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GIUGNO 2013: mappe climatiche   Inserito il› 20/07/2013 17.13.43
2013
 
 
 
GIUGNO 2013: termicamente in norma, piogge contenute
 
Giugno 2013 è stato un mese con temperature attorno alle medie mensili e con precipitazioni piuttosto contenute e concentrate in pochi episodi. A livello termico, il mese ha visto 3 fasi ben distinte: una prima decade con temperature in media, una seconda decade con valori termici superiori alla norma (ed una breve ma significativa ondata di calore) ed una terza decade con valori termici inferiori alla norma (e con un’ondata fredda verso fine mese piuttosto rilevante). Non molto abbondanti le precipitazioni (solo 5 le perturbazioni del mese che hanno interessato l’Italia), risultate quasi esclusivamente di tipo convettivo, con alcuni temporali che localmente sono risultati intensi (supercellulari).
 
Nella prima decade del mese abbiamo assistito all’alternarsi di fasi di tempo stabile a tempo più  grigio, accompagnato a tratti da rovesci e temporali, data l'influenza marginale sul nostro territorio di una goccia fredda centrata sull'Europa centro-orientale. A cavallo tra la prima e la seconda decade del mese, il nostro territorio viene interessato dal transito di un vortice depressionario (formatosi per il contrasto tra aria più fresca in discesa dal nord Europa e aria più calda in risalita dal nord Africa) presente tra Francia e penisola Iberica in spostamento verso Est. Si registrano sul nostro territorio rovesci e temporali anche intensi, con alcuni temporali a supercella (come quelli che hanno interessato l’alta Brianza).
 
Attorno alla parte centrale del mese e fino alla fine della seconda decade si assiste invece sul nostro territorio all’affermarsi dell’Alta Pressione, col ritorno del bel tempo; inizialmente il cielo sereno è accompagnato da caldo gradevole per via dell’ampia area di Alta pressione legata all'anticiclone delle Azzorre mentre dal giorno 16 al giorno 20 del mese l’Alta pressione azzorriana si ritira in Atlantico e sull'Italia e sull'Est europeo si allunga il rovente anticiclone subtropicale africano. Questo a causa di una vasta depressione presente nei pressi della penisola iberica che richiama aria molto calda, tropicale-continentale, direttamente dall'entroterra algerino sull’Europa centro-orientale e sul nostro territorio. Tempo quindi decisamente stabile e soleggiato sulla Lombardia, con un campo termico in progressivo rialzo e con una sensazione di afa in accentuazione.  
 
La terza decade del mese ha inizio con la fine del caldo grazie all’ingresso aria più fresca nord-atlantica, pilotata da una goccia fredda in spostamento dalla penisola Iberica verso levante. Il prosieguo del mese vede poi protagonista l'anticiclone delle Azzorre che, spingendosi a latitudini  settentrionali, favorisce la discesa di aria fresca da Nord sul nostro territorio. Ecco quindi tempo spiccatamente dinamico, con alcuni episodi temporaleschi e frequenti episodi favonici, in un contesto termico fresco, con temperature più consone ad un inizio primavera. Da segnalare poi, il giorno 27-28, il transito di una saccatura di origine nord-atlantica e con essa la linea di instabilità con temporali di forte intensità che hanno colpito questa volta anche la pianura (con locali temporali a supercella come nel Cremonese). Il mese si conclude con l'anticiclone delle Azzorre che torna ad abbracciare progressivamente il nostro continente, regalandoci l’ultimo giorno del mese bello e mite.
 
 
 
 
 
Giugno 2013 - Temperatura ad 850 hPa e confronto vs media 1981-2010 - FONTE: www.weather.uwyo.edu - Elaborazione di Bruno Grillini
N.B. Il grafico mette in evidenza gli scambi di calore in bassa troposfera, con ripercussioni poi sulla temperatura media al suolo nel corso del mese.
 
 
 
 
TEMPERATURE
 
La carta climatica della distribuzione delle temperature minime di Giugno evidenzia condizioni termiche in linea rispetto a quanto normalmente osservato nel periodo in questione.
La distribuzione delle isoterme vede prevalentemente il fresco mattutino assumere una componente altimetrica. Al piano, la distribuzione delle temperature evidenzia un gradiente con i valori più bassi rilevati nella fascia settentrionale e nell’estrema fascia meridionale del territorio (per lo più in corrispondenza dei rilievi) mentre i valori più elevati li rileviamo nella fascia centrale Lombarda, grossomodo sulla media pianura.
Le zone più miti, con valori medi di 17/18°C, li ritroviamo nell’area periferica di Milano (dove la zona urbana Milanese per effetto “isola di calore” raggiunge fino a 18/19 °C), e su parte della media pianura, dal Milanese al Bresciano (oltre che sull’area urbana Mantovana). Tutta l’area di pianura presenta comunque isoterme con valori superiori a 16 °C.
Le temperature più basse (con temperature inferiori ai 15 °C) le troviamo concentrate sulla fascia di Alta Pianura occidentale, sulla fascia Pedemontana e, più in generale, sui rilievi e nelle valli di tutto il territorio regionale. Le aree più fredde in assoluto, con valori medi compresi tra 12/14 °C e con alcune piccole aree con valori anche più bassi, le troviamo nel Varesotto (Valganna e la Val Marchirolo oltre che su parte della valle del Ticino), su parte della Val Brembana e della Val Seriana, su parte della Valtellina (versante Orobico), in Valle Sabbia  nel Bresciano, oltre che su parte delle valli Svizzere Confinanti e delle Vallate e delle Valli Trentine
 
 
 
  
Giugno 2013 - Media delle temperature minime in Lombardia su base delle stazioni della rete CML - Elaborazione di Bruno Grillini.
 
