Possibile fase fredda sotto le feste natalizie
Come promesso eccoci con il secondo appuntamento per discutere con maggior dettaglio l’evoluzione meteo climatica futura. La scorsa volta avevamo parlato di un incipit invernale abbastanza movimentato, caratterizzato da un discreto dinamismo in sede artica. Ed in effetti abbiamo assistito ad una nascita precoce di una buona wave 1 (Fig.1) che, alle basse quote, ci ha regalato, e ci sta regalando, un fine autunno-inizio inverno degno di nota. Ma, cosa più importante, alle quote maggiori, la suddetta wave 1 sarà causa di un movimento che potrebbe regalarci un bel mese di dicembre, soprattutto verso il periodo natalizio/inizio nuovo anno. Andiamo ad analizzare insieme questo movimento.
Fig.1 Si nota una wave 1 che per la stagione presenta una elevata lunghezza d’onda e discreta stazionarietà con vortice ellitticizzato.
La spinta della wave 1 comporterà un progressivo spostamento delle masse artiche verso il settore eurasiatico (displacement), il quale innescherá la nascita di una nuova e ancor più vigorosa onda pacifica (wave 1). Durante questa fase di migrazione del core del vp dal nord America/Groenlandia verso l'Eurasia, si assisterà senz'altro ad un rafforzamento del vp troposferico, il che dovrebbe favorire un espansione dell'anticiclone delle Azzorre verso l'Europa (che a limite potrebbe essere interessata da una circolazione retrograda a carattere freddo innescata dal movimento del vp).
Tuttavia, come detto, dovrebbe trattarsi di una fase relativamente breve, in quanto il vp sarà comunque sottoposto ad una spinta dinamica che lo porterà ad impattare il continente euroasiatico, favorendo l'innesco di una nuova ondata planetaria, la quale avrà un' importanza cruciale per il tempo sotto le feste natalizie e forse anche per l'intero inverno. A tal proposito in seguito alla nascita della nuova onda anticiclonica pacifica (wave 1) potremmo avere 2 differenti sviluppi:
Caso 1
L'onda pacifica ha caratteristiche di elevata lunghezza e stazionarietá da bloccare la circolazione del vortice a tutte le quote. In questo frangente, soprattutto se la posizione dell'onda risulta tale da indurre il vp a posizionarsi secondo un asse favorevole, riuscirebbe a nascere anche una vigorosa onda sull'opposto Atlantico (wave 2), il che indurrebbe il vp verso un movimento di split accompagnato da un forte riscaldamento stratosferico a partire dalle alte quote.
In questo frangente i risvolti a livello troposferico sarebbero spostati più in avanti (grossomodo metà gennaio) ma sarebbero più duraturi (condizionamento da AO -- per l'intera seconda metà invernale).
Caso 2
La wave 1 di metà dicembre, non avendo elevata capacità stazionaria, tenderebbe a traslare nuovamente verso il nord America, favorendo una nuova fase di displacement (Fig.2). In questo caso si potrebbe avere anche più di una rotazione, ciascuna delle quali causerebbe un veloce warming stratosferico sul<