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.: Domenica 22 dicembre 2024
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Stefano Nava |
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Yan si trovo’ nel bosco appena fuori dalla citta’ e in preda ad una nuova crisi allucinatoria indotta dalla schizofrenia decise improvvisamente e senza motivo di terminare la sua esistenza.
Il commissario Rossi nel frattempo fu catapultato di nuovo nel corridoio spazio-temporale e si ritrovo’ nello stesso bosco dove qualche ora prima era arrivato lo sconosciuto ragazzo, ormai privo di vita. Per puro caso Luca decise di incamminarsi presso un sentiero che costeggiava un piccolo lago ed un fiume e che sembrava dirigersi verso il centro della megalopoli. Nel parco vide molte persone che indossavano una sorta di casco e sembrava che si divertissero molto, sembrava un “ casco multimediale”.
Ad un certo punto vide un corpo a terra, ma non riusci’ a distinguere bene di chi si trattava, uomo o donna, dato che si trovava ancora distante. Man mano che si avvicinava, camminando sempre piu’ velocemente e con un presentimento non positivo, si accorse subito che il corpo a terra era del giovane cinese ed era circondato vicino al capo da una larga macchia rossa. In una mano Yan teneva ancora una pistola. Luca Rossi esclamo’ : “ Poveretto!”, cerco’ di rianimarlo, ma non ci fu nulla da fare. Allora cerco’ di attirare l’attenzione di alcuni passanti e di chiamare soccorso. In breve attorno al corpo che si trovava in una parte poco visibile del bosco si raduno’ una piccolo folla.
Nel frattempo guardando il suo orologio “speciale” per i viaggi nello spazio-tempo vide che mancavano pochi minuti al suo rientro nel presente. Sarebbe stato risucchiato nel tunnel temporale e di nuovo catapultato nel presente. Si ritrovo’ nei pressi della stazione Cadorna, in piazza Tommaseo e decise di ritornare in commissariato dove avrebbe riferito tutto l’accaduto al questore e poi sarebbe tornato a casa. Erano infatti gia’ le tre del pomeriggio.
Quando ebbe finito il lavoro in ufficio decise di tornare a casa a piedi per fare una passeggiata e ripensare alle incredibili cose che erano successe in quei tre mesi. Era una giornata serena senza nubi con un cielo azzurro intenso, il sole stava ormai tramontando e la sera avanzava. La temperatura era piacevole, soffiava una leggera brezza.
(14-Fine)
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