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.: Venerdì 22 novembre 2024
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Massimo Mazzoleni & Davide Ferrari |
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IL COMMENTO al mese di MARZO 2009 | LE TEMPERATURE Marzo 2009 è stato caratterizzato da temperature in genere normali ad eccezione del Varesotto, dove il mese ha chiuso con valori miti ben al di sopra della media. Per contro le precipitazioni sono risultate al di sopra della norma specie nel Comasco e nel Pavese.
La tabella sottostante ci permette di gettare un rapido sguardo sull’andamento termico di gran parte della regione grazie alla disponibilità della serie storica di ben 6 località sparse su diverse aree del territorio lombardo. |
Località | Zona Geografica
| scarto temperature dalla media
| rango percentile
| Varese-C.G.P. | Prealpi Occidentali
| +1.5°C (1967-2009)
| 80° (mite) | Como-M.te Olimpino
| Prealpi Occidentali
| -0.3°C (1989-2009)
| 35° (nella norma) | Milano-S.Leonardo
| Media pianura Ovest
| +0.4°C (1984-2009)
| 56° (nella norma) | Spessa Po (PV)
| Bassa pianura Ovest
| +0.1°C (1986-2009)
| 52° (nella norma) | Olmo al Brembo (BG)
| Prealpi centrali
| -0.3°C (1977-2009)
| 50° (nella norma)
| Brescia-Ronchi
| Alta pianura Est
| +0.3°C (1979-2009)
| 57° (nella norma)
| Ghedi (BS)
| Media pianura Est
| +0.6°C (1951-2009)
| 61° (nella norma)
| Quasi tutta la regione ha presentato valori termici normali, mentre condizioni climatiche miti sono state appannaggio solo dell’area prealpina occidentale (Varesotto e Canton Ticino), che rispetto alla serie storica presentano scarti attorno a +1.5°C. Alcune stazioni con andamento climatico nella norma presentano scarti positivi: è il caso del Milanese e della pianura Bresciana con differenze di +0.4/0.6°C; scarti più contenuti sia negativi che positivi si sono registrati nella fascia prealpina tra il Comasco ed il Bresciano e nel Pavese (±0.3°C).
Marzo ha presentato un andamento pienamente nella norma. Nella prima decade a causa del flusso perturbato e della copertura nuvolosa, che hanno influenzato la Lombardia, abbiamo avuto valori minimi al di sopra della media. Nella seconda decade, invece, sono stati i valori massimi a discostarsi maggiormente dalla media grazie ad una maggiore insolazione ed al dominio dell’alta pressione. In nessun caso, però, tali scostamenti sono risultati degni di nota dal punto di vista statistico.
Dal punto di vista termico abbiamo registrato 18gg. con valori massimi al di sopra dei 15°C ed 2gg. con valori massimi superiori a 20°C. Normalmente a Milano-S.Leonardo (1984-2008) si ha una media di 14±7gg. con massime superiori a 15°C e 2±2gg. di con valori superiori a 20°C. Abbiamo avuto anche 0gg. di gelo, cioè con valori minimi uguali o inferiori a 0°C, contro una media di 4±4gg. Da queste brevi note statistiche risulta evidente come dal punto di vista termico il mese di Marzo risulti rispettare pienamente la normalità.. |
Fig.1 anomalia della temperatura a livello del suolo per il mese di MARZO rispetto alla media climatica 1968-1997 - elaborazione CPC-NOAA
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** Carta delle isoterme dei valori MINIMI di temperatura per il mese di MARZO 2009
su elaborazione B.Grillini - Fonte rete meteorologica regionale CML
Breve Commento: La carta climatica di Marzo evidenzia condizioni termiche pressoché normali sulla regione lombarda. I valori più miti per questo mese (+6 e +8°C) sono stati appannaggio delle aree rivierasche immediatamente a ridosso del Lario, dell’area urbana di Milano, Verona e Brescia e di una piccola porzione della costa gardesana. Sorprende ritrovare tra queste aree anche la Valchiavenna, che spesso ha risentito dell’azione mitigante dovuta ai numerosi episodi favonici.Altra aree relativamente miti le ritroviamo lungo tutte le sponde lacustri e lungo tutta la fascia pedemontana appenninica.
