Nei cieli della Florida (USA)
Justin iniziò a premere diversi bottoni che fecero illuminare alcuni leds. Dalla macchina posta sul fondo dell'aereo iniziò a levarsi un rumore che andava sempre più aumentando d'intensità. Il campo magnetico era stato appena attivato e stava per raggiungere la massima potenza. Nel frattempo i due piloti avevano posizionato l'aereo nel mezzo dell'occhio dell'uragano e cercavano di mantenere la posizione con i motori al minimo per evitare di consumare troppa energia. Justin e tutto l'equipaggio indossarono una maschera che era collegata ad una bombola d'ossigeno, infatti a questo punto era necessario aprire una piccola botola sulla coda dell'aereo dove sarebbe stato lanciato in atmosfera il “raggio magnetico”. La botola si aprì. Si udì un rumore sordo ed un raggio di colore bianco iniziò a proiettarsi in atmosfera. Passarono alcuni minuti. Minuti che sembrarono a tutti un'eternità. Si attendevano infatti i primi dati meteorologici per vedere se l'uragano si stava dissolvendo oppure no. Justin iniziò a leggere con trepidazione i dati meteo che venivano rilanciati dalla base segreta militare in Arizona sullo schermo del computer. Pressione atmosferica in risalita, precipitazioni in attenuazione, nuvolosità in dissoluzione, sistema stazionario....
Justin ebbe uno scattò d'orgoglio, l'esperimento aveva funzionato!Ma era meglio essere prudenti e mantenere ancora per un po' “il raggio magnetico”.
Dopo circa mezz'ora il raggio si interruppe e la botola si chiuse. Justin ed il resto dell'equipaggio si tolsero la maschera d'ossigeno. I dati meteorologici che affluivano dalla base segreta erano confortanti. Justin e Samuel Bell decisero allora che era giunto il momento di ritornare nel deserto di Sonora per analizzare meglio la situazione ed elaborare eventuali strategie per il futuro.
Miami, Florida (USA)
Dopo ore di pioggia torrenziale e vento ululante, all'improvviso tutto cessò. La nuvolosità compatta iniziò a dissolversi e si iniziò ad intravedere l'azzurro del cielo. Un timido sole fece la sua apparizione. La città era però completamente allagata e devastata dal vento. Era inoltre completamente deserta dato che era già stata evacuata alcuni giorni prima. Un gatto nero stava su un tetto di una casa e miagolava, forse in cerca del suo padrone.
Nell'ufficio di Matthew a Oklahoma City,Oklahoma (USA)
Matthew stava seguendo le tre tempeste in contemporanea sullo schermo gigante nel suo ufficio. In esso infatti in forma composita c'era l'immagine del globo terrestre ripreso dai diversi satelliti meteorologici. All'improvviso notò che tutte e tre le tempeste cominciarono a mostrare segni di indebolimento e sembravano dissolversi così come erano venute. Inoltre rimanevano stazionarie e non si muovevano più. Che cosa stava succedendo? Tutto era molto strano, ma non rispondeva certo alle normali leggi della fisica.
India settentrionale
L'uragano iniziò a perdere forza e dopo giorni di pioggia ininterrotta e torrenziale e vento fortissimo, tutto cessò all'improvviso e tornò una calma apparente. Il cielo iniziò a squarciarsi e dalle nubi cominciò a filtrare il sole.
Italia centrale
L'uragano perse di forza all'improvviso e smise di piovere. Il vento cessò di soffiare. Roma era però già stata colpita dalla furia dell'uragano ed era completamente rasa al suolo ed allagata. Le nuvole cedettero il posto al sole che iniziò a far evaporare l'acqua che aveva invaso la capitale. La città era irriconoscibile. Solo la cupola della basilica di San Pietro era ancora visibile in parte.
(18- Continua)