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Ma è proprio vero che piove sempre la Domenica?   Inserito il› 11/10/2011 22.00.36
Aggiornato il› 12/10/2011 13.35.35
 
Ma è proprio vero che piove sempre la Domenica?
 
di Stefano Anghileri & Matteo Dei Cas
 
 
 
 
Uno dei motivi principali che contribuiscono al cattivo umore ed al nervosismo sul posto di lavoro, soprattutto il Lunedì mattina, è l'aver passato la Domenica barricati in casa per via del brutto tempo. Chiunque di noi per tutta la settimana fa piani, progetti, fantastica sulle attività piacevoli che si intendono fare in quell'unico giorno di libertà concessoci che non può e non deve essere rovinato da nulla al mondo. La pioggia diventa quindi un nemico temibile perchè non fa altro che accrescere il nostro livello di stress ed insofferenza.

E' dalla notte dei tempi che la Domenica è il giorno sacro per eccellenza, pure l'etimologia della parola lo rivela. Infatti in latino "dominica (die)" significa proprio: "Il giorno del Signore". Ma questa interpretazione è stata sovrapposta dai cristiani ad un significato più antico che è quello di "giorno del Sole". Il primo giorno della settimana (adesso per noi è l'ultimo, ma una volta non era così) per i pagani veniva impersonificato dal dio Sole e non poteva essere altro che luminoso e pieno di gioia.
 
 

 
 

Sento già provenire da voi lettori una forte quanto plausibile obiezione: "Macchè luminoso e luminoso, la Domenica piove sempre!".
Non credo che i pagani che vivevano millenni fa su queste lande abbiano fatto un'analisi statistica prima di decretare la Domenica come giorno del Sole. Avevano le loro osservazioni astronomiche e, in secondo luogo, anche meteorologiche. Certo che un giorno del Sole in cui piove sempre sarebbe un bel controsenso, o no?

Nell'ultimo anno ho sentito molto spesso la gente lamentarsi del brutto tempo sincronizzato con i giorni festivi e - in particolare - la Domenica. Per questo mi sono sempre chiesto: avranno ragione o è il desiderio comune di avere domeniche di bel tempo a prevalere sulla razionalità? Io, che l'analisi statistica la posso fare, mi sono divertito a controllare.
Per questo progetto mi sono stati di grande aiuto i dati di nuvolosità che ogni giorno tengo per la mia stazione a Cremeno fraz. Maggio (LC) in Valsassina. Mi sono servito di tre categorie:
-cielo sereno quando l'eventuale copertura nuvolosa occupa meno di un terzo di esso;
-cielo nuvoloso quando la copertura è tra 1/3 e 2/3;
-cielo coperto sopra i 2/3.
Per classificare giornate intere le ho divise in ore e ho contato in quante ore appariva ciascuno stato del cielo. In particolare ho assegnato 0 punti per ogni ora di cielo sereno, uno per ogni ora di cielo nuvoloso e due per ogni ora di cielo coperto. A fine giornata se il punteggio totale era inferiore o uguale a 16 ho classificato la giornata serena, se era tra 17 e 32 nuvolosa, se tra 33 e 48 coperta.
Chiaro che le statistiche ottenute non sono assolute: si riferiscono unicamente ai 12 mesi da Ottobre 2010 a Settembre 2011 per Cremeno fraz. Maggio. Se si considerassero sugli stessi 12 mesi le statistiche di un luogo fino a un centinaio di chilometri di distanza, mi aspetterei che le frequenze relative di domeniche di brutto tempo rispetto agli altri giorni della settimana non cambino di molto. Se invece si prendesse un altro intervallo di tempo non è detto che si otterrebbero gli stessi risultati... anzi, secondo le leggi della probabilità, non dovrebbe essere così!
Ho investigato il fenomeno sotto tre aspetti: numero di giorni con cielo coperto, numero di giorni di pioggia e corrispettive precipitazioni totali e numero di giorni con cielo sereno.
Il numero totale di giorni con cielo coperto è di fatto quanti giorni la gente comune considera brutto il tempo sia che vi siano precipitazioni o no. Non è infatti necessario che piova per frenare molte volte il nostro desiderio di un'escursione in montagna piuttosto che di una gita al lago. Questi i dati:

