Domenica, 25 agosto 2019
20 agosto 2019. L'arrivo dell'intenso sistema temporalesco (supercella) sul Lario nella foto di Luca Colzani. Notare il contorno netto dell'onda generata dall'impatto del dowdraft con la superficie del lago, oltre alle increspature generate dal forte vento.
Nel corso della settimana si è riproposta la situazione circolatoria che ha caratterizzato buona parte del trimestre estivo con la nostra regione che si è trovata ancora una volta esattamente a metà strada tra il flusso umido oceanico e l’alta pressione afro-mediterraneo. La settimana quindi è stata caratterizzata da tempo marcatamente instabile su tutte il comparto alpino e prealpino, tempo invece decisamente più stabile sulle aree pianeggianti, eccetto locali sconfinamenti sulle medio-alte pianure occidentali. Tale situazione ovviamente ha avuto un impatto anche sul campo termico: mentre sulle zone montuose le temperature si sono assestate generalmente sotto i 30°C, sulle aree di Pianura le temperature si sono spinte nuovamente oltre i 30°C, specie sul comparto orientale, con punte vicine ai 34°C, nonostante la costante presenza di nuvolosità a tratti anche compatta, il tutto condito da condizioni estremamente afose. Le precipitazioni sulle zone montuose sono spesso risultate ingenti e cospicue; questo non ha fatto altro che approfondire ulteriormente il divario pluviometrico tra le zone Alpine/Prealpine e le Pianure, specie le aree del comparto centro-occidentale che stanno vivendo una delle stagioni estive più secche del nuovo millennio. A partire dalla giornata di giovedì, una nuova accelerazione del getto atlantico ha portato ad un nuovo innalzamento di latitudine del flusso umido. Prima di abbandonare il Nord-Italia il flusso oceanico ha isolato una debole circolazione depressionaria in quota, che ha portato ad un po’ più di instabilità anche sulle aree di Pianura specie nelle giornate di giovedì e sabato anche se ancora una volta i fenomeni più intensi sono stati appannaggio delle zone montuose e aree prospicienti. Nel corso della giornata di domenica il riassorbimento della circolazione ciclonica in quota e l’aumento del geopontenziale hanno ristabilito condizioni decisamente più stabile ed ancora un po’ calde, specie sulle aree di pianura.
Lunedì 19 agosto 2019. Giornata segnata da nuvolosità diffusa a tratti consistente sulle aree di Pianura. Temporali nel corso della prima parte del giorno sulle zona alpine, in modo particolare sulla zona Laghi, Val Chiavenna, Valtellina e Canton Ticino, con accumuli anche oltre i 40mm sul Comasco, tra i 10-30mm sulle restanti zone. In mattinata passaggio di un debole temporale anche sulla città di Milano ed hinterland ma con accumuli decisamente più esigui generalmente tra 1-3mm, con punte di 5-6mm nella zona sud della città. Temperature massime generalmente sotto i 27°C sull’area alpina e prealpina, tra i 29-30°C sulla pianura occidentale fino a 31-33°C sulla pianura orientale.
Martedì 20 agosto 2019. Situazione quasi fotocopia del giorno precedente. Rovesci e temporali interessano i settori alpini, in maniera più diffusa rispetto al giorno precedente. Colpiti particolarmente ancora i settori occidentali, in particolare il Canton Ticino e le zone di Varesotto e Comasco ad esso confinanti. Accumuli generalmente tra i 30-40mm della aree occidentali ed i 10-20mm delle aree orientali; punte di 60-100mm sul Canton Ticino. Sconfinamento dei fenomeni sulla medio-alta pianura Occidentale con interessante della Brianza e dell’Alto Milanese, ma con accumuli molto<