Una profonda modifica dell'assetto barico...
Lo schema configurativo generale di quest'estate è stato caratterizzato dalla stazionarietà di un vortice depressionario sulla parte occidentale del continente europeo a causa della sinergica azione dell'alta pressione africana, che con il suo braccio più settentrionale si è estesa con asse sw-ne dall'Africa occidentale fin verso l'Europa orientale.
Di fatto, l'influenza del vortice depressionario si è fatta sentire sulla parte più settentrionale della penisola Italiana, mentre il centro e sud Italia hanno avuto l'opposto, cioè un clima caldo e asciutto con la colonnina di mercurio che in tale fase è andata a toccare e anche superare parecchi record di caldo, non solo mensili anche storici.
In questo contesto la la Pianura Padana si è continuamente trovata nella zona limite tra le due grandi strutture bariche, quindi tra due climi nettamente differenti.
La seguente mappa riassume la configurazione predominante di quest'estate.
L'ingresso del mese di Settembre mischia le carte in tavola: lo schema configurativo autunnale sarà ben diverso da quello estivo...
Laddove per tre mesi ha stazionato un vortice depressionario si ha ora un robusto campo di alta pressione, per cui anche il canale depressionario è andato modificandosi e adesso lo ritroviamo disposto in due principali rami ai bordi di tale struttura, rispettivamente uno occidentale in oceanico Atlantico e l'altro continentale, più freddo, alimentato dalla discesa delle depressioni ospitate dall'allungamento di un ramo del getto polare sul fianco orientale della struttura anticiclonica.
Notare la differenza della disposizione dei grandi centri barici sullo scacchiere europeo tra la seguente cartina, che potrebbe rappresentare lo schema configurativo autunnale e quella precedente che rappresenta invece quello estivo.
Le proiezione modellistiche per il medio termine prevedono il mantenimento dell'attività anticiclonica sul territorio europeo.
L'alta pressione ruotando come una ruota attorno ad un asse causerà la traslazione della sua radice dalla Spagna al Mediterraneo centrale. Pertanto sull'Italia geopotenziali e termiche sono previsti in crescita verso la metà del mese.
Se tale schema dovesse mantenersi intatto per l'intero mese, allora, si potrebbe ipotizzare un raffreddamento precoce della parte orientale del continete europeo per l'azione continua d'alimentazione del canale depressionario continentale.
Ora è presto per tirare conclusioni, ma vedremo se per fine mese tale tendenza sarà verificata.
Piccolo focus sul tempo che attende la regione fino alla seconda decade...
La regione viene a trovarsi sul bordo orientale della grande struttura di alta pressione, per cui è da attendersi un clima di stampo via via più mite con venti deboli e prevalentemente dai quadranti orientali tendenti a disporsi temporaneamente da settentrione (episodi di foehn), sopratutto lungo i rilievi alpini e la pedemontana, per i disturbi legati alla discese dei fronti perturbati che andranno ad alimentare il canale depressionario presente sull'Europa orientale.
Con l'aiuto il modello "Ensemble" vediamo che tempo ci di deve attendere sulla regione:
Il campo termico a 850hPa: non si notano variazione significative, tuttavia va annotato un lieve calo termico attorno all'undici del mese dovuto a masse d'aria fredda in discesa lungo il canale depressionario più orientale.
Il campo termico a 500hPa: l'azione della barriera orografica alpina si fa meno sentire, ondulazione termiche un po' più marcate ma sempre in un contesto di bel tempo.
Nulla da segnalare sotto il profilo precipitativo.
In conclusione:
L'ingresso dell'autunno si presente con una profonda modifica della struttura barica europea, che risulta contraddistinta da un chiaro blocco delle corrente atlantiche che per arrivare sulla regione dovranno sormontare la grossa grande cupola anticiclonica presentandosi sulla regione da settentrione.
Roberto Paparella
Fonti consultate: