Le mappe come di consueto sono state realizzate esclusivamente in base ai dati forniti dai collaboratori della rete di stazioni del CML.
Per l’elaborazione grafica sono stati adoperati i dati di 195 stazioni termo-pluviometriche e 33 pluviometriche la cui serie è risultata completa; altre 94 stazioni, con dati incompleti, sono state adoperate come riferimento per il perfezionamento delle curve.
Eventuali valori palesemente incongruenti con quelli di stazioni limitrofe non sono stati presi in considerazione.
Le temperature massime sono tipicamente più elevate lungo la fascia pedemontana, meno soggetta alle inversioni termiche persistenti, che hanno il loro apice tra il pavese e il piacentino dove spesso permane uno strato di nebbia anche nelle ore diurne.
Le minime mostrano una progressione negativa dalle pianure esposte all’alito tiepido dell’Adriatico verso quelle più interne a confine con il Piemonte, dove l’aria fredda ristagna più a lungo. Come di consueto, si distingue l’isola di calore metropolitana e l’azione mitigatrice degli specchi d’acqua lacustri.
Le precipitazioni, denotano una distribuzione molto irregolare, pur con i massimi concentrati sul nordovest e, in genere, lungo le Prealpi: il minimo assoluto spetta invece all’alta Valtellina. Si tenga presente però che la frequenza delle nevicate avvenute in questo mese può essere causa di una sottostima dei mm equivalenti rilevati soprattutto nelle stazioni di montagna.
Per una descrizione degli eventi nevosi si invita a fare riferimento all’articolo: INVERNO 2008-2009: la mappa della neve.
Per un commento dettagliato dell’andamento climatico del mese si rimanda, invece, all’articolo che sarà pubblicato prossimamente su questo sito.