Isola di Ceylon
L'uragano si rafforzava sempre di più per intensità e potenza. Piogge torrenziali si succedevano ininterrotte accompagnate da tuoni e lampi, anche la visibilità era scesa ed una nebbia avvolgeva tutta l'isola. Il livello dell'acqua nella capitale dell'isola aveva spazzato via ogni cosa. Pezzi di legno, mobili, auto galleggiavano nell'acqua fangosa e melmosa. Vi erano anche dei corpi umani che galleggiavano. Non tutti infatti avevano fatto in tempo a rifugiarsi in India e a scappare alla furia della tempesta e al surge. L'uragano procedeva abbastanza velocemente verso l'India continentale, ma non perdeva d'intensità, anzi sembrava rafforzarsi. Milioni di indiani erano già in fuga verso le vette dell'Himalaya, dato che il servizio meteorologico indiano aveva dato un allerta meteo con effetto immediato di evacuazione di tutta l'India. I posti più sicuri erano ritenuti il Nepal, il Pakistan ed il Bhutan. Milioni di persone si erano incollonate pazientemente lungo le strade impolverate con le cose più care: chi aveva animali al seguito, chi mobili o biciclette, chi soltanto cibo. Molti si erano rifugiati nei templi per pregare per l'imminente fine del mondo.
Il cielo su tutta l'India meridionale si faceva sempre più scuro e minaccioso.
Dall'altra parte del mondo sulla costa occidentale africana Casablanca era una città fantasma: vi erano solo gli scheletri di quelli che erano una volta edifici pubblici o case. Tutto era ricoperto per alcuni metri dalla sabbia. La popolazione non aveva fatto in tempo a scappare e si registravano molte vittime.
Costa della Spagna meridionale
Anche il servizio meteorologico spagnolo aveva diramato una nuova allerta meteo con evacuazione di tutta la Spagna, infatti l'uragano si stava dirigendo verso Valencia e non accennava a diminuire d'intensità. Il governo spagnolo aveva chiesto ed ottenuto l'aiuto degli altri paesi europei per fronteggiare l'emergenza. Molti spagnoli aveva trovato rifugio in Francia, in Italia e negli altri paesi vicini. Milioni di automobilisti avevano intasato le autostrade spagnole formando lunghe code. Anche il carburante era presto finito, lasciando molti a piedi. Sulle autostrade si vedevano accanto alle colonne di vetture persone che procedevano lungo il ciglio autostradale. Era stato mobilitato l'esercito per evitare violenze, saccheggi o altri disordini. “Es el fin del mundo” gridò qualcuno.
Storm Prediction Center Headquarter
Justin conservava dentro di sé il ricordo della telefonata di pochi minuti prima con Anne.Era molto innamorato di sua moglie ed ogni volta che la sentiva la passione si ravvivava dentro di lui, ma ora non c'era tempo di fare i sentimentali c'erano cose più urgenti a cui pensare. L'uragano che si era diviso dalla tempesta principale sulle Canarie si stava avvicinando alle isole Bermude e nel giro di poche ore aveva fatto parecchi chilometri, muovendosi ad una velocità record. La sua potenza cresceva di ora in ora, al momento era un uragano di forza due sulla scala Saffir-Simpson. Dalla sede NOAA era già partito uno speciale aereo meteorologico per studiare meglio il fenomeno e magari spiegare anche le cause di una genesi così esplosiva ed improvvisa della tempesta. In ogni caso l'uragano in poche ore avrebbe raggiunto anche gli Stati Uniti ed allora che cosa si doveva fare? Quale sarebbe stata la cosa più giusta da fare? Justin era continuamente preso da sentimenti contrastanti in quanto non aveva mai visto una cosa del genere e non sapeva come agire. Fra l'altro c'era di mezzo anche la vita di milioni di persone. Mentre Justin pensava a tutto questo squillò di nuovo il telefono.
"E' Justin Connor all'apparecchio?" disse un uomo dall'altra parte dell'apparecchio.
"Sono io" disse Justin
"Avrei bisogno di parlarle ma non nel suo ufficio, è meglio che ci troviamo al bar tra la terza e la quarta strada fra mezz'ora" disse l'uomo misterioso.
"Potrei almeno sapere di che cosa si tratta?" disse Justin
"E' una questione di sicurezza nazionale!Allora a più tardi!" disse l'uomo misterioso.
La telefonata si interuppe all'improvviso.
"Pronto!Pronto!Pronto...." esclamò Justin.
Isola di Gran Canaria, Spagna
I poliziotti erano subito accorsi dopo la chiamata di alcuni cittadini per una forte esplosione. Il commissario capo entrò nel bunker e gli si presentò una scena raccapricciante....
(8-Continua)