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.: Domenica 24 novembre 2024
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La neve ha visitato per la quarta volta nella stagione 2008-2009 una buona parte delle zone pianeggianti della Lombardia. La nevicata si è spinta addirittura oltre le aspettative degli esperti, imbiancando anche un "corridoio" della nostra Regione che avrebbe dovuto trovarsi invece sotto la pioggia. L'evento si è presentato in condizioni di "temperatura al limite" offrendo numerosi spunti didattici sia nell'aspetto climatologico che previsionale.
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Le prime tre nevicate della stagione autunno-inverno 2008/2009 sono state precoci e caratterizzate da condizioni particolari, tanto da risultare eemplari di tre diversi modi in cui l'evento può verificarsi. Le analizziamo commentando le cartine esclusive degli accumuli ricavate dai dati della rete CML.
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In questo breve articolo ho approfondito la distribuzione della piovosità nella provincia di Brescia in occasione della più signficativa ondata di maltempo dell'autunno 2008.
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Nei giorni compresi tra il 28 Ottobre ed il 6 Novembre l'Italia è stata interessata da un'intensa ondata di maltempo autunnale, dai connotati che non si osservavano da alcuni anni. Il protagonista è tornato ad essere il Mediterraneo, coinvolto in uno scenario depressionario complicato da continui apporti di energia. Ho ricostruito giorno per giorno l'evoluzione sinottica, soffermandomi in particolare sull'evento vissuto in Lombardia. Sulla nostra Regione si è infatti concentrata una piovosità davvero abbondante, accompagnata da temporali notturni e da forti venti di libeccio e scirocco.
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Un’azione bene assestata dall’Altantico è riuscita finalmente ad instabilizzare il Mediterraneo, coinvolgendo anche le regioni centro-meridionali italiane che hanno vissuto un’estate piuttosto calda e siccitosa. Analogamente anche l’estremo lembo sudorientale della Lombardia ha ritrovato le piogge, cadute avaramente durante l’estate. Un’evoluzione dinamica affascinante di inizio autunno che ha dato inoltre occasione allo sviluppo degli ultimi intensi temporali della stagione.
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Una sfuriata temporalesca classificabile tra le più severe e significative dell'Estate 2008 ha flagellato per oltre 48 ore la Lombardia. La nostra attenzione si è rivolta, grazie al nowcasting, alla ricerca degli elementi che hanno permesso di diagnosticare la presenza di temporali a supercella. La revisione dei modelli a scala continentale e locale ha confermato, durante questa fase di maltempo, l'esistenza effettiva delle condizioni necessarie allo sviluppo dei sistemi convettivi supercellulari.
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Tra il pomeriggio del 17 maggio 2008 e la mattinata successiva in alcune località della fascia prealpina è caduto un quantitativo di pioggia paragonabile all’accumulo medio dell'intero mese. Questa ondata di maltempo, pur nitidamente inquadrata dai modelli a medio-lungo termine, si è manifestata in alcune zone della Lombardia più severa del previsto. Per quali ragioni le piogge avrebbero assunto una caratteristica paragonabile ad un evento monsonico in miniatura?
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La neve ha salutato un po’ in ritardo la stagione invernale in alcune località della Lombardia ed ha scelto proprio la mattina della Domenica di Pasqua. Alberi da frutto fioriti ed imbiancati dalla neve sotto un cielo che rapidamente si è rasserenato regalando un’atmosfera primaverile di rara bellezza. Un evento inatteso e sfuggevole che merita assolutamente di essere ricordato.
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Un’irruzione di aria artica marittima spesso su alcune zone della Lombardia si manifesta sottoforma di föhn. Il vento di caduta può tuttavia in alcune circostanze fornire i presupposti per interessanti ed imprevedibili fenomeni. In questo caso lo scontro dell’azione favonica con un rientro umido da Est ha caratterizzato una precoce ed irregolare fioritura temporalesca.
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Analisi e commenti di un temporale del tutto eccezionale che nel pomeriggio-sera di Domenica 16 Marzo 2008 ha colpito diverse aree della Lombardia, registrando connotati del tutto incredibili ed imprevedibili.
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