Le cartine come di consueto sono state realizzate esclusivamente in base ai dati forniti dai collaboratori della rete di stazioni del CML.
Le stazioni termometriche con dati completi per il mese di giugno 2008 sono risultate 209. Altre 50 stazioni circa, parzialmente incomplete, sono state utilizzate come valori di riferimento per completare il tracciamento delle curve.
Eventuali valori palesemente incongruenti con quelli di stazioni limitrofe non sono stati presi in considerazione.
I valori più elevati di precipitazione si sono presentati, oltre che nelle solite aree prealpine, anche nell’ovest Milano; qualche massimo locale dovuto ad episodi temporaleschi è comparso anche nella bassa pianura a sud del Po.
La media delle temperature massime presenta una scala di circa 1 grado inferiore a quella dello stesso mese dell’anno scorso. Si nota che le sponde dei laghi sono sempre leggermente più fresche, ma in misura meno evidente rispetto al solito.
La distribuzione irregolare dei temporali si rispecchia nell’andamento termico di alcune aree, come quelle tra l'Oltrepò e il Piacentino, che risultano meno calde rispetto a quanto ci si attende nella stagione.
La frequente copertura del cielo notturno ha diminuito, in questo mese, le usuali differenze locali nelle temperature minime; anche le isole di calore urbane, sempre evidenti in cartina, sono meno accentuate rispetto ai mesi precedenti.
Ricordando che, per non subire l’influenza della quota, la distribuzione delle temperature in cartina è rappresentata solo per le aree al di sotto dei 500 metri s.l.m., le aree più fresche risultano sempre le valli varesine e alcuni fondovalle interni come quello della Valbrembana e della Valsabbia. Si nota invece una zona leggermente più temperata lungo la fascia pre-collinare della provincia di Bergamo.
Come di consueto, per un’analisi dettagliata dell’andamento meteoclimatico nel mese di giugno, si rimanda allo specifico articolo che verrà pubblicato nelle prossime settimane.