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.: Giovedì 21 novembre 2024
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Nella notte tra mercoledì 7 e giovedì 8 ottobre - dalle ore 23 alle ore 02 locali - la zona del Basso Varesotto è stata interessata da un evento temporalesco importante, con attività elettrica estremamente intensa, precipitazioni localmente abbondanti e grandine (seppur di piccole dimensioni). Il sistema convettivo, a cella isolata rigenerante, ha presentato caratteri di marcata stazionarietà, insistendo sulle medesime aree per circa tre ore consecutive. La dinamica di questo episodio, molto particolare sia per genesi che per fenomenologia associata, è oggetto di analisi nel presente articolo. Nonostante si tratti di un caso particolarmente complesso, che una trattazione analitica - per quanto esaustiva - assai difficilmente può risolvere, cercheremo di inquadrare le condizioni che ne hanno favorito lo sviluppo.
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Analisi della prima nevicata fino a quote di pianura dell'inverno 2014-2015
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Reanalisi approfondita di un passaggio temporalesco "storico" per la Pedemontana Lombarda, ben documentato da immagini e testimonianze dell'epoca, condito da una forte passione per la meteorologia.
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In questo breve articolo vi raccontiamo la storia di una nevicata inconsciamente attesa, ma anche un po' sognata proprio perchè quasi impossibile. Nulla di eccezionale - vogliamo subito anticiparlo - in termini di abbondanza o di qualità della neve. Più unica che rara invece la resistenza quasi stoica del fiocco di neve, all'incursione delle correnti atlantiche che quasi sempre in poche ore cancellano i segni dell'inverno. Ed invece ecco spiccare le peculiarità del nostro microclima: un elogio quindi alle Alpi ed al Catino Padano!
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Questo articolo ha lo scopo di illustrare le difficoltà connesse alla previsione delle nubi basse sulla pianura padana durante il periodo autunnale-invernale, mettendo a confronto diversi output modellistici. E' stato preso in esame il caso del 10 Ottobre 2012.
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Il presente articolo analizza, sia a livello sinottico che a livello microclimatico, la dinamica dell’arrivo e gli effetti sulla Provincia di Como dell’irruzione fredda “russo-siberiana” che ha interessato parte dell’Europa e del Nord Italia per circa 15 giorni nell’inverno 2011-2012, da martedì 31 gennaio a martedì 14 febbraio; un’irruzione fredda di portata “storica”, tra le più importanti e significative degli ultimi decenni. Vengono così riportati brevemente l’evoluzione dello scenario sinottico del periodo in questione ed i dati climatici più importanti riferiti a 51 stazioni meteorologiche a norma OMM presenti sulla Provincia di Como (stazioni che fanno parte della Rete del Centro Meteorologico Lombardo – MeteoComo).
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La prima decade del febbraio 2012 è stata caratterizzata da una forte e soprattutto prolungata ondata di gelo, che ha colpito buona parte dell'Europa e del nostro paese. Il protrarsi di una particolare configurazione sinottica che trae origini dalle grandi manovre artiche, ha dato origine a condizioni climatiche del tutto eccezionali che verranno ricordate per lunghi anni. La neve, pur interessando marginalmente la nostra Regione, ha letteralmente seppellito alcune regioni del centro-Italia. In Lombardia è stata la lunga sequenza di giornate di ghiaccio a fare parlare di sè. In questo lavoro è ricostruito un evento climatico di calibro storico, ben documentato e raffontato con le più importanti ondate di gelo dello scorso secolo. Una lettura quindi davvero meritevole per i climatolgi lombardi ed italiani!
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L'ingresso di una perturbazione dai quadranti settentrionali, dovendo questa fare i conti con la barriera alpina, è quasi sempre associata a quelle tipiche condizioni di Föhn che noi tutti conosciamo: e cioè bel tempo, aria tersa e temperature particolarmente miti. Qualche volta però un sistema perturbato riesce "a tracimare" le Alpi, portando nuvolosità e precipitazioni fin sulla Pianura Padana: casi molto rari, di importanza storica per la nostra Regione. Prendiamo quindi spunto da questo evento, uno tra i più imponenti di questi ultimi anni, per comprendere nei dettagli come avviene "lo sfondamento del muro del Föhn". Articolo quindi di valenza didattica, una lettura "imperdibile" per uno studioso del microclima lombardo.
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L'arrivo di un temporale a supercella sulla Brianza rappresenta un evento alquanto raro, ricostruito e ben documentato in questo articolo dalle nostre osservazioni visive e strumentali. Naturalmente non mancano gli approfondimenti sinottici e la reanalisi delle condizioni locali, volendo appunto dimostrare il sussitere anche "sulla carta" delle condizioni necessarie e favorevoli all'innesco del mesociclone. L'articolo, piuttosto tecnico, vuole "immortalare" non solo un evento spettacolare, ma anche un caso di elevato spessore didattico!
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Una memorabile ondata di calore dai connotati pienamente estivi ha interessato nel corso della prima decade di Aprile tutta la nostra Regione. La micidiale concomitanza di un'alta pressione alimentata da aria calda africana e dei venti di caduta dalle Alpi, ha infatti permesso di raggiungere valori di temperatura a dir poco inimmaginabili. Il picco termico raggiunto in questa anomala fase della primavera non ha precedenti nella storia climatologica lombarda, per lo meno nelle moderne serie storiche che si avvalgono di una strumentazione standardizzata ed affidabile. Ripercorriamo quindi, passo per passo, questo straordinario evento.
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