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.: Domenica 24 novembre 2024
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A distanza di un anno una corrente favonica molto mite torna a spezzare l’inverno regalando due giornate di calore tardo primaverile. Ho descritto brevemente questo evento cercando differenze e similitudini a quanto accaduto nel gennaio 2007.
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In questo articolo si analizza l'ultimo evento nevoso di una certa importanza che ha interessato anche le località di pianura con accumuli nelle 48 ore variabili tra 20 e 50 cm. Si partirà dall'analisi della situazione sinottica in quota e poi al suolo. Infine si analizzeranno gli effetti della nevicata sulla Regione in base ai dati raccolti dalla rete amatoriale di stazioni CML.
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Uno scontro tra aria fredda continentale proveniente dai Balcani ed aria più mite atlantica sta per creare le condizioni favorevoli alla neve in accordo con la tradizione lombarda. L’evento è preannunciato dai modelli globali già negli ultimi giorni del 2007. Arrivano le conferme: nevicherà in modo uniforme ed abbondante. A poche ore dall’evento la situazione si fa intrigante: la neve sembra non rispettare le aspettative dei meteorologi. Quali elementi potrebbero essere entrati in gioco? Ho ricostruito l'evento con una reanalisi dei modelli ed il supporto offerto dalla rete di stazioni CML.
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Gli effetti dell’ingresso freddo orientale sulla nostra regione si avvertono soprattutto sulle fascie pedemontane. L’episodio che qui descrivo brevemente non è niente di straordinario ma costituisce un caso interessante e didattico. Un tassello da aggiungere alle casistiche del microclima lombardo.
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Retroanalisi di due giornate che hanno presentato una Lombardia divisa in due aree: quella Prealpina e Pedemontana con il sole e temperature decisamente mite e quella Padana con nebbia persistente e clima invernale.
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"Aria fredda artica si getta sul mare di Alboran, e quando accade è indice di un guasto del tempo sull'Italia": ricordate queste parole dette tanti anni fa dal Generale Baroni? Analizziamo insieme, prendendo spunto da questo evento perturbato, una tipica configurazione autunnale mediterranea con qualche approfondimento su scala locale.
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Il mese clou dell'autunno 2007 si è presentato con due volti diversi: quello di una lunga ottobrata seguita al suo giro di boa da una fase di maltempo dai connotati invernali che ha colpito in prevalenza l'Italia centro-meridionale. In Lombardia, regione non direttamente coinvolta da questo episodo perturbato, non sono mancate comunque alcune sorprese.
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Il foehn Alpino è il vento che si presenta con maggiore frequenza in pianura padana specialmente nel periodo tardo-autunnale e invernale, tuttavia episodi con raffiche oltre gli 80 km/h anche in pianura, come quelli del 9 novembre 2007, sono rari. Ecco una breve analisi realizzata grazie ai dati della rete delle stazioni CML, compendiati nelle elaborazioni grafiche di Bruno Grillini.
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Un cocktail micidiale tra aria subtropicale marittima, subsidenza e foehn
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Analisi di un evento temporalesco di notevole portata, che ha provocato numerosi danni in alcuni comuni del bergamasco e del Bresciano.
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