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.: Domenica 24 novembre 2024
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Livio Perego - Staff CML |
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Martedì 25 giugno - ore 23.00
Sabato 22 giugno - Il disgelo in quota quest'anno si sta protraendo a lungo a causa sia delle abbondanti precipitazioni nevosi tardo invernali e primaverili sia per le temperature che in questo scorcio di inizio estate stentano a salire. In foto la situazione ai 2400 metri del lago di Sassersa superiore in Valmalenco (So). Foto by Stefano Ponzoni
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Buona giornata a tutti i meteoappassionati e ben ritrovati ad una nuova edizione della "Prima Pagina".
Siamo giunti e abbiamo superato il solstizio d'estate che ha avuto luogo nella serata di giovedì 20 giugno che ha segnato ufficialmente l'inizio dell'estate astronomica 2024 - l'estate meteorologica ha come di convenzione avuto inizio sabato 1 giugno - ma per il momento segnali inequivocabili d'estate piena e solida non si sono ancora visti quanto meno sulla nostra regione e sul nord-ovest italiano in generale.
La settimana scorsa sebbene il centro-sud Italia sia stato alle prese con la prima forte ondata di calore della stagione con picchi di temperature massime diffusamente fino a 37/38°C, il nord-ovest è stato invece solo lambito da questa onda calda con solo due/tre giorni - tra martedì 18 e giovedì 20 giugno - di caldo non particolarmente intenso; sebbene le zone di pianura in particolare quelle a sud-est al confine con l'Emilia Romagna abbiano assaggiato temperature massime fino a 32/33/34°C la zone ad ovest della Lombardia hanno superato a fatica la fatidica soglia dei 30°C e già da giovedì sera si è riaffacciata una instabilità pomeridiano/serale che di fatto ha fortemente mitigato le temperature soprattutto nei valori minimi notturni culminando poi in una domenica quasi fredda ed accompagnata ad piogge e rovesci diffusi che si sono poi protratti anche all'inizio della nuova settimana con lunedì 24 e martedì 25 ancora instabili, piovosi e freschi su gran parte della regione.
Il tutto sempre a causa di una prevalenza di correnti sudoccidentali umide e nell'ultimo fine settimana di una "goccia fredda" ovvero di un campo di bassa pressione isolato dal consueto flusso perturbato atlantico che si è inizialmente andata a posizionare tra le Baleari e il Golfo di Genova e successivamente in lento movimento verso il Tirreno centrale per poi risalire brevemente verso l'alto Adriatico prima di spostarsi verso il basso Adriatico e l'Egeo terminando di influenzare il tempo sulla nostra regione nella serata
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