Le perturbazioni transitate in serie tra il 29 gennaio e il 3 febbraio, già nevose in gran parte della pianura, hanno avuto il merito di fare da apripista a una nuova depressione che si è staccata dal flusso zonale ed è entrata nel Mediterraneo. Dalla tarda serata di giovedì 5 febbraio la depressione si è mossa lentamente verso sud-est senza mai perdere di forza. In questo intervallo di tempo, cadute di neve di intensità eccezionale si sono abbattute tra l’Emilia e la bassa Lombardia, con epicentro nel Cremonese, dove lo spessore nevoso al suolo ha raggiunto e talora superato i 50 cm in poche ore. La neve è comunque caduta in tutta la Pianura Padana centrale e occidentale, fino all’estremo SE del mantovano, dove invece ha solo piovuto.
Nella prima parte del presente articolo pubblichiamo l’analisi tecnica dell’evento, a cura del nostro previsore Simone Budelli. A seguire, in seconda e terza parte, proponiamo un paio di reportage che descrivono le impressioni vissute in due diversi luoghi di osservazione: a Briona, in pedemontana novarese, e nelle pianure del Cremonese. In ultimo, un approfondimento sul medesimo episodio nevoso così come osservato in alto Montefeltro (Appennino tosco-romagnolo).