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Nuvole basse e nebbie   Inserito il› 09/12/2009 23.26.05
 
 
 

NUVOLE BASSE E NEBBIE

 
Incominciamo il nostro viaggio nella meteofotografia proprio con le nuvole basse da anticlone che hanno occupato gran parte del mese di Novembre 2009. Il capitolo sulle nubi basse e nebbie è molto corposo per le fantastiche e diverse possibilità fotografiche offerte. Ecco perchè a questa prima parte molto teorica ne seguiranno altre.

Le giornate grigie e umide con copertura nebbiosa sicuramente possono mettere di malumore. Per risollevarvi il morale posso però sicuramente dirvi che "Il cielo è blu sopra le nuvole", come si cantava qualche anno fa, il che è sempre vero. In situazioni come quelle appena trascorse lo è ancora di più, dato che basta raggiungere quote appena sopra i mille metri per assaporare un autunno mite, luminoso e pure secco. Appena sopra i mille metri, infatti, si può contemplare dall'alto un fantastico mare di nubi sopra il catino padano dal quale spuntano, come isole, le Alpi e le Prealpi.
 
 
 
 
 
Formazioni nuvolose basse in aria stabile: il "mare di nubi". Prima immagine scattata il 19 Novembre 2009 dal Monte Cornizzolo (LC) inquadrando il Monte Rai. La seconda fotografia è del 9 Novembre 2005 ed è stata scattata dal Monte Tesoro, Valcava (LC)

 
Per conoscere il comportamento dell'atmosfera in queste situazioni e quindi sapere dove e come scattare belle fotografie, non si può prescindere dall'introdurre qualche noioso quanto fondamentale concetto di fisica dell'atmosfera che cercherò di semplificare il più possibile.
Cosa sono queste "nubi basse" e come si formano? Per convenzione, si chiamano così le nuvole aventi base a partire dal suolo fino a 2000 metri sul livello del mare. Appartengono alla categoria sia nuvole che si formano in condizioni di stabilità atmosferica, come gli Strati, che altre instabili.
 

 

Formazioni nuvolose in aria instabile. In entrambi i casi mostrati sono nubi formatesi dall'ascesa di umidità su pendii dopo il transito del fronte. Entrambe le immagini sono del 25 Novembre 2007, la prima è stata scattata dall'Alpe Derschen, Sorico (CO), mentre la seconda dalle prime pendici della Grigna Meridionale (LC) inquadrando il Monte Moregallo.

 

 
 
Quelle presenti nei nostri cieli fino a pochi giorni fa erano stabili, cioè correlate ad un Anticiclone. Com'è che un Anticiclone porta cieli grigi? Considerate queste verità fisiche:

- un Anticiclone spinge l'aria verso il basso, come la forza di gravità vincola al suolo ogni cosa.
- l'aria fredda è più pesante di quella calda;
- l'aria fredda può contenere meno acqua sotto forma di vapore di quella calda.

Mettiamo assieme queste verità.
L'Autunno porta condizioni di persistenza meteorologica, cioè è più facile che si ripetano per più giorni le medesime condizioni atmosferiche. Quindi abbiamo una situazione calma e tranquilla, con aria "ferma", stabile e non disturbata da altri fattori. Un Anticiclone "schiaccia" l'aria verso il basso dove abbiamo terreni umidi e freddi. L'aria fredda è più pesante di quella calda, quindi quella vicino al suolo lì resterà continuando a umidificarsi e a raffreddarsi, mentre quella più calda vi galleggerà sopra. L'aria fredda, inoltre, può contenere meno acqua di quella calda, quindi raggiunge la saturazione più velocemente. Quando questo succede (ad essere pignoli, poco prima), l'aria comincia a condensare, cioè, semplificando, a trasformarsi in un tappeto di nubi. Esso viene solitamente chiamato "nebbia" se raggiunge il suolo e "nube" o "nuvola" se la sua base ne sta completamente al di sopra. La forma "a materasso" è dovuta sempre alla stratificazione dell'atmosfera.


Mare di nubi da Valcava (LC) il 9 Novembre 2005
 

 
Quando aspettarsi un tappeto di nuvole basse o nebbia e quindi, per i più appassionati, prendere un giorno di ferie?
E' molto semplice. Il primo ingrediente è un suolo umido, il secondo è un centro di alta pressione situato a Sud, Sud-Est, o, comunque, non Nord, Nord-Ovest per motivi che vedremo in seguito. Più questa alta pressione è "vecchia", più il processo spiegato prima sarà avanzato e quindi i suoi effetti sensibili. Basta vedere cosa succede in Estate dopo il passaggio di un fronte temporalesco: il primo giorno il cielo è blu, già il secondo può essere più fosco se non ci sono residui venti da Nord e così via... dopo una settimana anticiclonica in Estate il cielo è lattiginoso. Questo è l'effetto dell'Anticiclone che invecchia continuando a premere per una settimana sulla colonna d'aria.
Quindi, se dopo una pioggia o una nevicata si ha una rimonta anticiclonica con centro Sud o Sud-Est, è da tenere in conto la formazione di nebbie, che si estenderanno col passare dei giorni. Per via dell'umidità e della temperatura media nonchè della dinamicità delle stagioni, suggerisco di guardare anche il calendario. Le nuvole basse in Autunno, ma soprattutto in Inverno sono più probabili che in Primavera o in Estate.

