Isola di Gran Canaria, Canarie (Spagna);il giorno prima
Due uomini stavano sbarcando da un gommone sulla spiaggia dell'isola, l'unica luce che illuminava la spiaggia era quella della luna per il resto tutto era buio. I due si guardavano intorno per vedere se qualcuno era nei dintorni, ma nessuno si era accorto del loro sbarco. Sulla tuta da sub all'altezza della gamba portavano entrambi una pistola. Era meglio averla, non si poteva mai sapere!Fecero soltanto pochi passi e un passaggio segreto sotto la spiaggia si aprì all'improvviso come comandato dall'interno. I due uomini scesero velocemente nel sottosuolo scomparendo dalla spiaggia.
Da qualche parte nel Sahara libico,lo stesso giorno, qualche ora più tardi
Un uomo dalla carnagione olivastra e dai tratti fisici arabi stava guidando una jeep a gran velocità nel deserto. Lo faceva per evitare di insabbiarsi, inoltre alla sua partenza da Tripoli aveva leggermente sgonfiato le gomme proprio per evitare insabbiamenti.Portava degli occhiali scuri da sole per ripararsi dalla forte luminosità e dal riverbero della sabbia. Sotto la camicia portava una fondina con una pistola. Vicino al sedile vi era anche un vecchio fucile russo Kalaniskov ma ancora ottimamente funzionante. Tutto intorno vi erano dune di sabbia dal colore giallo paglierino, erano alte come colline ed il loro attraversamento non era facile. Dopo alcune ore di viaggio l'uomo, il cui nome in codice era Akim, ma non era il suo vero nome, arrivò presso un'installazione militare. Si fece aprire dalle guardie al cancello con un cenno.
“Salam Alekom (Buon giorno), disse. Ed una delle guardie rispose: “Alekom Salam”.
Il volto dell'uomo era teso e rigido, come se qualcosa lo preoccupasse. Era vestito con una divisa color marroncino chiaro con maniche corte e pantaloncini corti. Aveva capelli neri corti.
Akim si affrettò ad entrare in un locale che sembrava all'apparenza un ufficio. All'interno vi era aria condizionata e tutti i comforts possibili per la sopravvivenza nel deserto, insomma si stava meglio che sotto il sole! La temperatura all'esterno era di circa 50°C all'ombra!Un vero inferno!
Akim strinse la mano ad un altro uomo anche egli dai tratti arabi. I due si conoscevano e dopo i saluti iniziarono a parlarsi. All'interno di quello che sembrava un ufficio vi erano grandi schermi che assomigliavano a piccoli radar e poi altri schermi con spie luminose e leds.
“Tutto bene durante il viaggio?”, disse l'altro uomo ad Akim.
“Nessun problema. I nostri uomini sono sbarcati all'isola di Gran Canaria stanotte come previsto. Il piano H può partire”, disse Akim.
“Benissimo”, replicò l'altro uomo.
“Allora cominceremo tutto domani pomeriggio per l'ora prefissata”,disse l'altro uomo.
“Va bene”, rispose Akim.
“Allah Akbar (Allah è grande!)”, disse Akim.
“Allah Akbar”, rispose l'altro uomo.
(2-Continua)