Quante volte in una limpida serata invernale, uscendo di casa, abbiamo notato i tetti delle automobili ghiacciati, oppure sentiamo una forte sensazione di freddo, ma poi, guardando i nostri strumenti meteo ci accorgiamo che la temperatura non è poi così bassa da giustificare tutto questo freddo.
Nell’osservatorio meteorologico di Sedriano, si è studiato e quantificato questo fenomeno, che è stato definito come il massimo raffreddamento notturno.
Le misure sono state eseguite utilizzando una stazione meteo automatica con due sonde di temperatura: la prima per rilevare l'esatta temperatura dell’aria, mentre la seconda è stata posizionata in modo da rilevare la temperatura di una superficie esposta all’ aria libera.
I dati sono stati acquisiti in automatico ogni 10 minuti.
Questo fenomeno si manifesta specialmente nelle serate e nottate invernali con cielo sereno, quando la dispersione di calore del suolo verso lo spazio è massima, specie in assenza di vento e con alti valori di umidità relativa. Il fenomeno può già aver inizio quando termina l’ insolazione diurna e la temperatura inizia a diminuire, per poi continuare per tutta la notte, se il cielo rimane sereno, mentre si interrompe immediatamente in caso di coperture nuvolosa del cielo.
Nel grafico qui sopra viene mostrato un caso di massimo raffreddamento notturno particolarmente intenso e duraturo; mediamente è stata misurata una differenza di temperatura di -1.3°C rispetto alla temperatura dell’aria, ma possono essere raggiunte punte di -2 / -2.5°C.
Non è necessario che la temperatura sia inferiore a 0°C; il fenomeno si manifesta anche in assenza di temperature negative, in questo caso possiamo avere per diverse ore temperature della superficie inferiore a 0°C e temperature dell’aria superiori a 0°C, è appunto questo il caso in cui il solo dato della temperature dell'aria non è sufficiente a descrivere una situazione termica di un preciso momento della giornata.
Tale fenomeno si ha a causa dell' inversione termica: le temperature presso il suolo o di oggetti esposti all' irraggiamento notturno, perdono più rapidamente calore; questo è, ad esempio, il motivo per cui spesso si hanno brinate con temperature anche sopra lo zero.