 

Giorni con cielo coperto

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ott10

Nov10

Dic10

Gen11

Feb11

Mar11

Apr11

Mag11

Giu11

Lug11

Ago11

Set11

 

Totale

Lunedì

2

4

2

2

2

2

0

0

0

0

0

0

 

14

Martedì

1

4

2

2

1

1

0

1

1

2

0

0

 

15

Mercoledì

0

1

3

1

1

2

0

0

3

1

0

0

 

12

Giovedì

0

1

1

1

1

2

2

0

1

1

0

0

 

10

Venerdì

2

1

3

1

0

0

2

1

2

0

0

0

 

12

Sabato

3

2

1

2

0

1

2

0

1

0

1

0

 

13

Domenica

3

4

3

2

3

2

0

0

1

1

1

2

 

22

 

Per ben 22 Domeniche su 52, cioè il 42,3% di quelle considerate, il cielo è stato completamente o quasi offuscato da nubi, di solito basse e uniformi. E la cosa "buffa" è che la media del numero di giorni coperti durante il resto della settimana è 12,7, cioè il 24,3%! Questo significa che abbiamo avuto all'incirca una domenica coperta su due, mentre solo un giorno su quattro dei rimanenti ha avuto brutto tempo! Che beffa! La cosa è insolita su un periodo di tempo così lungo.
In particolare, da Ottobre 2010 a Marzo 2011 si è avuta un'incredibile sequenza di 17 Domeniche su 26 di cielo coperto, cioè il 65,4%. Quanti sogni e progetti rovinati in quel semestre!

C'è un perchè a tutto questo? Chiediamolo a Matteo dei Cas, autore di diversi articoli di analisi di situazioni meteorologiche per il CML.
 
Osserviamo a titolo di  esempio l'andamento cumulativo delle precipitazioni relative al mese di Ottobre del 2010, sempre nel Lecchese, ma a Valmadrera, in area Pedemontana. Ebbene, le piogge si concentrano esclusivamente in quattro fasi, guarda a caso corrispondenti alle importanti azioni perturbate dei weekend. In media cadono ogni volta una cinquantina di millimetri, per un ammonatare totale mensile di oltre 230 mm, un dato significativo per Ottobre, sia pure paragonato solamente agli ultimi cinque anni.
 

 
 
Ma è tutta colpa della sorte il fatto di dovere aprire gli ombrelli solo tra Sabato e Domenica? Evidentemente no, perchè in natura nulla è affidato puramente al caso. Torniamo un momento a ripassare i due principi fondamentali della termodinamica, applicabili ad ogni branca della fisica e della chimica. In natura avvengono trasformazioni di energia, trasferimenti di massa: nulla si ditrugge, ma tutto si trasforma (I principio). I flussi di calore si scambiano tra l'Equatore ed i Poli trasferendo massa ed energia cinetica. L'azione stessa di una perturbazione, come quella di una fase anticiclonica, è frutto di questi scambi. Tra l'altro, si tratta di interazioni che devono sempre avvenire dissipando la minore energia possbile (II principio).
    
Arriviamo quindi al sussistere dei peggioramenti ciclici, guarda a caso concentrati in tutti i fine settimana. Trasferimenti di masse d'aria ed energia cinetica seguono la strada energeticamente più favorevole: un equilibrio che viene mantenuto per molti mesi, seguendo sempre la stessa configurazione e mantenendola fin tanto che questa risulti vantaggiosa.
Ed ecco il susseguirsi delle Onde di Rossby, che originano dal fatto che i flussi zonali diretti da Ovest ad Est, possono oscillare in direzione meridiana intorno alla posizione di equilibrio (a) . Il treno ondulato si propaga verso Est con un periodo di circa sette giorni, nel quale si sussegue un profondo cavo d'onda ed un' altrettanto imponente cresta (b) , che spesso tende a "chiudersi" e ad isolare (cut-off) un vortice di aria fredda ed instabile (c) .    
 
