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Uragano - 14a puntata   Inserito il› 08/09/2008 11.33.21
Aggiornato il› 08/09/2008 11.51.27
Da qualche parte nel deserto di Sonora, Arizona (USA)

Il sole stava appena levandosi in cielo quando Samuel Bell, i colleghi e Justin si svegliarono. In realtà Justin durante la notte non era riuscito a prendere sonno perchè era troppo agitato per quello che era successo durante il giorno. La stanchezza ed il nervosismo gli avevano impedito di prendere sonno per tutta la notte. Stanco si mise in cammino con gli altri verso la base nel deserto. Dopo molte ore di cammino quando ormai il caldo era diventato insopportabile, intorno a mezzogiorno, Samuel e gli altri decisero di piantare le tende in una zona riparata ed ombreggiata per riposarsi un po' e riprendere il cammino dopo il tramonto.La marcia era stata faticosa, ma quello che mancava di più era l'acqua che stava per finire. La perdita di liquidi era infatti abbondante. Inoltre le poche scorte di cibo che erano state recuperate dopo la sparatoria stavano per finire. Per ovviare a ciò Samuel Bell in base alla sua esperienza di militare aveva dato l'ordine di marciare solo nelle ore notturne e di riposare in quelle diurne. Ma l'acqua stava per finire e la base era ancora lontana...


CNN Headquarter, Atlanta (Georgia),USA

“Il mondo è sotto attacco terroristico. Dalle fonti che abbiamo interrogato l'attaco si svolgerebbe in contemporanea su Stati Uniti, Asia ed Europa attraverso eventi atmosferici estremi come gli uragani generati dai fondamentalisti islamici attraverso una tecnologia sconosciuta e che stando alle conoscenze ufficiali della scienza non ancora possibile allo stato attuale delle conoscenze” continuò il giornalista.
Matthew era a casa sua e stava seguendo il telegiornale della sera, come di consueto dopo aver cenato insieme alla sua famiglia. Quando sentì che si parlava di modifica artificiale del tempo ebbe come un fremito di paura. “Ma non è possibile! Chi è in grado di modificare il tempo artificialmente?” pensò Matthew. Ripercorse mentalmente gli articoli che aveva letto a proposito di questo argomento: sapeva che alcuni studi erano stati fatti dagli Israeliani e dai Cinesi, ma si trattava comunque di qualcosa allo stato embrionale e sperimentale.
“Il presidente O. ha dichiarato lo stato di emergenza per tutto il territorio degli Stati Uniti ed ha mobilitato la guardia nazionale” continuò il giornalista.
Matthew pensò allora che era arrivata davvero la fine, ma cercò di nascondere alla sua famiglia i suoi sentimenti per non farli preoccupare troppo.

Italia settentrionale

L'uragano era passato al grado due della scala Saffir-Simpson e si stava dirigendo verso l'Italia settentrionale portando il suo carico di distruzione. Venti fortissimi, superiori ai 100 km/h, iniziarono a soffiare a Torino accompagnati da forti piogge dal carattere torrenziale che in poco tempo fecero esondare il Po in gran parte della Pianura Padana. Il servizio meteorologico nazionale fortunatamente aveva dato per tempo l'allerta di evacuazione di tutta la popolazione che aveva trovato rifugio nei paesi limitrofi, grazie anche alla collaborazione dei governi, come la Francia, la Svizzera e l'Austria. La tempesta intanto muoveva verso il centro-sud Italia e non sembrava diminuire d'intensità.

Bangladesh

L'uragano continuava ad intensificarsi e puntava verso nord est in direzione del Bangladesh. La popolazione era stata fortunatamente avvertita per tempo ed era fuggita nelle nazioni limitrofe. Poche centinaia di persone resistettero, ma trovarono la morte per le inondazioni. Le piogge torrenziali e i venti fortissimi spazzarono via ogni cosa.

(14-Continua)


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