Le zone più fredde risultano, come sempre, le brughiere lungo l’incisione del Fiume Ticino a cavallo delle province di Milano e Varese, le Valganna, la Val Marchirolo, la Val Brembana e la Valle Sabbia (valori medi tra –1 e +1°C). Per quanto concerne la pianura risultano più freddi il settore oltre-padano tra il Pavese orientale ed il Piacentino e l’Oltrepò Mantovano con valori medi tra +2 e +3°C. |
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** Carta delle isoterme dei valori MASSIMI di temperatura per il mese di MARZO 2009
su elaborazione B.Grillini - Fonte rete meteorologica regionale CML
Breve Commento: La distribuzione delle temperature ci rivela condizioni climatiche nella norma ed un campo termico molto simile al 2008. Cessa la prevalenza delle inversioni termiche e delle nebbie che nella stagione fredda affliggono la pianura e le isoterme assumono una disposizione che ricalca quella del periodo caldo primaverile-estivo.
L’area più mite, con valori medi compresi tra +15 e +17°C, assume una forma a mezzaluna, che dalla pianura emiliana ingloba tutta la Bassa lombarda per sconfinare poi nell’Alessandrino e nel Vercellese. Temperature massime decisamente miti coinvolgono anche il versante retico del fondovalle Valtellinese, la cosiddetta “Costiera dei Cech” (da notare l’hot spot della piana di Sondrio), e l’area elvetica alla confluenza tra la Riviera e la Mesolcina. Suscita interesse anche il lungo saliente con temperature medie inferiori ai +15°C che dall'hinterland occidentale di Milano si spinge fino a Pavia
Le zone più fredde, tra +12 e +13°C, tornano nuovamente appannaggio di tutta la fascia pedemontana prealpina dal Varesotto alle Valli Giudicarie. |
LE PRECIPITAZIONI Località | Zona Geografica
| scarto temperature dalla media
| rango percentile
| Varese-C.G.P. | Prealpi Occidentali
| +40 mm (1965-2009)
| 74° (nella norma) | Como-M.te Olimpino
| Prealpi Occidentali
| +59 mm (1989-2009)
| 90° (piovoso) | Milano-S.Leonardo
| Media pianura Ovest
| +43 mm (1980-2009)
| 86° (piovoso) | Spessa Po (PV)
| Bassa pianura Ovest
| +63 mm (1987-2009)
| 95° (molto piovoso) | Olmo al Brembo (BG)
| Prealpi centrali
| +35 mm (1977-2009)
| 65° (nella norma) | Brescia-Ronchi
| Alta pianura Est
| +21 mm (1981-2008)
| 79° (piovoso)
| Ghedi (BS)
| Media pianura Est
| +16 mm (1975-2009) | 71° (nella norma) | La soprastante tabella ci permette alcune valutazioni dal punto di vista pluviometrico. Tutta la regione ha registrato accumuli di pioggia superiori alle medie mensili (scarti tra +15 e +65mm).
Il Pavese ha registrato un mese di Marzo molto piovoso, il secondo della serie storica di Spessa. Tutta la fascia prealpina del Comasco e del Bresciano in aggiunta al Milanese hanno risentito di un Marzo piovoso anche se non di particolare significatività. Un Marzo pienamente nella norma dal punto di vista pluviometrico si è, invece, registrato nel Varesotto, nelle valli orobiche e sulla pianura lombarda orientale.
A MI-S.Leonardo (1980-2008) risultano normali i 10gg. piovosi (media 7±3gg.) molto distanti dalle annate record del 1985 (14gg.) e del 2001 (15gg.). Abbiamo inoltre registrato 0gg. con temporale (media 1±1gg). L’assenza di temporali in Marzo rientra tranquillamente nella normalità dell’ultimo trentennio, ma evidenzia un ritardo della ripresa dei contrasti termici che introducono alla stagione primaverile. Segnaliamo, invece, una presenza di ben 7gg. con condizioni favoniche, che risultano al di sopra della media (media 4±2gg). |
Fig.3 Accumulo totale delle precipitazioni di MARZO e loro ammontare (in percentuale) rispetto alla media pluriennale (1968-1997) - elaborazione CPC-NOAA
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** Carta delle ISOIETE per il mese di MARZO 2009
su elaborazione B.Grillini - Fonte rete meteorologica regionale CML Breve commento: La carta delle isoiete regionali presenta un surplus idrico più accentuato sulla Lombardia Occidentale. E’ individuabile una vasta area di massimo in corrispondenza del VCO, dell’Alto Varesotto e del Ticino Occidentale con massimi puntiformi superiori a 200mm. Altri massimi secondari sono presenti lungo le Prealpi dal Triangolo Lariano al Bresciano e ed in area appenninica lungo la valle del Fiume Trebbia.
