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.: Giovedì 21 novembre 2024
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Ascanio Luigi Scambiati |
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Domenica 18 agosto 2019
12 agosto 2019: l'intensa struttura temporalesca sul Nord Italia del tardo pomeriggio fotografata da Luca Parmitano a bordo della ISS (Stazione Spaziale Internazionale). Nell'immagine il violento temporale ha appena fatto il suo ingresso sulla Lombardia. Entro le successive due ore la struttura evolverà dapprima in un sistema lineare e poi in una supercella.
Ben ritrovati a tutti per una nuova edizione della Prima Pagina Così come nell’intera stagione estiva anche nel mese di agosto il tempo sull’Italia risulta fortemente condizionato dal getto atlantico. Fin dall’inizio del mese la situazione si era assestata con il getto atlantico passante lungo lo spartiacque alpino, mentre il resto delle regioni settentrionali si sono trovate sotto l’influenza dell’alta pressione afro-mediterranea, ben salda e coriacea sul medio-basso Mediterraneo. Il getto atlantico costituisce il naturale confine tra l’aria più fresca nord-atlantica e l’aria più calda tropicale-continentale, lungo esso questo due masse d’aria si trovano spesso ad interagire creando le condizioni termodinamiche ideali per lo sviluppo di temporali. Come dice la parola stessa, il getto è costruito da venti in quota che spirano a velocità molto elevate, talvolta oltre i 200km/h. La presenza di flussi d’aria in quota così forti crea le condizioni dinamiche per supportare l'attività convettiva. In prossimità del getto quindi si vengono a creare le condizioni dinamiche e termodinamiche perfette per lo sviluppo di convezione intensa e profonda. Questa intensa corrente d’aria però non rimane fissa nella medesima posizione, ma subisce accelerazione e decelerazioni nonché innalzamenti ed abbassamenti latitudinali. Fino alla giornata di domenica il getto è rimasto confinato alle zone alpine/prealpine, mentre le aree di Pianura erano ancora alle prese con una moderata ondata di caldo. Nel corso della giornata di lunedì un deciso abbassamento del getto ha provocato una marcata instabilizzazione del tempo anche in pianura.La presenza di una notevole quantità di aria caldo-umida nei bassi strati ha fatto da carburante per un pomeriggio/sera decisamente movimentato su quasi tutto il territorio regionale con temporali anche violenti. Nel corso della giornata di martedì il cavo d’onda ciclonico si allontana verso est, il tempo quindi tende a migliorare e l’instabilità locale rimane confinata alle zone alpine. Mercoledì il cavo d’onda si sposta ulteriormente verso est-sud-est, con l’aria fredda che raggiunge anche le regioni centrale e meridionali, mettendo fine all’intensa ondata di caldo che interessava questa settori peninsulari da più di una settimana. La nostra regione quindi viene a trovarsi sul lato discendente dell’onda perturbata, con l’ingresso di aria decisamente più fresca e secca. Si ripristinano quindi condizioni di tempo stabile ed abbastanza sol
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