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MARZO 2014: mappe climatiche   Inserito il› 27/04/2014 7.34.22
2014
 
 
 
MARZO 2014: SEMPRE MITE, CON POCHE MA ABBONDANTI PIOGGE
 
 
Marzo 2014  non ha mostrato alcuna controtendenza rispetto ai mesi precedenti per quanto riguarda l'aspetto delle temperature, che si sono mantenute nel complesso costantemente al di sopra delle medie storiche dell'ultimo trentennio.
Gli scarti rispetto alle temperature minime si aggirano attorno ai +2°C, per risultare ancora più significativi rispetto alle temperature massime (+3 / +4°C) a causa della persistenza del bel tempo e quindi al costante contributo del soleggiamento.
 
 
 
Marzo 2014 - Anomalia delle temperature minime e massime rispetto al trentennio 1961-'90.
FONTE: serie storica dati AM Elaborazione di Bruno Grillini.
 
 
Lo scenario sinottico a larga scala si è rivelato alquanto diverso dal recente trimestre invernale, che era stato caratterizzato da un flusso di correnti zonali umide e miti e da un frequente passaggio di perturbazioni atlantiche. Al contrario la quasi totalità del mese è stata improntata ad una condizione di tempo stabile, a dispetto dei rari episodi perturbati peraltro piuttosto intensi e caratterizzati da piogge copiose che nell'arco di pochi giorni hanno concentrato un accumulo complessivamente non lontano dalla media.
 
Il "mese pazzerello" ha esordito quest'anno con un tipo di tempo perturbato dai connotati tardo-invernali, ovvero caratterizzato da due impulsi atlantici che hanno dato origine ad un minimo di pressione chiuso sul Tirreno con piogge che hanno coinvolto in particolare la i settori occidentali e meridionali della Lombardia.
Del tutto nuovo il cambio di rotta dovuto allo sviluppo di un ponte di alta pressione dalle Azzorre verso l'Europa dell'Est, che ha dato orgine ad una duratura fase di stabilità che ha caratterizzato poi gran parte del mese.
 
La seconda decade è stata improntata nella sua totalità dalla presenza di un vasto campo di alta pressione sull'Europa centrale che ha protetto il bacino del Mediterraneo dall'incursione di impulsi perturbati atlantici che hanno invece interessato le alte latitudini.
La stabilità del tempo ha consentito una graduale ripresa delle temperature fino a valori significativamente elevati per la stagione, specialmente in quota grazie all'azione combinata della subsidenza anticiclonica con l'afflusso di masse d'aria di estrazione subtropicale.
 
Nel corso della terza decade di Marzo un nuovo impulso di aria fredda nord-atlantica è riuscito ad irrompere nel bacino del Mediterraneo creando una temporanea ferita, con l'approfondimento di una depressione sul Tirreno che ha dato luogo ad un severo peggioramento su gran parte del nostro Stivale.
Nel corso di questo "colpo di coda dell'inverno" in meno di quarantotto ore sono cadute tante precipitazioni da colmare il deficit mensile un po' su tutta la Lombardia, mentre la neve è tornata a cadere sulle Alpi a quote relativamente basse.
La conca depressionaria si è quindi lentamente colmata, con l'incalzare dell'alta pressione delle Azzorre che ha conquistato il Vecchio Continente rinnovando condizioni di stabilità che sono proseguite anche per buona parte del mese di Aprile. 
 
 
  
Marzo 2014 - Temperatura ad 850 hPa e confronto vs media trentennale 1981-2010.  FONTE: www.weather.uwyo.edu - Elaborazione di Bruno Grillini.
N.B. Il grafico mette in evidenza gli scambi di calore in bassa troposfera, con ripercussioni poi sulla temperatura media al suolo nel corso del mese. 
 
 
 
TEMPERATURE
 
La persistenza di condizioni di tempo stabile ha favorito, rispetto ai precedenti mesi di gennaio e febbraio, una distribuzione delle temperature minime tipicamente consona al microclima regionale. Possiamo inoltre osservare un andamento allineato alla mezza stagione, con scarti del tutto normali tra le zone di pianura e quelle collinari: il freddo mattutino segue infatti le leggi dell'altimetria, e di conseguenza inizia a sfumare l'effetto delle inversioni termiche in Pianura Padana.
Gli estremi più bassi (1 / 3°C di media) li ritroviamo nelle zone collinari della Brianza, lungo la Valle del Ticino, nelle Valli Bergamasche e nella media Valtellina da Ardenno a Tirano: i solchi vallivi rappresentano un ultimo tentativo di stagione nel sedimentare e soprattutto imprigionare il freddo, grazie all'elevato numero di nottate serene e senza vento.
Sempre evidente l'effetto isola di calore nei più grandi centri urbani come Brescia e Milano: qui le temperature minme medie raggiungono addirittura l'ordine degli 8 / 10 °C.
 
 
Marzo 2014 - Media delle temperature minime in Lombardia su base delle stazioni della rete CML - Elaborazione di Bruno Grillini.
 
  
La distribuzione delle temperature massime inizia ad assumere i connotati del semestre caldo, favorito ancora una volta dal prevalere di condizioni di tempo stabile.
Le temperature più elevate (in media 16 / 18°C) si estendono su quasi tutta la Pianura Padana, e nei solchi vallivi nottetempo più freddi, come lungo il Ticino ed in tutta la Valtellina: in queste ultime zone si risente particolarmente di una marcata escursione termica tipica della primavera, dovuta per l'appunto ad una rapida accelerazione del soleggiamento.
Più fresche ( 15 / 16C°) le colline della Brianza e del Comasco, così come la fascia costiera dei nostri laghi: in quest'ultimo caso per l'azione combinata delle brezze e dell'inerzia termica della massa d'acqua.
 
 
 
Marzo 2014 - Media delle temperature massime in Lombardia su base delle stazioni della rete CML - Elaborazione di Bruno Grillini.
 
 
 
PRECIPITAZIONI
 
Marzo 2014 è stato un mese caratterizzato da una normale piovosità, se ci limitiamo ad osservare l'ammontare mensile dell'accumulo precipitativo su gran parte del territorio, pur con qualche eccezione sulla Bassa Pianura.
Ciònonostante la distribuzione delle piogge si è rivelata del tutto irregolare: soltanto due i peggioramenti significativi del tempo (ad inizio e a fine mese), nel corso dei quali si sono concentrate tutte le piogge.
Poche, ma abbondanti piogge cadute sottoforma di rovesci ripetuti nelle stesse zone seguendo un copione simile nella dinamica dei due eventi perturbati: un minimo di pressione sul Mediterraneo Centro-Occidentale ha coinvolto maggiormente i territori lombardi ad Ovest dell'Adda, dove in media sono caduti almeno 75-100 mm nell'arco di poche ore.
L'effetto combinato infine dello scirocco e dei rilievi prealpini, con azione di sbarramento particolarmente significativa a ridosso delle Orobie, nel Triangolo Lariano e nelle Prealpi del Varesotto e del Sottoceneri: qui si sono registrati 100-150 mm ed oltre.
Interessante osservare l'ombra pluviometrica dell'Alta Valtellina, per la presenza del gruppo Serottini-Adamello che sbarra letteralmente la strada alle masse d'aria umida proveniente da SudEst.
  
 
 
Marzo 2014  - Accumuli complessivi di precipitazioni registrate in Lombardia su base delle stazioni dalla rete CML - Elaborazione di Bruno Grillini
 
 
 
 
 
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