul nord Italia, e quindi sul nostro territorio, nel fine settimana. Il primo è giunto sul nostro territorio venerdì, con un peggioramento del tempo che ha riportato la pioggia un po’ ovunque (fatta eccezione dei rilievi più settentrionali del territorio); precipitazioni ed accumuli comunque modesti (mediamente 2/4 mm sulla Lombardia), maggiori tra Milanese sud-occidentale e Pavese dove sono caduti fino a 10-20 mm di pioggia. Quadro termico che tornava a valori più consoni per il periodo, con temperature massime che nel pomeriggio, nonostante qualche raggio di sole, non hanno superato al piano i 16-18 °C.
Sabato poi un secondo ingresso perturbato legato all’ingresso di aria fredda da est, proveniente dall'Europa centrale, ha favorito un nuovo peggioramento del tempo ed un sensibile calo delle temperature associato a forte vento. Lo scontro tra l’aria fredda da est e l’aria più calda ed umida presente al suolo ha determinato un break temporalesco con alcuni temporali associati a grandinate, con forte vento e repentino “crollo” delle temperature (calate in poche ore di 10-12 °C). I temporali hanno interessato, a macchia di leopardo, un po’ tutto il territorio dalla fascia pedemontana all’Appennino; localmente, i temporali sono stati associati a grandinate e localmente si sono accumulati 10-20 mm di pioggia, fino ai 32 mm caduti a Casalmaggiore CR). In serata, forte raffiche di vento da est, con raffiche che diffusamente hanno raggiunto i 50/70 km/h, fino ai 90 km/h osservati nel comasco.
Oggi domenica il tempo, inizialmente nuvoloso un po’ ovunque, è lentamente andato a migliorare pur in un quadro termico piuttosto fresco per il periodo (minime al piano per lo più comprese tra 6/8 °C; massime tra 15/16 °C)
E
come proseguirà il tempo nei prossimi giorni? Le ultime emissioni modellistiche confermano come i primi giorni della prossima settimana dovrebbero vedere il ritorno del tempo stabile sul nostro territorio, in un quadro termico in lenta ripresa data l’espansione sul nostro territorio dell’Alta Pressione. Per seguire quindi l’evolvere del tempo vi consigliamo, come sempre, di tenervi aggiornati seguendo il nostro
Bollettino di Previsione, brevi analisi e dettagli sulle situazioni più curiose e didattiche sulla nostra
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Buona settimana a tutti; ci rivediamo puntuali tra 7 giorni.
Giuseppe Aceti - Staff CML
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