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.: Giovedì 21 novembre 2024
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Livio Perego - Staff CML |
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Martedì 19 dicembre 2017 - ore 00:00
Lunedì 11 dicembre 2017 -Gli effetti della prorompente azione della lama calda di libeccio sopra la pianura padana si è tradotta nel fenomeno del gelicidio che ha colpito e "paralizzato" con i suoi nefasti quanto affascinanti effetti molte zone del Nord Italia ed in particolare la fascia pedecollinare appenninica dii Piemonte e Lombardia. Qui siamo a Montalto Pavese (Pv). Immagine by Alberto Monaghé. |
Buona giornata a tutti i meteoappassionati e ben ritrovati con una nuova edizione della "Prima Pagina".
La settimana scorsa la Lombardia ed il Nord Italia hanno vissuto una parentesi invernale grazie ad un potente scambio meridiano frutto di un'elevazione in terra Nord Atlantica tanto rapida quanto vigorosa dell'anticiclone azzorriano nella giornata di sabato 9 dicembre che ha pilotato verso il Mediterraneo centro-occidentale una massa d'aria polare marittima estremamente fredda in quota con valori di circa -36°C alla quota isobarica di 500 hPa, ovvero circa 5500 metri di quota. In Lombardia tale massa d'aria, stante la direzione di provenienza nord-occidentale, è arrivata tramite venti di favonio poiché nel suo cammino ha incontrato la barriera alpina; la risposta del mar Mediterraneo è stata però altrettanto rapida ed intensa, con un flusso umido e particolarmente mite da sud-ovest che ha avuto come target preferenziale proprio il Nord Italia. Ne è scaturita dapprima una nevicata abbastanza debole fino a quote di pianura che ha iniziato a precipitare nel pomeriggio di domenica 10 dicembre grazie alle temperature particolarmente rigide, eredità dell'incursione fredda artico marittima del giorno precedente.
Il mite alito caldo del flusso sudoccidentale ha però iniziato a bussare alle porte più meridionali della nostra regione già dalla serata stessa di domenica 10 dicembre quando la nostra stazione posta in
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