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.: Venerdì 22 novembre 2024
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B. Grillini, G. Aceti |
2015 |
ALTA PRESSIONE, INVERSIONI E ASCIUTTO Dopo novembre, anche dicembre 2015 verrà ricordato come uno tra i mesi più asciutti degli ultimi decenni dato che anche nel mese in questione sono del tutto mancate le grandi perturbazioni atlantiche, che di solito anche in questo periodo si sviluppano sul Mediterraneo, grazie alla discesa meridiana di impulsi freddi dal nord-atlantico. Più in dettaglio, tutto dicembre 2015 ha visto la nostra regione, così come buona parte dell’Europa centro-meridionale, venire influenzata da una vasta e solida struttura anticiclonica (che frequentemente ha portato valori pressori molto elevati, mediamente oltre i 1030/1035 hPa), e che ha garantito per tutto il mese tempo stabile ed assenza di precipitazioni sul nostro territorio. Tale struttura anticiclonica infatti ha sempre sbarrato la via Mediterranea alle perturbazioni atlantiche, in tal modo costrette a scorrere sul Nord Europa dove sono risultate a volte molto intense e dove hanno provocato alcuni danni. Il tutto è da ascriversi al fatto che, per tutto il mese, il Vortice Polare è risultato quanto mai compatto e vigoroso, e non ha permesso colate di aria artica verso le basse latitudini; contemporaneamente, si è assistito all’innalzamento dalla fascia di alta pressione subtropicale fino ad interessare buona parte dell'Europa centro-meridionale. Sul nostro territorio, tale situazione sinottica si tradotta, in pianura, in una sequenza quasi ininterrotta di giornate grigie, umide e nebbiose, soprattutto nelle ore più fredde della giornata. Tale quadro barico è purtroppo risultato estremamente favorevole alla concentrazione di elevate quantità di agenti inquinanti nell’atmosfera, schiacciati nei bassi strati dall'inversione termica, e che così favorito livelli di inquinamento particolarmente preoccupanti per tutto il mese. Dalla fascia collinare, e soprattutto in montagna, l'inversione termica portava il quadro meteorologico a mutare radicalmente rispetto al piano: frequenti giornate radiose e terse, con aria particolarmente secca e visibilità orizzontale eccezionale, in un quadro termico eccezionalmente mite per il periodo, con uno zero termico elevato e spesso risultato ben superiore ai 2500-3000 metri di quota. Eloquente in tal senso il grafico sottostante che, evidenziando gli scambi di calore in bassa troposfera (ad 850 hpa) mostra come, durante tutto il mese, si sia osservata uno scarto positivo dalle medie di riferimento, rispetto al trentennio 1981/2010, molto significativo (mediamente di +3,45 °C). Solo una manciata i giorni nei quali i valori termici in bassa troposfera sono risultati attorno alle medie di riferimento, mentre lunghi e frequenti sono risultati i periodi eccezionalmente miti, con uno scarto dalle medie di riferimento che si è spinto frequentemente oltre i +6/8 °C! <
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