Salta subito all’occhio anche la vasta area di minimo precipitativo che ingloba la Mesolcina (CH) ed il Valtellinese con l’esclusione della Valchiavenna, raggiunta dal flusso umido da SW attraverso l’incisione del Lago di Como. Estremamente didattica la riduzione delle precipitazioni man mano che si risale la Valtellina in direzione del Bormiense e del Livignasco. Di quest’area secca fa parte anche l’Alta Valle Camonica. | Le serie storiche relative all’andamento termico e pluviometrico di MARZO in 7 località lombarde | Breve commento serie storiche di temperatura: Analizzando le serie storiche della temperatura si evidenzia che:
Spessa e Como presentano una tendenza significativa alla diminuzione delle temperature col passar degli anni. Olmo al Brembo e Brescia presentano un andamento termico costante nel corso della serie storica. Milano, Ghedi e Varese presentano una tendenza significativa all'aumento della temperatura con l'andar del tempo.
Breve commento serie storiche di precipitazione: Analizzando le serie storiche delle precipitazioni si evidenzia che:
Olmo al Brembo, Ghedi, Milano e Varese presentano una tendenza significativa alla riduzione delle precipitazioni col passar degli anni. Spessa e Brescia non presentano alcuna variazione significativa delle precipitazioni nel corso della serie storica. Como presenta una tendenza significativa all'aumento delle precipitazioni col passar degli anni. | MARZO 2009: L'evoluzione meteorologica in cifre** 1ª Decade**
Decade con valori termici normali anche se leggermente sopra media per le temperature minime piovosa --> media temperature minime: +1.7°C dalla media (nella norma) --> media temperature massime: +0.1°C dalla media (nella norma) --> precipitazioni complessive a Milano: +40mm dalla media (piovosa)
- giorno 1 : La goccia fredda centrata sull’Iberia funge da calamita nei confronti del vortice polare, che riprende vigore agganciandola ed affondando nuovamente le sue radici verso sud. Nuovo peggioramento del tempo con prime deboli precipitazioni sui settori occidentali già nelle prime ore del mattino.
- giorno 2 : La struttura depressionaria, centrata al largo dell’Iberia, mantiene condizioni debolmente perturbate su tutto il N-Italia, ma con campo termico mite e neve solo ad alta quota. Temporaneo miglioramento nel corso della giornata per l’incedere verso oriente di un cuneo di alta pressione, la quale presenta il proprio fulcro in pieno Atlantico.
- giorno 3 : Il completo ritiro in Atlantico dell’alta pressione delle Azzorre consente l’ingresso di aria più fredda sul Mediterraneo occidentale. Verso sera nuovo peggioramento delle condizioni atmosferiche ad iniziare dai settori alpini e prealpini occidentali.
giorno 4 : La saccatura N-atlantica, sospinta dal vortice polare, si spinge fino all’entroterra marocchino, inviando correnti meridionali calde ed estremamente ricche di umidità sull’intera penisola italiana. Le correnti sciroccali nei bassi strati ad essa associate provocano copiose precipitazioni. Sul Canton Ticino si registrano addirittura precipitazioni nevose fino a quote collinari, con accumuli locali fino a 6cm.
Gli accumuli di pioggia più significativi in mm *Ossona (MI) 56 *Samarate (VA) 42 *Bignasco (TI-CH) 40 *Torno (CO) 37 *Barzio (LC) 35 *Ponte Giurino (BG) 34 *Monza 32 *S.Benedetto (MN) 28 *Manerba del Garda (BS) 27 *Rasura (SO) 23
giorno 5 : La depressione, alimentata dagli impulsi freddi di aria polare marittima, abbraccia quasi completamente il Mediterraneo, col proseguimento di importanti precipitazioni su tutta l’Italia settentrionale. La pressione minima registrata a MI-S.Leonardo (976.0hPa) ed in moltissime altre stazioni della rete è la più bassa per il mese di Marzo negli ultimi 30 anni. In Trentino ed in Veneto fa la sua comparsa la neve, con 3cm nella località trentina di Saone (TN) a soli 500 m di quota, 5cm a Ferrara di Monte Baldo (VR) e ben 21cm a Vattaro (TN) a circa 900m.