La nebbia offre moltissime possibilità per scattare foto interessanti, sia ad esserci dentro, che al di sopra. All'interno dello strato nebbioso, gli effetti prospettici come quelli di un viale alberato sono un classico. Le forme spigolose delle cortecce di alberi morti e/o casolari abbandonati nella nebbia danno un effetto sinistro. Le luci delle auto proiettate sulla nuvola creano insoliti effetti che possono essere catturati con una lunga esposizione. E' interessante anche provare a scattare foto a fiori dai colori brillanti, magari coperti da gocce di pioggia o di rugiada sfruttando il flash per esaltare il contrasto tra i colori del fiore e la luce tenebrosa. Per non menzionare le nebbie ghiacciate che ricamano gli spigoli di ogni oggetto.

Se si vuole salire al di sopra dello strato nebbioso, prima di partire armati di macchina fotografica verso il più vicino rilievo, controllate qualche dato, soprattutto riguardo all'altezza del top della formazione nuvolosa. Il radiosondaggio di Milano-Linate può essere molto utile se le condizioni meteo non cambieranno e quindi ci si potrà accontentare di qualche ora di ritardo nell'aggiornamento. Va controllata la colonna dell'umidità relativa. Se essa aumenta fino a sopra il 90% si ha uno strato di inversione con conseguente formazione nuvolosa. Quando questa, dopo aver raggiunto o quasi il livello di saturazione, diminuisce, si ha uno strato più secco al di sopra delle nubi. Ci possono essere diversi strati secchi e umidi contemporaneamente.



Il radiosondaggio considerato (9-11-2005 12z, che si riferisce alla situazione raffigurata nell'immagine precedente) mette in evidenza uno strato nuvoloso compatto presente di sicuro tra i 214 e 708 metri  (le quote sono nella seconda colonna).
Fonte e indirizzo web dove reperire informazioni aggiornate: http://weather.uwyo.edu/upperair/europe.html
 
 

Fondamentali possono essere i dati in diretta delle stazioni meteo CML. Se si è sotto alta pressione, l'umidità relativa misurata supera il 93-95% e il vento è calmo o quasi, in quel luogo c'è da aspettarsi nebbia. Invece laddove l'umidità relativa scende sotto il 90% non dovrebbero più esserci nebbie. Non sempre però le nubi basse penetrano dalla pianura nelle valli alpine e prealpine, dove sono poste le stazioni in quota. Consultare qualche webcam posta pure a valle è un'ottima cartina al tornasole.

Come fotografare il mare di nebbia? Molto consigliato un grandangolo. Se fotografate a metà giornata, l'oggetto più chiaro saranno le nubi, quindi dovrete solo accertarvi che queste non escano bruciate. Sottoesporre il paesaggio che emerge dal mare di nebbia non è solitamente un problema in quanto passa in secondo piano e serve solo per la composizione. Privilegiate luoghi dalla vista molto ampia che vi consentano diverse scelte compositive e, in particolare, panorami di valli strette che sbocchino direttamente nella pianura. Il filtro polarizzatore potrebbe essere un'ottima idea, in quanto sopra il mare di nebbia l'umidità può essere comunque alta e quindi può esserci della foschia. Al tramonto o all'alba considerate che difficilmente le nubi basse prendono tonalità rosso vivo, anzi, spesso perdono ogni colore ben prima che il sole tramonti. C'è solo un'eccezione a questo: quando ha appena finito di piovere o di nevicare con vento che gira dai quadranti settentrionali. In questo caso le particelle d'acqua ancora sospese in aria esalteranno i colori e la luce del sole a Ovest rimarrà forte abbastanza per colorare le nubi. Se parte di una nuvola si alzerà verso di voi il risultato sarà ancora più vibrante. Trovare queste condizioni ed essere al posto giusto nel momento giusto è però abbastanza improbabile.



 
Strati bassi residui dopo il passaggio di una perturbazione il 18 Novembre 2008. Immagine scattata dalla cima del Monte Muggio, Alpe Giumello (LC)



In generale, nonostante il nome, nella fotografia notturna i risultati migliori non si hanno nel cuore della notte, ma bensì alla fine del crepuscolo, quando filtra ancora almeno un minimo di luce blu. In seguito, soprattutto se si è vicino a città, tutto si tingerà di un antiestetico giallo o arancione. Il tappeto di nubi, soprattutto se di spessore limitato, si colorerà di tinte surreali dovute alle luci artificiali al di sotto dello strato. Cercate di minimizzare i tempi di esposizione, altrimenti sarà difficile vedere i bordi di ogni nuvola ed uscirà un "minestrone" deludente: per quanto il mare di nubi può sembrare immobile, esso si muove in continuazione.





 

 
Tutte le precedenti immagini raffigurano strati nebbiosi "colorati" dalle luci artificiali degli insediamenti urbani di valle la sera del 21 Novembre 2009 dal Monte Linzone, Valcava, (LC)
 
 
 
 
 
Con questo si conclude una prima carrellata sulle nubi basse e le nebbie in condizioni di alta pressione.


Stefano Anghileri 


 
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