Domenica 6 ottobre 2019
3 ottobre 2019: Tramonto a Sighignola, Balcone d'Italia (1320m). Foto di Maurizio Moro
La settimana che ha segnato il passaggio di consegna tra il mese di settembre e quello di ottobre è stata caratterizzata da un netto ricambio d’aria che ha riportato condizioni più consone per la stagione autunnale.
La prima parte della settimana è stata caratterizzata da una notevole rimonta anticiclonica sub-tropicale che ha interessato tutta l’Europa Occidentale ed il bacino del Mediterraneo, sollecitata dal notevole incremento di vorticità negativa in Oceano Atlantico a causa dell’anomala direzione dell’uragano Lorenzo che, dopo aver sfiorato le Azzorre, si è diretto indebolendosi verso il Mar del Nord, calamitato dal getto Atlantico. All’interno del promontorio anticiclonico è affluita aria decisamente calda per il periodo fino +15°C a 850hPa. Le temperature al suolo si sono riportate su valori più tipici di fine agosto che di fine settembre, con massime che tra domenica e martedì hanno sfiorato i 28/29, per altro condite da tassi di umidità elevati, con una debole sensazione di afa. Drastico cambiamento a partire da metà settimana quando una saccatura di matrice polare-marittima è riuscita a scardinare il promontorio anticiclonico. L’avvicinamento dell’onda depressionaria ha innescata il classico richiamo pre-frontale con i flussi che nella giornata di martedì si sono orientati dai quadranti sud-occidentali. A causa delle correnti molto tese in quota le nubi e precipitazioni sono rimaste confinate alle zone montuose occidentali e centrali. Nel corso della notte tra martedì e mercoledì la saccatura si sposta verso Levante accompagnando il transito un attivo fronte freddo accompagnato da rovesci e temporali su tutta la regione, ma in particolar modo sui rilievi. La fenomenologia, a prevalente carattere temporalesco, e la distribuzione degli accumuli, ancora piuttosto eterogenea con un forte gradiente pluviometrico tra le aree montuose e le pianure, suggerisce un peggioramento ancora dalle caratteristiche più estive che autunnali. Nel corso della giornata di mercoledì il tempo migliora e le temperature subiscono un primo leggero calo, permanendo però su valori decisamente elevati per il periodo. Nel corso della giornata di giovedì la saccatura si sposta verso sud-est dando luogo ad una modesta ciclogenesi sull’Adriatico. Il fronte occluso interessa il nord-est e marginalmente anche le nostre province più orientale. Il gradiente barico che si sviluppa con il calo pressorio permette all’aria fredda, al di là delle Alpi, di fare il suo ingresso in Val Padana sotto forma di venti di föhn che soffiano localmente anche intensi sui settori nord-occidentali.
Affluisce in tal modo aria decisamente più fredda di matrice polare-marittima i cui effetti al suolo si avvertono già nella mattinata di venerdì, al calare del vento ed all’aumento dell’umidità con minime che si portano diffusamente sotto