Gli accumuli di pioggia più significativi in mm *Saone (TN) 52 *Ferrara di Monte Baldo (VR) 50 *Montecampione (BS) 48 *Gazzada (VA) 47 *Brignano Gera d’Adda (BG) 46 *Asola (MN) e Borgomanero (NO) 38
** 2ª Decade**
Decade con valori termici normali anche se leggermente sopra media per le temperature massime --> media temperature minime: -0.5°C dalla media (nella norma) --> media temperature massime: +1.5°C dalla media (nella norma) --> precipitazioni complessive a Milano: -12mm dalla media (estremamente secca)
- giorno 11 : L'allungamento verso Nord dell’anticiclone provoca una discesa di aria fredda verso l’Italia, che lambendo le Alpi provoca effetti favonici sulla Lombardia centro-occidentale e nevicate da sfondamento sull’alta Valtellina. Deboli gelate notturne anche al piano ma con temperature diurne decisamente miti.
Le temperature massime più significative in °C *Crema (CR) 18.6 *Mortara (PV), Asola e Piubega (MN) 18.5 *Castelnuovo Scrivia (AL) 18.4 *Codogno (LO) 18.0 *Boffalora Ticino (MI) 17.7
giorno 12 : Lo spostamento verso oriente dell’alta pressione, con distensione della stessa lungo i paralleli arresta l’afflusso di aria fredda dai quadranti settentrionali. Il ristagnano della stessa negli strati più prossimi al suolo provoca tuttavia valori notturni decisamente rigidi in quota e nelle conche alpine e prealpine. Gelate sparse anche in pianura.
Le temperature minime più significative in °C *Livigno (SO) -14.6 *Pizzo Arera (BG) -6.1 *Ponte di Legno (BS) -6.0 *Saone (TN) -4.8
giorno 13 : L’alta pressione delle Azzorre, centrata ora sulla Spagna con un geopotenziale di 576dam (differenza di quota tra la superficie isobarica di 1000hPa e quella di 500hPa), invia aria molto mite dai quadranti N-occidentali. Campo termico in nuova decisa ripresa, con valori primaverili generalizzati ed addirittura prossimi o superiori ai +20°C.
giorno 14 : Permangono le condizioni di tempo stabile e mite su grossa parte dell’Europa occidentale, con l’anticiclone che sposta i suoi massimi pressori in Atlantico al largo della penisola iberica.
giorno 15 : La migrazione verso il golfo di Biscaglia dell’alta pressione pilota sull’Italia aria molto mite di estrazione oceanica. Forte aumento delle temperature con valori che si portano oltre le medie del periodo anche di 5-6°C.
giorno 16 : Il trasferimento del core dell’anticiclone sull’Europa centrale determina la rotazione delle correnti dai quadranti N-orientali, con cali termici apprezzabili solo in alta quota.
giorno 17 : Permangono le condizioni di stabilità e di temperature relativamente miti per il periodo. Alta pressione sempre centrata sull’Europa centrale.
giorno 18 : Una nuova spinta meridiana dell’alta pressione provoca una discesa di aria fredda sui Balcani. Il N-Italia permane invece sotto l’influsso di correnti anticicloniche settentrionali miti. Lo sbarramento alpino provoca un ulteriore riscaldamento delle stesse, e per via dell’effetto favonico generato si toccano temperature quasi record per il periodo.
Le temperature massime più significative in °C *Luino (VA) 23.9 *Ottobiano (PV) 23.3 *Castelnuovo Scrivia (AL) 22.9 *COMO-Aeroclub 22.4 *Sondrio e Cremona 22.2 *Inveruno (MI) 22.0
giorno 19 : L’anticiclone si allunga fino alla Scandinavia, consentendo un calo termico diffuso grazie alla discesa di aria più fresca sul suo bordo orientale.
giorno 20 : L’aria fredda in discesa dall’Europa settentrionale raggiunge il Mediterraneo provocando una ciclogenesi (al suolo) in prossimità di Corsica e Sardegna. La struttura depressionaria, creatasi, invia impulsi freddi ed instabili principalmente sul Triveneto e sulla Lombardia orientale. L’aria molto fredda ad essa associata (il radiosondaggio di Linate registra un’isoterma di -5°C ad 850hPa) provoca la comparsa di neve o di pioggia mista a neve anche al piano, ma con accumuli pressoché nulli
** 3ª Decade**
Decade con valori termici nel complesso normali, ma con temperature minime leggermente sotto la media; piovosa --> media temperature minime: -0.8°C dalla media (nella norma) --> media temperature massime: +0.2°C dalla media (nella norma) --> precipitazioni complessive a Milano: +17mm dalla media (piovosa)
giorno 21 : L’abbassamento di latitudine dell’anticiclone prima posizionato sulla Scandinavia allontana la depressione verso l’Europa S-orientale. Permangono però impulsi di aria fredda orientale in un contesto di tempo in miglioramento, con temperature in brusco calo nei valori minimi ed il ritorno delle gelate anche in pianura. Fortissimo il raffreddamento in alta quota, con Livigno (SO) che sfiora i -18°C.
