Yan si trovava nella stanza dell’ospedale, quando all’improvviso un bagliore illumino’ tutto. Comparve di nuovo il passaggio spazio-temporale in cui il giovane venne risucchiato. Fuori era una giornata limpida, serena, calda e soffiavano forti raffiche di favonio.
I due poliziotti che stavano all’esterno della stanza, colti impreparati dalla situazione, non fecero in tempo a realizzare quello che stava succedendo che Yan si era gia’ volatilizzato. Immediatamente lanciarono l’allarme ed avvertirono il commissario Rossi dell’accaduto.
Luca decise di intraprendere di nuovo un viaggio spazio-temporale per catturare questa volta in modo definitivo lo sconosciuto assassino ed assicurarlo alla giustizia (almeno di questa epoca, se non a quella del futuro!, penso’ Luca tra se'). Ma prima di intraprendere un nuovo viaggio nel tempo bisognava capire il perche’ il passaggio spazio-temporale si manifestava in concomitanza degli eventi favonici. Al momento non esisteva una spiegazione logica e convincente di tutto. Il commissario Rossi decise di interpellare il dipartimento di fisica dell’Universita’ di Milano. Si reco’ di persona presso la facolta’ per ascoltare quello che gli “esperti” potevano ipotizzare. Gli fu spiegato che al momento tutti brancolavano nel buio, ma che forse esisteva una remota possibilita’. Il favonio generando un campo elettrico poteva perturbare il campo magnetico terrestre creando una sorta di “buco” nello spazio-tempo, una sorta di vuoto nello spazio-tempo che permetteva l’apertura del passaggio. Erano necessarie ulteriori indagini e studi approfonditi per arrivare ad una spiegazione convincente del fenomeno, dato che tutto cio' esulava dai normali fenomeni naturali conosciuti.
Nel frattempo lo psichiatra dell’ospedale che aveva fatto in tempo ad esaminare il ragazzo era giunto alla conclusione che lo sconosciuto venuto dal futuro era affetto da una grave forma di schizofrenia, il che poteva spiegare il suo comportamento irrazionale. Inoltre aggiunse che se la malattia non veniva curata in modo adeguato poteva aggravarsi ulteriormente, portando il giovane a gesti estremi e molto gravi.
(13-Continua)