 

 
 
E' sorprendente la costanza con la quale si è mantenuto inalterato il periodo dell'onda. Questa configurazione si è mantenuta tale, descrivendo un moto armonico sinusoidale "quasi perfetto", in ottemperanza al II principio della termodinamica: non vi sono state probabilmente perturbazioni del sistema tali da sfavorire energeticamente il trasferimento di quantità di moto nell'ambito del treno di onde. Il moto armonico delle onde di Rossby si è dissipato molto lentamente ed il "cambio di rotta" ha richiesto il trascorrere di molte settimane!
 
Nell'autunno 2010, il caso ha voluto che il cavo d'onda "dovesse" cadere ciclicamente proprio nei fine settimana, con lo sviluppo al contrario di una cresta anticiclonica nei giorni intermedi. Bel tempo quindi a metà settimana e puntuale peggioramento tra venerdì e lunedì: un esempio lo potete trovare nell'animazione qui sotto. Domenica 24 Ottobre una saccatura attraversa l'Italia, seguita tra Martedì e Venerdì da un'onda altopressoria subtropicale che isola un vortice freddo sullo Ionio; una nuova saccatura si ripropone quindi Domenica 31... ed un tipo di tempo più o meno simile si sussegue per diverse altre settimane, fin quando sopraggiunge un'importante svolta: una nuova configurazione di scambio energetico planetario a questo punto più favorevole e meno dispendiosa.
 
 
 

 

Torniamo ai dati. Mi sono quindi occupato dei giorni più odiosi: quelli cioè in cui la pioggia può aver rovinato qualsiasi attività all'aperto. Faccio notare che un giorno classificato di pioggia può non essere considerato di cielo coperto se l'evento piovoso e i cieli coperti hanno occupato poche ore di una giornata come, ad esempio, nel caso di un veloce temporale estivo.
Ecco i risultati:
 

Giorni di pioggia
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Ott10
Nov10
Dic10
Gen11
Feb11
Mar11
Lunedì
35,1
40,9
 
 
81,5
17,3
44,2
5,8
1,5
19,5
 
 
20,8
 
4,6
 
1,8
0,3
Martedì
61,2
 
 
 
5,6
3,6
64,3
2,8
 
2,3
6,7
 
4,1
 
23,6
 
4,3
4,1
Mercoledì
 
 
 
 
13,7
5,8
 
 
 
35,2
8,0
16,8
 
 
22,3
 
45,5
 
Giovedì
 
 
 
 
17,8
 
 
 
 
2,0
42,1
 
 
 
5,1
 
3,5
6,9
Venerdì
2,3
0,8
 
 
3,6
5,8
 
 
 
0,7
3,8
14,6
5,6
 
 
 
 
 
Sabato
0,3
6,3
0,3
1,3
10,2
1,2
 
 
 
5,3
 
 
18,0
0,3
 
 
1,3
2,3
Domenica
3,8
11,7
100,8
 
53,3
2,3
39,1
14,3
 
2,5
1,3
1,5
30,0
 
4,6
1,0
18,8
6,3
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Apr11
Mag11
Giu11
Lug11
Ago11
Set11
Lunedì
3,6
 
3,8
 
 
12,7
8,9
 
 
6,1
1,0
 
1,3
0,5
18,3
21,3
20,8
3,3
Martedì
0,3
 
1,3
 
 
24,4
0,5
 
 
67,1
 
 
 
 
 
0,3
 
 
Mercoledì
 
 
0,3
 
 
25,7
20,3
4,8
4,1
53,1
20,1
0,3
4,6
 
 
 
 
 
Giovedì
7,9
 
1,3
1,3
 
2,8
3,8
18,3
 
74,9
10,7
2,8
0,3
 
 
1,3
 
 
Venerdì
1,0
6,3
35,8
 
 
13,5
1,8
14,2
 
8,6
0,5
 
14,7
0,5
 
 
 
 
Sabato
3,8
0,8
27,4
7,1
 
11,4
9,9
13,7
 
10,9
0,8
 
28,4
9,9
 
34,0
13,7
 
Domenica
 
 
1,3
1,8
12,2
5,1
 
 
 
