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.: Sabato 23 novembre 2024
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Livio Perego - Staff CML |
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Martedì 12 luglio - ore 01:00
Domenica 10 luglio - Le temperature estremamente alte e lo zero termico quasi sempre oltre i 4000 metri nelle ultime settimane stanno fondendo una grande quantità di ghiaccio sugli apparati glaciali di tutto l'arco alpino; in questa foto torrenti gonfi (bedières) percorrono e scavano il ghiaccio ed escono dalle fronti del ghiacciaio dei Forni in alta Valfurva (So). Foto by Marco Trezzi
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Buona giornata a tutti i meteoappassionati e ben ritrovati ad una nuova edizione della "Prima Pagina".
Anche nell'ultima settimana il tempo sulla Lombardia è stato caratterizzato dalla presenza di un solido campo di alta pressione che ha garantito tempo stabile soprattutto in pianura mentre sulle zone alpine e prealpine qualche rovescio o temporale ha fatto capolino qua e la. Solo nella giornata di lunedì 4 luglio e nella notte di martedì 5 luglio qualche precipitazione si è timidamente affacciata alla fascia di pianura ma i quantitativi sono risultati modesti e sostanzialmente ininfluenti al fine di dare sollievo allo stato di siccità delle pianure lombarde.
A proposito di siccità, che è l'argomento meteo prevalente delle ultime settimane, è bene comunque fare alcune precisazioni; se la fascia di pianura lombarda e in generale la pianura Padana tutta soffre di una carenza di precipitazioni a livelli estremi o comunque preoccupante (circa 100/200 mm caduti dall'inizio dell'anno e 250/350 mm da settembre 2021), le zone alpine hanno un cumulato di precipitazioni sicuramente in deficit ma a livelli decisamente più bassi rispetto alle pianure (diverse località hanno valori tra 400 e 550 mm da inizio anno); questo ha indirettamente mitigato parzialmente gli effetti della carenza di pioggia in pianura grazie al contributo degli apporti idrici di fiumi e laghi che scendono a valle dalle zone montuose.
D'altro canto altra cosa è collegare il periodo siccitoso alle disponibilità idriche per usi civili che salvo casi limitati risultano ancora sufficienti alle normali esigenze quotidiane, questo perchè gli acquedotti pescano acqua da livelli molto profondi le cui riserve poco hanno a che fare con ciò che accade in superficie. Le riserve di profondità sarebbe intaccate in modo pesante solo dopo un lungo periodo senza precipitazioni dove per lungo si intende alcuni anni; pertanto l'allarmismo che si respira sui media è in parte fuorviante nel senso che andrebbe specificato l'ambito nel quale lo si vuole applicare.
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