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.: Giovedì 21 novembre 2024
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Simone Budelli; Luca Dal Bello |
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ANALISI (di Simone Budelli) Dopo l’intenso peggioramento del 27-29 febbraio, arriva una pausa del maltempo; le correnti ruotano da nord-est e in quota entra un po’ di aria fredda (isoterme di -3 gradi a 850 hpa, localmente -4 verso le pedemontane occidentali). Quindi, tra la nottata e il primo pomeriggio del 5 marzo 2016 il Nord-ovest italiano viene interessato da un’intensa perturbazione dalla Francia, sostenuta da un’ampia saccatura di origine polare-marittima. |
Quasi sempre in queste situazioni si creano i presupposti per un intenso peggioramento su molte zone di Piemonte e centro-ovest Lombardia con elevati quantitativi pluviometrici anche nel giro di poche ore, poiché sul lato ascendente della saccatura si attiva un intenso flusso umido da est/sudest nei bassi strati e forti correnti da sud/sudovest in quota. Tra alto Novarese, Varesotto, Comasco e Lecchese le precipitazioni sono risultate ancora più abbondanti a causa dello sbarramento delle correnti meridionali contro il comparto prealpino, con accumuli che in queste zone hanno raggiunto i 70/80 mm in neanche 12 ore! |
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