27,2
0,5
 
17,3
 
 
57,4
104,1
 

 

 
Totale
Lunedì
24
Martedì
17
Mercoledì
16
Giovedì
17
Venerdì
18
Sabato
24
Domenica
24

 

24 Sabati, Domeniche e Lunedì su 52 (il 46,2%) sono stati bagnati dalla pioggia, mentre in mezzo alla settimana la media è 17 su 52 (il 32,7%). Weekend lunghi da dimenticare quindi, molto meglio i giorni infrasettimanali.
Non mi son fermato qui. Infatti un conto è se nel nostro "giorno sacro" scende 1mm di precipitazione, magari concentrato in pochi minuti, un conto è se siamo di fronte ad una giornata simil-alluvionale da 100mm! Ho voluto quindi controllare quanto piove in ogni giorno della settimana e i risultati sono a dir poco incredibili:

 

Totale mm
Lunedì
374,9
Martedì
276,5
Mercoledì
280,6
Giovedì
202,8
Venerdì
134,1
Sabato
218,6
Domenica
518,2

 

La Domenica sono scesi in totale 518,2mm di precipitazione, mentre la media degli altri giorni è meno della metà e cioè 247,9mm! Se l'anno fosse stato interamente composto da domeniche, con questa media, avrebbe sfondato i 3600mm invece dei 2010mm complessivi! Un anno composto solo da Venerdì invece non avrebbe raggiunto nemmeno i 1000mm.
A parità di numero di giorni di pioggia, la Domenica si è rivelata molto più piovosa di Lunedì e Sabato, ottenendo una media di 21,6mm per ogni Domenica di pioggia. Nessuna speranza quindi: il nostro giorno libero molto spesso ci ha costretto a casa tutto il tempo. E pensare che se avessimo chiamato Domenica un altro giorno avremmo beccato in media un terzo in meno di pioggia, il Venerdì due terzi!

 

Media mm
Lunedì
15,6
Martedì
16,3
Mercoledì
17,5
Giovedì
11,9
Venerdì
7,5
Sabato
9,1
Domenica
21,6

 

L'ultima verifica parte dal punto di vista opposto, cioè: quante domeniche classificate come soleggiate abbiamo avuto? Quante volte in un anno siamo riusciti a fare quello che avevamo in programma senza che i fenomeni meteo si accanissero contro di noi? La risposta è 18, cioè il 34,6% delle volte. Una Domenica su tre pienamente sfruttabile durante tutto l'anno grazie alla clemenza del tempo. Già sembra ben poco, ma "facciamoci del male" un'ultima volta. Se avessimo chiamato Domenica un qualsiasi altro giorno avremmo avuto "diritto" a 26 giornate di bel tempo su 52, cioè esattamente la metà di quelle presenti in 12 mesi. I fortunati che hanno avuto Giovedì come giorno libero si sono goduti ben 31 giorni su 52 (il 59,6%) di bel tempo alla faccia di chi la Domenica si alzava la mattina e due volte su tre malediva il cielo.

 

Giorni di sole
Lunedì
22
Martedì
28
Mercoledì
27
Giovedì
31
Venerdì
28
Sabato
22
Domenica
18

 

Come concludere quindi? Forse è vero che la Domenica sembra troppo spesso piovosa perchè la vorremmo sempre sfruttabile. D'altro canto quello che è successo nei 12 mesi appena trascorsi è qualcosa che si colloca abbastanza vicino a una delle code della campana di probabilità e questo significa in parole povere una gran sfortuna! Il fatto che un giorno della settimana veda una strana ripetizione di eventi di maltempo su un lasso di tempo comunque abbastanza lungo, è insolito. Se allungassimo ulteriormente questo intervallo di tempo vedremmo sicuramente l'anomalia rientrare.
Per consolarci potremmo scrivere un nuovo corollario alla Legge di Murphy:

"Se la Domenica è il tuo unico giorno libero, due volte su tre verrà rovinata dal brutto tempo e una volta su tre da qualsiasi altra cosa".

 

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