Breve analisi sinottica
A livello sinottico, nel mese di Novembre 2012 si sono osservate 4 fasi perturbate, che hanno interessato il nostro territorio anche per periodi piuttosto lunghi, alternate a fasi di tempo più stabile. Ma vediamo più in dettaglio.
La prima fase perturbata, legata ad una perturbazione atlantica, ci ha interessato dal giorno 31 ottobre al giorno 1 novembre. Il giorno 2 il quadro barico ha fatto registrare una blanda componente anticiclonica e tempo stabile. La seconda fase perturbata ci ha interessato dal giorno 3 al giorno 5 per via di una perturbazione nord atlantica. Dal giorno 6 al giorno 8, una figura anticiclonica ha occupato buona parte del Mediterraneo e del nostro territorio. La terza fase perturbata ci ha interessato dal giorno 9 al giorno 12 per l’arrivo di una perturbazione dalla Spagna, che è stata successivamente agganciata e rinvigorita da una perturbazione in arrivo dalle isole Britanniche accompagnata da una discesa di aria fredda verso il Mediterraneo occidentale (vedi l'approfondimento con la mappa delle precipitazioni del 10-11 novembre). Dal giorno 13 al giorno 24 tempo stabile sulla nostra regione, interessata da un campo di alta pressione esteso sull’Europa centrale ed orientale che si è spinto fin sul Portogallo abbracciando anche buona parte del Mediterraneo. La quarta fase perturbata, la più prolungata e che ha portato i maggiori quantitativi di pioggia, ci ha interessati dal giorno 25 al giorno 30 per via di una vasta area di bassa pressione sul Mare del Nord, estesa tra la penisola Scandinava ed il Mediterraneo centrale, che ha portato maltempo sulla nostra regione; il giorno 28 in particolare un profondo minimo depressionario, con valori di pressione al suolo attorno ai 990 hPa, si è posizionato tra Liguria e Corsica portando maltempo diffuso con precipitazioni particolarmente abbondanti sul nostro territorio.
La quota neve per tutto il mese, per via del clima piuttosto mite e dei frequenti afflussi di aria umida e mite dai quadranti meridionali, è stata relegata a quote di alta montagna.
Breve commento:
La carta delle isoiete regionali presenta una distribuzione delle precipitazioni sostanzialmente in linea con quanto atteso per il mese in questione, con un lieve surplus idrico segnatamente sulla fascia nord-occidentale della regione e su parte delle zone montuose. La distribuzione delle precipitazioni è determinata da un flusso perturbato con blanda componente predominante da SSE. La level guide, in questo caso, rilascia il suo elevato apporto di umidità lungo la fascia pedemontana ed i primi rilievi della Lombardia centro-occidentale e lungo gli altri contrafforti sopravvento a questo tipo di correnti (Bresciano e Pavese), pur portando precipitazioni significative un po’ ovunque
E’ individuabile una vasta area di massimo precipitativo, dove si superano i 300 mm mensili (con punte oltre i 350 mm/mensili), in una fascia che si estende dalla medio-alta provincia Varesina, passa per il Sottoceneri in Ticino (Svizzera, CH) e si spinge fino alla Val d’Intelvi sul Comasco; a macchia di leopardo raggiungono gli stessi quantitativi alcune aree della Valsassina, della Val Brembana, della Val Seriana e della Val di Scalve, oltre ad una piccola area della Valchiavenna
L’area di minimo precipitativo interessa parte della provincia Mantovana centro-occidentale (che prosegue poi sul Modenese, in territorio Emiliano), oltre che in piccole aree sul Bresciano meridionale e sul Pavese settentrionale, con quantitativi di precipitazioni compresi tra 75 e 100 mm mensili. Va comunque sottolineato come su buona parte della bassa pianura gli accumuli mensili superino i 100 mm, con precipitazioni quindi piuttosto significative su quasi tutto il territorio lombardo.