Le temperature minime più significative in °C *Piani di Bobbio (LC) -7.7 *Sabbio Chiese (BS) -6.4 *Ferrara di Monte Baldo (VR) -6.0 *Capovalle (BG) -5.0 *Vizzola Ticino (VA) -4.6 *Pellio d'Intelvi (CO) -4.3 *Monzambano (MN) -2.8 *Spessa (PV) -2.5
giorno 22 : L’anticiclone occupa ora tutta l’Europa centrale e si espande fino al N-Italia, accentuando le condizioni di bel tempo e ponendo fine all’afflusso di aria fredda orientale. Permangono condizioni favorevoli per gelate diffuse e forti anche al piano.
Le temperature minime più significative in °C *Castano Primo (MI) -3.4 *Poggio Rusco (MN) -3.3 *Casorate Primo (PV) -3.2 *S.Martino in Strada (LO) -3.1 *Capergnanica (CR) -2.7 *Barlassina (MB) -2.3 *Brignano Gera d’Adda (BG) -1.9
giorno 23 : L’alta pressione abbraccia ora tutta l’Europa centro-occidentale ed a causa dei massimi a nord dell’arco alpino favorisce locali effetti favonici con una repentina risalita del campo termico, ed aumenti fino a 6-7°C rispetto al giorno precedente. In pianura si registrano diffusamente massime fra +20 e +23°C.
giorno 24 : Un’intensa saccatura artica, favorita dall’indebolimento dell’alta pressione, si spinge rapidamente dalla Scandinavia verso l’Europa centrale e successivamente sulla regione alpina, determinando un intenso episodio favonico sulla Lombardia. Temperature in brusco calo, in modo particolare in quota, con neve portata dal vento sulle creste dell’Alta Valtellina.
giorno 25 : Prosegue il flusso di correnti settentrionali che seguitano a determinare ulteriori episodi favonici sulla regione. In pianura deboli gelate notturne nelle aree di campagna non raggiunte dal vento.
giorno 26 : Un nuovo impulso freddo attraversa la regione, inserito in un veloce flusso di correnti da NW. Proseguono gli effetti favonici sulla regione, ma con temperature in decisa ripresa.
giorno 27 : Una profonda depressione, centrata sul Mare del Nord, determina con il suo progredire verso sud una piega occidentale delle correnti dirette sulla nostra regione. Cieli via via più nuvolosi, preludio di un peggioramento delle condizioni atmosferiche.
giorno 28 : L’affondo della saccatura verso il Mediterraneo determina correnti instabili S-occidentali, con le prime precipitazioni ad iniziare dal NW Italiano. Accumuli molto consistenti sui settori alpini e prealpini.
Gli accumuli di pioggia più significativi in mm *Maccagno (VA) 70 *Dongo (CO) 56 *Mandello del Lario (LC) 48 *Ponte Giurino (BG) 45 *Montecampione (BS) 30 giorno 29 : La depressione si spinge fino alle coste maghrebine, determinando un’intensa risposta di correnti meridionali. Al contempo si sviluppa un’area depressionaria sul Mediterraneo occidentale, che richiama correnti sciroccali nei bassi strati. Accumuli copiosi su tutto il N-Italia.
Gli accumuli di pioggia più significativi in mm *Brallo di Pregola-Colleri (PV) 83 *Zerba (PC) 62 *S.Angelo Lodigiano (LO) e Treviglio (BG) 58 *Credera (CR) 54 *Brandico (BS) e Ferrara di Monte Baldo (VR) 46 *Trento 45 *Cernusco sul Naviglio (MI) e Pontecurone (AL) 44 *Mantova e Sermide (MN) 41
giorno 30 : La struttura ciclonica si attenua complice la spinta dell’alta pressione da ovest, con le ultime precipitazioni in esaurimento a partire dalle regioni occidentali.
giorno 31 : La pressione in aumento sull’Europa occidentale trasforma la saccatura in un cut-off (vortice chiuso), che si indebolisce ulteriormente e si porta con moto retrogrado verso le Baleari. Esso apporta, così, nuove precipitazioni su buona parte dell’Italia centro-settentrionale.
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