Il Foehn Alpino è il vento che si presenta con maggiore frequenza in pianura padana specialmente nel periodo tardo- autunnale e invernale, tuttavia episodi di vento oltre gli 80 km/h sono assai rari. Uno di questi episodi è avvenuto il 9 Novembre 2007 interessando tutta la regione tra la tarda mattinata e la sera. Un episodio quindi di breve durata ma di forte intensità, le punte massime di velocità non hanno raggiunto valori record, ma sicuramente degni di menzione. L'episodio di foehn, previsto con largo anticipo è il risultato di una discesa di aria artica marittima che impattando contro l'arco Alpino ha prodotto i forti venti di caduta. Una buona prova previsionale è stata fornita da alcuni LAM, ( modelli a scala locale ), che hanno ben previsto l'ingresso del vento nel corso della tarda mattinata e la successiva e veloce cessazione nel corso della serata. Modello WRF - Lamma Toscana - proiezione vento a 10 metri Modello WRF - Lamma Toscana - proiezione vento a 10 metri La notevole intensità dell'episodio è dovuta principalmente a due fattori. Il primo, il forte scarto barico di circa 15 hpa venuto a crearsi tra i 2 versanti Alpini, il secondo fattore, ben più importante, le forti correnti nord-occidentali presenti a tutte le quote con l'ingresso da NW della jet-stream alla quota di 300 hpa, determinando così un episodio intenso che ha poi propagato il vento di caduta in tutta la regione, anche nel settore sud-orientale solitamente risparmiato dai venti di foehn Alpino salvo episodi di notevole intensità come quest'ultimo. Carta GFS alla quota di 300 hpa Tramite l'elaborazione effettuta da Bruno Grillini dei dati della nostra rete, possiamo valutare l'incidenza del vento su tutto il territorio lombardo coi picchi massimi registrati dalle stazioni realtime e osservare l'avanzata dell'aria secca e fredda durante la giornata seguendo le linee blu sulla cartina, ricavate dai dati in realtime di umidità e dew-point della rete CML. Cartina elaborata con dati rete CML Notiamo innazitutto che le raffiche più forti si sono verificate nelle zone solitamente soggette ai venti di foehn Alpino, come il Canton Ticino con raffiche prossime ai 90 km/h, il settore centro-occidentale della Lombardia specielmente su alta pianura e zone pedemontane con punte di 80km/h nel Lecchese, Milanese e Bergamasco. Niente raffiche sopra i 100 km/h in quota, la stazione CML del Monte Cornizzolo ha registrato solamente una punta di 80 km/h, Zambla nel bergamasco 93 km/h. Inusuale sono invece le forti raffiche registrate nel Pavese con punte prossime agli 80 km/h, queste intensità sono abbastanza rare, tuttavia episodi simili hanno in passato determinato velocità simili anche nel Pavese. Meno interessata come accade sempre, la parte sud-orientale con raffiche di 30-40 km/h, addirittura a Sermide (MN), estrema punta sud-orientale della regione, non si sono superati i 30 km/h. Dal punto di vista termico, le correnti favoniche hanno prodotto un temporaneo rialzo termico all'ingresso del vento, successivamente è stato registrato un costante calo a partire dal primo pomeriggio con le temperature che sono diminuite dai 16-18°C delle 13 ai 10-11°C delle ore 17 sempre con forti venti da nord. Fonti consultate: |