Le cartine come di consueto sono state realizzate esclusivamente in base ai dati forniti dai collaboratori della rete di stazioni del CML.
Le stazioni con dati completi per il mese di agosto 2008 sono risultate oltre 220. Altre 30 stazioni circa, parzialmente incomplete, sono state utilizzate come valori di riferimento per completare il tracciamento delle curve.
Eventuali valori palesemente incongruenti con quelli di stazioni limitrofe non sono stati presi in considerazione.
I valori massimi delle precipitazioni nel mese di agosto hanno privilegiato le prealpi ed Alpi centrali, dal lecchese alla Valchiavenna, abbandonando le regioni del Verbano e del Ticinese che erano state particolarmente colpite nei mesi precedenti.
Nella pianura Padana abbiamo evidenziato la scarsezza di precipitazioni, con meno di 10 mm, che ha riguardato l’intera provincia di Cremona ed una parte delle province di Lodi, Mantova e Pavia.
La distribuzione delle temperature medie massime è simile a quella rilevata nell’agosto 2007, ma con circa un grado in più. L’aumentato numero di stazioni del CML consente di vedere in modo più dettagliato le variazioni locali nelle diverse aree geografiche; osservando comunque l’andamento nelle sue linee generali, si riconosce la fascia mediana della Valpadana come la più calda, con un evidente decremento delle temperature dall’estremo sudest (basso mantovano) verso ovest, con una differenza che raggiunge i 5 gradi da un estremo all’altro della regione.
L’alta pianura e la zona dei laghi costituiscono invece le zone più fresche, con i valori più bassi tra le valli varesine e il lago Maggiore.
Per quanto riguarda le temperature medie minime si può ripetere il commento fatto negli altri mesi estivi: le differenze tra aree geografiche sono molto accentuate, e la distribuzione risulta estremamente irregolare, anche a causa delle “isole di calore” urbane che si evidenziano non solo intorno ai grandi centri, ma anche in prossimità di città più piccole.
Resta sempre in evidenza con le temperature più alte Milano, eguagliata dal bacino meridionale del lago di Garda; miti in generale le sponde lacustri, ma questo mese non più calde di alcune aree della bassa pianura. Molto fredde invece le valli strette del varesotto e della regione prealpina.
Come di consueto, per un’analisi dettagliata dell’andamento meteoclimatico nel mese, si rimanda allo specifico articolo che verrà pubblicato nelle prossime settimane a firma di Massimo Mazzoleni.