 
Il campo termico dei valori massimi del mese di Giugno ci mostra condizioni climatiche in linea con quanto normalmente osservato nel periodo in questione un po’ su tutto il territorio, anche  rispetto al quinquennio 2005-2009 (fonte: stazioni rete CML, vedi l’Atlante del CML.
La distribuzione delle temperature mostra un gradiente Nord-Nord/Ovest -> Sud-Sud/Est, con valori in lenta ascesa progredendo dall’angolo nord-occidentale del Varesotto confinante col Piemonte e del Comasco (oltre che sulla fascia pedemontana centro-occidentale e sulle vallate prealpine e alpine in generale) alla bassa pianura, segnatamente la fascia centro-orientale, che si spinge poi in Veneto ed in Emilia. La distribuzione delle isoterme assume un orientamento di stampo estivo, con differenze di temperatura in parte dettate dalle differenze negli accumuli pluviometrici del mese.
Gli estremi più miti, con isoterme comprese tra 28 e 29 °C, li ritroviamo su buona parte della fascia di bassa Pianura (da parte della provincia Pavese fin a tutto il Lodigiano, il Cremonese la pianura meridionale Bergamasca e Bresciana, tutto il Mantovano, fin su Veneto ed Emilia), con piccole aree (la più estesa quella a cavallo tra Pavese, Lodigiano e Cremonese con l’Emilia) con valori anche superiori (tra 29 e 30 °C).
Le aree più fresche (con isoterme comprese tra 25 e 26 °C) corrispondono a buona parte del Nord-Ovest Regione, di parte delle aree lacustri e, più in generale, delle aree collinari e montuose (aree Prealpine, Alpine ed Appenniniche) e delle vallate e dei territori immediatamente prospicienti. In aree circoscritte delle zone sopra citate le isoterme arrivano ad essere comprese tra 23 e 25 °C.
 
 
 
Giugno 2013 - Media delle temperature massime in Lombardia su base delle stazioni della rete CML - Elaborazione di Bruno Grillini
 
 
 
 
PRECIPITAZIONI
 
La carta delle isoiete regionali evidenzia un quadro precipitativo con accumuli non particolarmente abbondanti su buona parte del territorio, localmente anche decisamente scarsi, risultato delle poche perturbazioni (si sono infatti contate solo 5 perturbazioni sull’Italia nell’arco del mese); le precipitazioni sono risultate quasi esclusivamente di tipo convettivo, con alcuni temporali che localmente sono risultati intensi (supercellulari). Quantitativi poco più abbondanti si sono osservati sulla fascia centro-orientale del territorio e sui rilievi prealpini e zone adiacenti mentre poco interessata dalle precipitazioni è risultata l’estrema area occidentale del territorio). Tale distribuzione delle precipitazioni è frutto delle precipitazioni di tipo convettivo (con rovesci e temporali favoriti dall’orografia), ma anche per le perturbazioni atlantiche che hanno per lo più mantenuto, come in primavera, una level-guide da Sud-Ovest.
 
Gli accumuli più significativi, oltre i 100 mm mensili, hanno interessato diverse parti del territorio: la fascia occidentale della pianura e dei primi rilievi Comaschi, buona parte dei rilievi prealpini del nostro territorio (con un’ampia fascia che abbraccia tutte le Prealpi centro-orientali, fatta eccezione per parte della val Camonica) e, a macchia di leopardo, alcune aree del Ticino e dei Grigioni in territorio Elvetico, parte della fascia pedemontana novarese in Piemonte, una piccola area in Alta Valtellina e, in terra Trentina, i rilievi compresi tra il Lago di Garda e la valle dell’Adige; un’ampia area delle Orobie Bergamasche (tra Val Seriana e Val di Scalve) supera i 150 mm mensili e un’area più ristretta supera i 200 mm mensili
Le aree con minori precipitazioni, con accumuli nulli o comunque entro i 20 mm, inglobano parte della bassa pianura; all’interno di tale fascia, sulla pianura Pavese occidentale e su buona parte del Mantovano meridionale (al confine con l’Emilia) i quantitativi mensili non superano i 10 mm.
 
 
 
 
 
Giugno 2013 - Accumuli complessivi di precipitazioni registrate in Lombardia su base delle stazioni dalla rete CML - Elaborazione di Bruno Grillini.
 
 
 
 
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