La seconda ondata di calore dell'estate con temperature fino a 36/37°C e picchi di dew point fino a 28/29°C termina ma dopo una breve pausa con il fine settimana è partita la terza ondata di calore. Da segnalare i forti temporali in Valtellina la mattina di mercoledì 8 e la supercella tornadica di Dolo-Pianiga (Ve) nel tardo pomeriggio con notevoli danni e purtroppo anche una persona morta
Domenica 12 Luglio 2015 - ore 22:00
A sinistra: settimana molto calda ed afosa in Lombardia ed in genere sul Nord Italia resa possibile dall'afflusso di una massa d'aria calda di estrazione subtropicale e pilotata verso la nostre regione da un affondo perturbato tra Islanda e Isole Britanniche, il tutto ben mostrato dalla mappa del geopotenziele e della pressione a 500 hPa (circa 5700 metri) di lunedì pomeriggio 6 luglio. Fonte: www.wetterzentrale.de. A destra; l'imponente struttura mesociclonica con annesso tornado che ha colpito in particolare le cittadine di Dolo e Pianiga in provincia di Venezia nel tardo pomeriggio di mercoledì 8 luglio. Fonte: Valentina Abinanti - www.tornadoseeker.com -
|
Buona serata a tutti dallo staff CML e ben ritrovati ad una nuova edizione della "Prima Pagina".
Il tempo di questa settimana verrà ricordato a lungo per l'
ondata di caldo particolarmente afoso che si è verificata nella prima parte della settimana con picchi di
Dew Point estremamente elevati e che ben di rado si annotano nella nostra regione. Il calore percepito, o in questo caso sarebbe meglio dire subìto, dal nostro organismo dipende infatti da diverse variabili in particolare - tra quelle che riguardano il campo meteorologico - dalla temperatura, dall'umidità relativa e dalla ventilazione.
Nel caso di questa ondata di calore in particolare, benchè i livelli di temperatura non abbiano raggiunto picchi particolarmente elevati - pur avendo raggiunto in pianura valori fino a 36°C/37°C per alcuni giorni - a renderla particolarmente ostica per il fisico hanno contribuito infatti i valori di umidità relativa estremamente elevati uniti ad una ventilazione debole o in molti casi assente perfino nel cuore della notte. I valori notturni di temperatura e umidità infatti sono stati molto alti e in molti casi hanno battuto record pluridecennali. Le aree piu' colpite ovviamente sono stati i grandi centri urbani a causa della loro isola di calore; a Milano nelle notti tra lunedì e martedì e tra martedì e mercoledì le temperature minime sono rimaste vicine ai 30°C e in taluni casi anche oltrepassando tale valore, registrando valori ben superiori ai 30°C allo scoccare della mezzanotte. Va da sè che in queste condizioni il disagio da caldo ha raggiunto i massimi livelli soprattutto per persone anziane e quelle con problemi di salute.
A livello sinottico la carta del tempo inserita a corredo mostra chiaramente l'origine della situazione appena descritta. Un nastro di correnti di origine subtropicale trasporta masse d'aria particolarmente calde che sorvolando il Mar Mediterraneo ricevono un importante contributo di umidità; la struttura anticiclonica con i suoi potenti moti verticali schiaccia verso il suolo il carico di calore e umidità e conseguentemente le giornate si fanno roventi.
Come ben argomentato nello
scorso editoriale nonostante la salda struttura anticiclonica presente non sono mancati i
temporali di calore, essenzialmente sulle regioni alpine favoriti ovviamente dall'orografia con i pendii montani che fungono da trampolino di lancio per le termiche e per la formazione delle nubi temporalesche.
Cosi è stato nei primi giorni della settimana; lunedì alcune località a media quota hanno raggiunto importanti valori di temperatura - Bormio (So) 1210mt 30.5°C, Livigno (So) 1850mt 26.5°C, Rif. Brioschi/vetta Grigna Settentrionale (Lc) 2400mt 21.5°C, lago della Vacca (Bs) 2370mt 23.4°C - che hanno fornito il carburante per lo sviluppo di numerosi focolai temporaleschi che si sono ripetuti in particolare martedì e mercoledì sulle regione alpine; talvolta i temporali sono stati accompagnati da forti raffiche di vento e violente grandinate in particolare nella giornata di mercoledì quando il campo di alta pressione ha lievemente ceduto forza consentendo deboli infiltrazioni di aria più fresca da nord; nulla di particolarmente importante ma più che sufficienti, vista la situazione preesistente, per consentire la formazione di temporali molto forti.
Nella notte e nella mattinata di mercoledì 8 in particolare la Valtellina è stata colpita da violenti temporali e violente grandinate con accumuli di pioggia fino a 50mm come a Chiavenna (So). Col passare delle ore mentre in Lombardia entravano venti di favonio a stabilizzare l'atmosfera l'area instabile si è trasferita verso il nord-est italiano e nel tardo pomeriggio violenti temporali supercellulari hanno colpito il Veneto.
In particolare la zona in provincia di Venezia tra Dolo e Pianiga è stata colpita da un temporale a supercella con annessi mesociclone e violentissimo tornado - come da bellissima foto che vi proponiamo scattata da Valentina Abinanti - che in pochi minuti ha seminato morte e distruzione. Notevolissimi i danni che si sono registrati nella zona colpita dal cono del tornado, molti edifici sono stati letteralmente demoliti e cancellati, molti altri gravemente danneggiati così come tutto ciò che si è trovato lungo il percorso del cono tornadico.
Benchè eventi di questo genere siano rari e spesso si verificano lontano dalle nostre abitazioni è bene prestare sempre la massima attenzione alla fine delle forti ondate di calore in quanto l'atmosfera è carica di un potenziale energetico enorme dato dalla grande massa d'aria calda e umida che si accumula giorno dopo giorno nel catino padano e che si rende disponibile a trasformarsi in temporali violenti e potenzialmente distruttivi al primo ingresso di aria più fresca.
Ogni caso fa storia a sè ma eventi come quelli di Dolo e Pianiga ci devono insegnare che nessuno può considerarsi al riparo da simili eventi. La Lombardia stessa in passato è stata teatro di eventi simili, ultimo solo in ordine tempo il famoso
tornado di Arcore del 2001 di cui in questa settimana, martedì, è caduto il 14esimo anniversario.
Tornando alle vicende di "casa nostra", la seconda parte della settimana è stata caratterizzata da un rientro delle temperature su valori più tipici del periodo con temperature intorno ai 30°C in particolare nella giornata di venerdì; tuttavia in questo fine settimana le temperature sono tornate a salire nuovamente oltrepassando agilmente la soglia dei 30°C e avvicinandosi a quella dei 35°C e cosi resteranno per buona parte della prossima settimana che vedrà probabilmente il materializzarsi della terza onda di calore di questa estate 2015 dopo quella della prima decade di Giugno e quella conclusasi a metà della settimana scorsa.
Buona settimana a tutti i meteoappassionati e appuntamento come sempre tra 7 sette giorni per la prossima edizione della Prima Pagina.